Roma, 21 giugno 2024 – Mes, conferma del taglio del cuneo fiscale e asset russi sono i temi affrontati oggi dal ministro Giancarlo Giorgetti nel punto stampa a margine della riunione Ecofin di Lussemburgo. A proposito del Meccanismo europeo di stabilità, il titolare dell’economia ha detto che il Parlamento italiano non è nelle condizioni di approvarne la ratifica in tempi brevi. Chiederlo ora “sarebbe come buttare sale sulla ferita" ha evidenziato Giorgetti rispondendo a una domanda sul trattamento riservato all’Italia lunedì a Bruxelles. Tuttavia, ha aggiunto, se il Mes cambiasse natura e migliorasse, la discussione in Italia, nel lungo periodo, potrebbe riaprirsi.
A questo proposito, il ministro ha sottolineato che durante il consiglio dei governatori del Mes per la prima volta il direttore generale del fondo salva-stati, Pierre Gramegna, ha fatto delle "riflessioni recependo, evidentemente, anche le critiche che abbiamo sempre fatto noi per cercare di cambiarlo” verso un utilizzo “tipo un fondo sovrano europeo”, ad esempio in tema di difesa “che abbiamo sempre chiesto di considerare un fattore rilevante e quindi da escludere negli aggregati da limitare”.
Sulla prossima legge di bilancio “obiettivo politico prioritario” è confermare la decontribuzione per i redditi medio bassi, ha sottolineato il ministro. “Abbiamo un profilo di impegni e di obiettivi di deficit che abbiamo già dichiarato”.
Sull'uso dei proventi degli asset russi congelati, infine, il ministro ha ricordato che nel corso della riunione Ecofin sono stati presentati “gli esiti del G7 a guida italiana. Sono stati fatti dei progressi e la commissione ha cominciato a introdurre una proposta che potrebbe costituire una buona base di discussione sull’utilizzo di questi proventi per quota parte europea gestita in modo coordinato con gli altri paesi del G7. Il prestito - ha spiegato Giorgetti – viene fatto a livello europeo all’Ucraina che lo ripaga attraverso questi profitti”.
A margine della giornata il ministro dell’economia ha incontrato il collega della Slovacchia, Ladislav Kamenicky.