Roma, 12 giugno 2021 – Prosegue il trend positivo dei tempi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni. L’analisi dei pagamenti delle fatture commerciali ricevute dalle PA nel 2020 conferma i progressivi miglioramenti già evidenziati nei precedenti aggiornamenti. Alla luce dei dati del sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC) rilevati a maggio 2021, le fatture ricevute dalla PA nel 2020 sono state pari a 27,9 milioni, per un importo totale dovuto di 152,7 miliardi. Le fatture pagate ammontano a 24,7 milioni, pari a 142,7 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 95,9% dell’importo totale. Il tempo medio ponderato occorso per saldare le fatture del 2020 è stato pari a 45 giorni, con un anticipo di 3 giorni rispetto alla scadenza.
Tempi medi di pagamento e di ritardo delle PA
I tempi di pagamento delle fatture emesse nel 2020 confermano il trend decrescente del quinquennio precedente, in cui il tempo medio di pagamento era passato dai 74 giorni del 2015 ai 48 del 2019. Corrispondentemente, il tempo medio di ritardo si era ridotto da 27 giorni del 2015 a 1 giorno del 2019 (Grafico 1).
Tale andamento risulta generalizzato e interessa i diversi comparti della PA (Grafico 2). Fra questi, gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale ed il comparto delle Regioni e Province autonome fanno registrare le migliori performance, sia per i miglioramenti conseguiti nel triennio di osservazione (2018-2020) e sia per il grado di tempestività nei pagamenti raggiunto alla fine del periodo.
Nel 2020, infatti, i tempi medi di pagamento dei due comparti mostrano, rispettivamente, un anticipo di 15 e 10 giorni, con riduzioni dei tempi di pagamento di 12 e 10 giorni rispetto al 2018. Corrispondentemente, i tempi medi di pagamento passano rispettivamente da 57 e 41 giorni del 2018 a 45 e 31 giorni del 2020.
Percentuale di fatture e dei relativi importi pagati entro i termini dalle PA
Coerentemente con la riduzione dei tempi di pagamento, risulta in costante crescita la quota delle fatture pagate dalle PA entro i termini previsti dalla normativa comunitaria e nazionale. Tale quota passa, per il totale delle PA, dal 64,9% dell’importo delle fatture emesse nel 2018, al 74,1% di quelle emesse nel 2020.
Il miglioramento è riscontrabile anche a livello dei singoli comparti (Grafico 4). L’incremento risulta particolarmente importante per gli Enti del SSN e per il comparto delle Regioni e Provincie autonome, le cui percentuali, calcolate in termini di importo, passano rispettivamente dal 70,3% e 73,2% all’80,7% e 81,5%.