Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i risultati della prima emissione del BTP Futura, il primo titolo di Stato dedicato esclusivamente al risparmiatore retail, con scadenza a 10 anni, dedicato al finanziamento della ripresa post Covid. Per il nuovo titolo, che ha godimento 14 luglio 2020 e scadenza 14 luglio 2030, è confermata la serie dei tassi cedolari annui nominali definitivi, pagati su base semestrale, pari rispettivamente a 1,15% per i primi quattro anni, 1,30% per i successivi tre anni e 1,45% per i restanti tre anni di vita del titolo. Il regolamento dell’operazione si terrà lo stesso giorno del godimento del titolo.
Sono stati conclusi 174.318 contratti per un controvalore pari a 6.132,260 milioni di euro e l’importo emesso coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le due banche dealer Banca IMI S.p.A. e Unicredit S.p.A. durante il periodo di collocamento, che è iniziato il giorno 6 luglio 2020 e si è concluso alle ore 13 della giornata odierna, supportato anche dalle due banche co-dealer Banca Akros S.p.A. e Banca Sella Holding S.p.A.
Durante il periodo di collocamento, dei 174.318 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) circa il 64 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva circa all’89 per cento del totale. Il taglio medio dei contratti è stato di 35.179 euro.
Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle informazioni raccolte dai Dealer, Co-Dealer ed altri intermediari, si può desumere che la partecipazione di investitori retail sia stata prevalente rispetto a quella del private banking (con una quota di rispettivamente 62 per cento e 38 per cento). All’interno della quota sottoscritta da investitori retail, si stima che circa il 69 per cento abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l’ordine a distanza), mentre circa il 31 per cento attraverso l'home banking. Circa il 60% dei sottoscrittori del BTP Futura non aveva partecipato all’ultima emissione del BTP Italia, segnando, quindi, un importante incremento del coinvolgimento diretto dei risparmiatori italiani. Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti, la quasi totalità degli ordini risulta provenire da investitori domestici (circa il 98%).