
Presentata la prima indagine sulla domanda di leasing abitativo svolta da Assilea (Associazione italiana del leasing) in occasione della giornata di studio “Fare Casa: Strumenti fiscali e finanziari per l’accesso all’abitazione”, organizzato ad Assilea con la collaborazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Sono intervenuti Roberto Basso, Direttore della Comunicazione Istituzionale del MEF, che ha illustrato la campagna di comunicazione del Ministero, Viviana Cozi, Dirigente Dipartimento del Tesoro, che si è focalizzata sugli strumenti finanziari per i mutui prima casa, e Claudia Rotunno, Dirigente Dipartimento delle Finanze che ha introdotto gli aspetti fiscali del leasing abitativo.
Il dibattito è stato moderato da Gianluca De Candia, Direttore Generale di Assilea, e ha visto gli interventi degli operatori leasing attivi nel leasing abitativo: Gianluca Borrelli, Crédit Agricole Leasing Italia - Gruppo Cariparma, Enrico Duranti, Iccrea BancaImpresa, Stefano Esposito, BPER Leasing Sardaleasing, Maurizio Giglioli, Credemleasing Spa Gruppo CREDEM, Simone Maccaferri, UniCredit Leasing, Lodovico Mazzolin, MPS Leasing & Factoring.
La fotografia dei richiedenti: il leasing abitativo è donna
I richiedenti un leasing abitativo, per lo più dipendenti con diploma, mostrano un’età media complessiva di 38 anni. In termini numerici il 50% è al di sotto dei 35 anni (con reddito complessivo non superiore a 55mila euro), cioè la fascia che ha il massimo delle detrazioni fiscali: - il 19% dei canoni di leasing, fino ad un importo massimo di 8 mila euro annui (1.520 euro annui) - il 19% del prezzo del riscatto, fino ad un importo massimo di 20 mila euro (3.800 euro annui).
L’altro 50% ha un’età al di sopra dei 35 anni, comunque attratto dalle detrazioni che, seppur dimezzate, sono comunque più convenienti del mutuo (dove la detrazione del 19% - per un importo massimo di 4mila euro - riguarda invece la sola quota degli interessi passivi).
Dall’indagine Assilea risulta anche che 4 richiedenti su 10 un leasing abitativo sono donne mentre il taglio medio delle operazioni si attesta sui 200mila euro, a testimoniare l’alto valore sociale della manovra varata dal governo.
A parte il maggior valore finanziato rispetto al mutuo, il leasing contiene maggiori tutele per il consumatore ed ulteriori vantaggi fiscali: non si paga l’imposta sostitutiva (0,25%), nessun costo di iscrizione e cancellazione di ipoteca, imposta di registro ridotta sull’atto di acquisto e cumulabilità del Leasing abitativo con altre agevolazioni (IVA al 4%, 50% dell’IVA dovuta sull’acquisto di abitazioni di nuova costruzione ad alto standard energetico, interventi di riqualificazione energetica degli edifici).
Il leasing abitativo per Regione
Oltre il 55% delle domande proviene dal Nord, con il Nord Est a primeggiare grazie all’Emilia Romagna (14,7% e prima ex-aequo tra le regioni con la Lombardia) e al Veneto (11,9%). Lazio al quarto posto con l’11,3%. Prima Regione del Sud è la Sicilia (sesta assoluta) con il 7%. L’Abruzzo precede, nell’ordine, Puglia, Toscana, Campania e Friuli Venezia Giulia. Pochissime richieste arrivano dalla Basilicata, Molise, Sardegna e Valle d’Aosta tutte e tre ampiamente al di sotto dell’1%.
Ripartizione richieste | Percentuali |
---|---|
Nord Ovest | 25,5 |
Nord Est | 29,9 |
Centro | 20,1 |
Sud | 16,8 |
Isole | 7,7 |
Totale | 100 |
Confronto Mutuo / Leasing
Simulazione relativa a un 34enne con un reddito complessivo di 32,5 mila euro che acquista un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale a un prezzo di vendita di 150mila euro.
Leasing | Mutuo | ||
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Valore Casa | 150.000 Euro | ||
Tasso | 2,9% | ||
Durata | 20 | ||
Anticipo % (non finanziato) | 20,0% (30.000 Euro) | ||
Riscatto % (valore) | 15,0% | (22.500) | NO |
Rata/Canone | 592 Euro | 660 Euro | |
A. SPESA LORDA COMPLESSIVA | 193.963 Euro | 188.286 Euro | |
B. Imposte d'atto | 3.150 Euro | 2.248 Euro | |
C. Detrazioni fiscali IRPEF | 30.848 Euro | 7.331 Euro | |
D. SPESA NETTA COMPLESSIVA (A + B - C) | 166.264 Euro | 183.203 Euro | |
Differenza leasing vs mutuo | 16.938 Euro |
Sondaggio congiunturale Bankitalia
Il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia (Ottobre 2016) effettuato dalla Banca d’Italia mostra che nel terzo trimestre 2016 sono rimasti ancora largamente prevalenti i giudizi di stabilità dei prezzi e si è ridotta la quota di agenti che riportano una flessione, “riflettendo le condizioni favorevoli nel mercato del credito”.
Le aspettative degli agenti immobiliari sulle tendenze a breve termine del proprio mercato di riferimento sono risultate più favorevoli rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e il saldo relativo all’evoluzione di medio termine (due anni) si consolida su “valori ampiamente positivi”.