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- Nuovo numero della newsletter "Dalla Lira all'Euro"

Comunicato Stampa del 18/01/2001

Roma, 18 gennaio 2001

Nuovo numero della newsletter "Dalla Lira all'Euro"

L'etimologia del termine euro ha radici lontane (eurus per i latini e éuros per i greci) e sta a indicare il nome classico del vento che spira da Sud-Est. E' stato utilizzato anche dagli autori classici per indicare il vento da Est, successivamente chiamato apeliòte. Di queste curiosità - fra i vari argomenti legati alla moneta unica - parla il nuovo numero di "Dalla Lira all'Euro" (n. 1 - gennaio 2001), la newsletter quindicinale del ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, in distribuzione in questi giorni e che da domani, venerdì 19 gennaio, sarà anche reperibile sul sito Internet del ministero (www.tesoro.it).

Nella mitologia greca, prosegue l'articolo, euro era la personificazione del vento di Sud-Est, figlio di Eos (l'Aurora) e di Astro, a sua volta padre di Astrea, la "vergine delle stelle", dea della giustizia e identificata con Dike. Secondo alcuni studiosi era solitamente raffigurato come un uomo avvolto in un grande mantello, mentre per altri rappresentava una divinità alata e caratterizzata da un volto grave, suscitatrice di tempeste e proveniente dall'Etiopia.

Euroauster era il nome utilizzato nell'antica Roma e nel Medioevo per indicare il vento di Sud-Est, ma anche per determinare una precisa direzione di marcia. Dante Alighieri utilizza il termine euro nella Divina Commedia, versetto 66, Paradiso, Canto VIII (…e la bella Trinacria, che caliga tra Pachino e Peloro, sopra l'golfo che riceve da Euro maggior briga…) e anche Carducci (i furori d'Euro che gl'ispidi flutti cavalca). Il Piemonte, infine, è la regione nella quale risiedono famiglie con cognome Euro, cosi come Euro è il nome di numerosi cittadini italiani residenti da Nord a Sud della Penisola.

18/01/2001