Benvenuto sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, conosciuto anche come Portale mef

Contenuto principale

- Conti pubblici: precisazioni del ministero del Tesoro

Comunicato Stampa del 14/02/2001

Roma, 14 febbraio 2001

Conti pubblici: precisazioni del ministero del Tesoro

A proposito di alcune affermazioni riportate oggi dai giornali secondo cui in alcune sedi sarebbero stati espressi dubbi sulla sostenibilità delle riduzioni fiscali varate con l'ultima finanziaria nonché sulla trasparenza dei conti pubblici, il ministero del Tesoro ricorda:

  1. Il disavanzo dello Stato del 2000 si è attestato all'1,2% del Pil, quindi al di sotto della soglia dell'1,3% indicata nell'aggiornamento delle previsioni e ampiamente al di sotto della soglia dell'1,5% indicata nelle previsioni del marzo scorso secondo i criteri di convergenza stabiliti in sede Ue. Se i dati sui conti delle Regioni - che saranno noti alla fine del mese - riveleranno lo stesso andamento, l'obiettivo indicato nell'aggiornamento del programma di stabilità sarà pienamente rispettato. Comunque, in ogni caso, il rispetto dei vincoli di convergenza non presenta rischi.
  2. Le spese degli enti decentrati sono, grazie ad una norma inserita nell'ultima legge Finanziaria, vincolate al patto di stabilità interno, ed è presumibile che tale vincolo sarà rispettato. Di conseguenza risulta rinforzato il presupposto per il rispetto delle previsioni di saldo formulate per il 2001.
  3. L'andamento delle entrate seguita a mostrarsi confortante, nonostante qualche segnale di rallentamento nella crescita del Pil.
  4. L'insieme di questi elementi consente di confermare la fiducia nel solido mantenimento degli equilibri di bilancio nel pieno rispetto dei programmi di convergenza. L'approvazione del programma di stabilità dell'Italia in sede Ue, ne è la conferma. Di conseguenza, non esistono elementi che possano suggerire l'ipotesi della necessità di una manovra correttiva.
  5. Il vaglio di tutti i documenti di bilancio, redatti dal Tesoro sulla base dei dati elaborati dal Dipartimento della Ragioneria dello Stato, è - come è noto - affidato al Parlamento, alla Corte dei Conti e alla Commissione europea che ne verificano, ogni anno, la correttezza e la coerenza con gli obiettivi programmatici. Ogni dubbio sulla trasparenza dei conti pubblici risulta, quindi, privo di ogni consistenza.
14/02/2001