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- Cancellazione del debito dei Paesi poveri: varato il regolamento

Comunicato Stampa del 03/04/2001

Roma, 3 aprile 2001

"Cancellazione del debito dei Paesi poveri: varato il regolamento"

Il ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, Vincenzo Visco, con il concerto del ministro degli Esteri, Lamberto Dini, ha firmato questa mattina il decreto che vara il regolamento contenente criteri e modalità per procedere alla cancellazione del debito dei Paesi poveri.

La legge sulla riduzione del debito estero dei Paesi poveri maggiormente indebitati, il cui regolamento attuativo è stato sottoscritto oggi, venne presentata dal Governo il 30 dicembre 1999 ed è stata approvata dal Parlamento il 28 luglio 2000. La normativa prevede che possano essere cancellati complessivamente 12mila miliardi di lire di debiti a quei Paesi particolarmente poveri che si impegnano a rispettare i diritti umani, a rinunciare alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie e a destinare le risorse finanziarie liberate dalla cancellazione debitoria a un programma nazionale di riduzione della povertà, con il più ampio coinvolgimento della società civile.

Nel testo del regolamento attuativo sono state introdotte alcune modifiche proposte dal Parlamento che ne aveva avviato l'esame nel gennaio scorso.

Il varo del regolamento consentirà di perfezionare le procedure previste per la cancellazione del debito dei Paesi interessati: come è noto, infatti, molte di tali procedure sono già state definite dall'Italia che ha provveduto alla cancellazione del debito di 22 Paesi, per un ammontare pari a circa 4mila miliardi.

La politica di aiuto ai Paesi poveri è uno dei punti di maggiore impegno per il turno di Presidenza italiana del G7/G8 nel corso del 2001 e le proposte avanzate nella riunione dei ministri finanziari del gennaio scorso - che oltre alla cancellazione del debito prevedono altre importanti linee di intervento - saranno all'ordine del giorno al vertice di Genova del prossimo luglio.

Un obiettivo prioritario dell'azione del Governo, sia in qualità di Presidenza del G7/G8 che nell'ambito del Fmi, della Banca Mondiale e del Club di Parigi, è infatti quello di favorire le sinergie finanziarie e operative internazionali quantitative e qualitative, affinché il problema del debito dei Paesi HIPC (Heavily Indebted Poor Countries) venga risolto una volta per tutte, consentendo a tali Stati e alle loro popolazioni di avviarsi su un percorso di sviluppo economico e sociale sostenibile di medio-lungo periodo.

03/04/2001