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Intervento del ministro Giorgetti all’Assemblea annuale Anci

 26/10/2023

40° Assemblea Annuale Anci
Intervento del Ministro
On. Giancarlo Giorgetti

Buongiorno a tutti,
saluto e ringrazio il presidente Decaro per l’invito a partecipare a questo evento. Rivolgo un saluto anche agli amministratori, alle autorità e agli ospiti presenti in sala.

Intervenire in chiusura di un evento è sempre complicato. Lo è ancor di più se a farlo è il Ministro dell’economia con una legge di bilancio che è stata predisposta e che cerca di individuare un punto di equilibrio tra le legittime aspirazioni di una molteplicità di soggetti e i vincoli, interni ed esterni, di bilancio.

L’evoluzione del contesto economico, sociale e geopolitico introduce ulteriori elementi da considerare nella gestione e progettazione della politica di bilancio.

Gli ultimi quattro anni hanno visto una successione di avvenimenti che hanno spesso rimescolato le prospettive rispetto a quanto ci si potesse aspettare solo pochi mesi prima.

L’incertezza è stata e continua a essere il tratto dominante del contesto nel quale ci troviamo a operare. Le tensioni che caratterizzano l’area mediorientale non aiutano a superare questa fase ma anzi, come mostrano i fatti degli ultimi giorni e delle ultime ore, aggiungono ulteriori variabili da monitorare con estrema attenzione.

Il Governo nel corso del primo anno ha dovuto compiere scelte molto difficili per assicurare condizioni adeguate a promuovere una crescita sostenibile della nostra economia.

Questo approccio caratterizza anche la manovra di bilancio per il 2024, che continua a essere improntata a quella che ho definito la “responsabilità di una prudenza realista”, naturalmente molto critica da tutti i soggetti che in qualche modo sono toccati da questi interventi tra cui anche le amministrazioni locali.

L’incertezza e il rallentamento del ciclo economico, globale e nazionale, rendono necessaria la prosecuzione di interventi mirati, come quelli adottati nel corso di quest’anno, che sostengano il potere d’acquisto delle famiglie con redditi medio-bassi, e, di conseguenza, stimolino la domanda interna.

Migliorare le prospettive di crescita attraverso una politica di bilancio prudente è l’unico modo per riuscire a garantire la sostenibilità del debito pubblico e stabilizzare le aspettative dei mercati. Debito pubblico che ricordo ha raggiunto livelli eccezionalmente alti, in coincidenza della crisi COVID e in relazione alle politiche pubbliche di “scostamento di bilancio” decise per fronteggiare l’emergenza. Per farlo è stato necessario anche un contributo consistente da parte dei Ministeri, cui sono stati richiesti sacrifici per individuare parte delle risorse destinate al finanziamento della manovra. Uno sforzo analogo è stato richiesto anche alle Amministrazioni territoriali, sebbene di dimensioni ridotte rispetto a quello che sarebbe risultato dall’applicazione di un taglio lineare.

Nel quadro che vi ho brevemente descritto, la manovra di bilancio per il prossimo anno affronta alcune delle questioni che riguardano più da vicino l’attività dei Comuni. Gli interventi previsti avranno quindi la caratteristica della selettività. Riguarderanno problematiche urgenti e specifiche.

Un primo punto riguarda il tema del riequilibrio finanziario.

Facendo seguito all’esperienza degli ultimi anni, è stata approntata una provvista di somme, pari a 50 milioni di euro annui, da destinare agli enti che sono in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o che si trovano in stato di dissesto finanziario. È questo un intervento che mira a incentivare la conclusione di accordi con la Presidenza del Consiglio dei ministri, volti a efficientare la spesa, aumentare gli investimenti e migliorare soprattutto la riscossione dei tributi.

A questo si aggiungono le risorse destinate alle città metropolitane che terminano, entro la fine dell’anno in corso, il periodo di risanamento quinquennale dalla redazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, che potranno beneficiare di un contributo per il ripiano dei loro disavanzi.

Per rafforzare e favorire la tempestiva realizzazione delle opere pubbliche vengono integrate le risorse, già previste dalla legislazione vigente, per interventi di progettazione come quelli per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, la sicurezza e l’efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per gli investimenti sulla sicurezza di strade.

I piccoli comuni con problemi di spopolamento avranno inoltre a disposizione fondi da destinare al perseguimento di interventi che consentano di valorizzare territori spesso lontani dai centri e offrire servizi adeguati ai concittadini che scelgono di vivere in queste realtà. Come pure in modo limitato abbiamo cercato di ricordarci delle aree svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale e le provincie autonome di Trento e Bolzano.

Si interviene infine sul fondo di solidarietà comunale, per adattarne la struttura ai rilievi della sentenza n. 71 del 2023 della Corte costituzionale. Le risorse destinate al raggiungimento degli obiettivi di servizio relativi ad asili nido, trasporto degli alunni con disabilità e sociale, ritenute dalla Corte come “interventi speciali”, sono state pertanto riallocate nel nuovo “Fondo speciale equità livello dei servizi”, finalizzato alla rimozione degli squilibri economici e sociali e a favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona. So che tale riconfigurazione interviene in un ambito molto delicato e confido che potrà essere oggetto di ulteriore dibattito e approfondimento nel corso dell’esame parlamentare.

Concludo. Ho ben presente le difficoltà e l’impegno che caratterizzano le vostre giornate, i bisogni concreti e le esigenze che siete costantemente chiamati a fronteggiare. Le risorse da utilizzare per queste attività non sono mai abbastanza, lo comprendo, però io dal mio punto di osservazione non posso ignorare il momento particolarmente delicato che stiamo attraversando.

In questa fase è quanto mai necessario assicurare la massima efficienza nella gestione delle risorse e dei processi amministrativi, per sfruttare al meglio gli spazi a disposizione e perseguire priorità specifiche e ben delimitate.

La legge di bilancio per il prossimo anno segnala la volontà del Governo di continuare a lavorare, nelle sedi istituzionali, per rispondere ai bisogni dei cittadini e alle esigenze del sistema economico.

Lo sviluppo e la competitività dei territori richiedono un costante miglioramento del rendimento istituzionale, che attraverso un percorso di crescita e modernizzazione migliori la portata e l’efficacia dell’azione di governo, sia al livello centrale che locale.

Abbiamo davanti a noi una prospettiva nella quale, con pazienza e, ribadisco, responsabilità, possiamo collaborare per individuare soluzioni che sappiano conciliare le aspirazioni dei livelli locali con la salvaguardia degli equilibri complessivi.

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