Ministero dell'Economia e delle Finanze

“Giuramento Solenne degli Allievi Ufficiali del
123° corso “Monte Sperone IV” e del 22° corso “Centauro II”

Bergamo, 16 marzo 2024

Autorità, gentili ospiti, allieve e allievi a voi tutti porgo un cordiale saluto a nome del Governo e mio personale. Considero un onore essere oggi a Bergamo per il Giuramento degli allievi Ufficiali del 123° corso “Monte Sperone IV” e del 22° corso aeronavale “Centauro II”.

Fa una preziosa impressione vedervi così giovani, ma già schierati con le vostre belle uniformi accanto alla Bandiera dell’Accademia, davanti al Comandante Generale, fieri dell’orgoglio dei vostri istruttori e dei vostri familiari che hanno voluto essere al vostro fianco in un giorno tanto solenne.

Care Allieve e cari Allievi anche il vostro Ministro è fiero di voi che rappresentate il futuro del Corpo e una gioventù che si mette al servizio d’una funzione importante per lo Stato e l’economia tutta intera. Sono certo che sarete all’altezza delle aspettative che tutti noi, riponiamo in voi. Saprete farvi valere. Come vi siete fatti valere ogni giorno impegnandovi, con sacrificio nelle diverse attività di studio e di addestramento per preparavi al meglio nei vostri delicati doveri.

È noto il valore di questa Accademia, delle sue tradizioni, del suo Corpo docenti e del quadro Ufficiali. E so l’importanza che questo prestigioso Istituto attribuisce alla formazione dei suoi allievi, lo stesso valore che già gli antichi attribuivano alla coltivazione delle virtù morali dei giovani.

Platone paragonava il vero insegnante a colui che prima di deporre i semi nella terra, sceglie i più adatti e il terreno più fertile, li lavora e si prende cura della piantina da quando germoglia fino al suo frutto.

Così l’Accademia, scelti i suoi cadetti attraverso una seria selezione, si prende cura di loro per tutti i cinque anni di corso, plasmandone al contempo il profilo morale e quello tecnico. Qui, voi allievi acquisite una solida preparazione economico-giuridica unita alla etica forte della disciplina militare.

Una formazione che si fonda sul binomio di conoscenza e virtù imprescindibile premessa perché voi possiate svolgere al meglio la missione assegnata al Corpo nelle diverse “proiezioni istituzionali” che ha ben delineato il Comandante Generale nel suo intervento. Il vostro contributo e il ruolo affidato alla Guardia di Finanza resta fondamentale per accompagnare nella legalità il processo di rilancio dell’economia del nostro Paese, tanto più nei complicati scenari economici e geopolitici che viviamo. La nostra economia è cresciuta anche nel 2023, sebbene con un ritmo inferiore rispetto al passato, e continua a mostrare una discreta vitalità, malgrado il rallentamento congiunturale delle altre economie europee. Rafforzare questi andamenti di crescita è necessario anche nel prossimo futuro, per affrontare con maggiore fiducia l’incertezza dello scenario internazionale e sostenere i segnali positivi che giungono dal mercato del lavoro e dall’andamento dell’inflazione.

Dobbiamo proseguire perciò nell’opera di attuazione delle politiche strutturali già avviate da questo Governo per sostenere la competitività del sistema economico, compresa la riforma fiscale che stiamo portando avanti a tempi di record. Una riforma importante, che mira a realizzare un Fisco più equo, efficiente e meno gravoso per imprese e cittadini e a favorire occupazione e investimenti. Perseguiamo inoltre con determinazione il disegno di transizione verso un’economia più sostenibile, continuando ad improntare le nostre scelte alla prudenza, alla credibilità e al realismo, nel pieno rispetto dei conti pubblici e della sostenibilità del debito. Abbiamo davanti scenari economici complicati e il ruolo della Guardia di Finanza - che quest’anno compie ben 250 anni di storia - è divenuto sempre più indispensabile per contrastare, in ogni sua espressione, l’illegalità economico-finanziaria, grave ostacolo alla crescita e allo sviluppo del Paese.

Perciò, insieme agli auguri per l’importante ricorrenza che quest’anno festeggia il Corpo, rinnovo la convinta stima e gratitudine del Governo e mia personale al Comandante Generale e ai Finanzieri tutti che con professionalità, abnegazione e spirito di servizio dedicano la loro vita agli interessi della collettività e per proteggere il sano svolgersi della nostra economia.

Cari giovani, oggi vi siete legati con un vincolo solenne alla Guardia di Finanza e alla Repubblica, per servire con disciplina ed onore le Istituzioni dello Stato e l’interesse pubblico. Avete scelto di offrirvi al bene comune della collettività indossando una prestigiosa uniforme. Questa scelta vi fa onore, tuttavia richiederà dedizione, motivazione, perseveranza e la consapevolezza espressa nel motto del vostro Corso, “Nulla via invia”, ossia “Nessuna via è impraticabile”. Neppure - aggiungerei - quella del buon senso.

Vi dico, infatti, agite con rigore ma con equilibrio, con giustizia ma ispirati da quell’umanità di cui la miglior misura morale è proprio il buon senso. Ricordatevi sempre che il vostro impegno per il rispetto della legge obbedisce all’interesse degli intenti sani ma non sempre facili dei cittadini onesti e delle imprese che rappresentano la vera ricchezza del nostro Paese.

A voi gli auguri più fervidi per una carriera ricca di doveri e di sacrifici, ripagati però dal bene fatto alla Guardia di Finanza e alla Repubblica italiana.

Grazie!

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