Intervento del ministro Giovanni Tria alla Celebrazione del 244° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza
20/06/2018Signor Presidente del Senato, Signor Comandante Generale, Gentili Ospiti, Signore e Signori,
desidero portare a tutti voi il saluto caloroso del Governo e quello mio personale in occasione dell’odierna ricorrenza, che testimonia il lungo percorso di impegno, di sacrificio e dedizione di tutte le donne e gli uomini che appartengono alla Guardia di Finanza, a cui rivolgo il mio sincero apprezzamento.
La tutela e il presidio costante a garanzia dei valori di uguaglianza ed equità fiscale è affidata a veri professionisti, capaci di svolgere, con grande senso di responsabilità ed equilibrio, una funzione così delicata. Un impegno che viene testimoniato dalla stima che i cittadini nutrono nei loro confronti e dai grandi risultati raggiunti su tutti i versanti.
Il contesto congiunturale e la strategia di Governo
I recenti dati diffusi dall’Istat, relativi al prodotto interno lordo e alle principali grandezze di finanza pubblica, segnalano che l’economia italiana è in ripresa. Rimangono però elevate la pressione complessiva in rapporto al Pil, che si colloca nel 2017 al 42,5%, e l’evasione fiscale e contributiva, che è stata quantificata, nelle ultime stime ufficiali riferite al 2015, in 109,5 miliardi di euro, Nonostante la ripresa degli ultimi anni la più profonda e prolungata recessione economica del dopoguerra ha indebolito la capacità del nostro paese di crescere e competere e ha generato una diffusa disaffezione nelle istituzioni e nella cultura della legalità.
Il potenziale di crescita del nostro paese continua a risentire di un contesto poco favorevole all’attività delle imprese. In Italia la struttura produttiva è rappresentata in larga parte da imprese di piccola dimensione: abbiamo 4,1 milioni di micro-imprese, su un totale di 4,3 milioni. Le imprese italiane continuano a essere penalizzate dai tempi lunghi dei procedimenti amministrativi e dei processi civili, risentono delle distorsioni della concorrenza causate dalla diffusione di evasione fiscale, corruzione e criminalità organizzata. Insieme con l’elevata tassazione dei fattori della produzione, e l’insufficienza degli investimenti, questi fattori contribuiscono a limitare le potenzialità di crescita dell’economia.
Oggi ci troviamo a dover affrontare con determinazione queste sfide per innalzare il potenziale di crescita, per favorire un sostenuto rilancio dell’economia e dell’occupazione, in un contesto in cui l’opinione pubblica avverte un’esigenza crescente di maggiore inclusione sociale che rafforzi la coesione e migliori il clima di fiducia nel sistema e nelle istituzioni.
In linea con queste priorità, il Governo italiano si impegnerà a porre in essere iniziative che consentano un più efficace contrasto all’evasione e alle frodi, nella consapevolezza che solo da un contrasto efficace delle forme di illegalità possono derivare maggiori risorse per ridurre la pressione fiscale sui fattori produttivi e quindi sostenere la crescita dell’economia.
L’azione del Corpo in un contesto in evoluzione
Il tempo che stiamo vivendo è caratterizzato da rapidi cambiamenti che aumentano gli ostacoli all’azione di quanti tra voi affrontano con successo le molteplici sfide di un contesto dinamico e difficile.
La Guardia di Finanza ha saputo mettersi al servizio della collettività, nel contrasto di quelle odiose forme di illegalità di cui sono vittime i soggetti più deboli e indifesi, dalla prevenzione dei reati di evasione fiscale e riciclaggio al contrasto della criminalità organizzata, dall’aggressione dei patrimoni illeciti al contrasto ed alla prevenzione del finanziamento del terrorismo, con lo scopo di intercettare le fonti di sostentamento di ambienti a rischio di radicalizzazione.
La corruzione, la criminalità economica anche sui mercati finanziari, i diversi canali che alimentano l’economia sommersa illegale, si basano sull’utilizzo di sofisticati strumenti giuridici e tecnologici, su evolute competenze e sul carattere transnazionale delle operazioni.
Si tratta di un mosaico d’indubbia complessità e che richiama la continuità tra due ambiti di intervento - l’evasione fiscale ed il riciclaggio.
La missione di polizia economico - finanziaria esercitata dal Corpo si coniuga sempre più efficacemente con le scelte strategiche affidate al Governo.
La Guardia di Finanza, per competenza, professionalità e poteri, è destinataria di importanti responsabilità.
La strategia d’intervento mira a contrastare le forme più gravi di frode e di sperpero del denaro pubblico, garantendo la corretta destinazione delle risorse rispetto agli obiettivi fissati dalla legge.
Contro le insidie del crimine organizzato, i finanzieri rappresentano l’espressione di una “protezione ravvicinata”, che supera il pur indispensabile esercizio dei compiti di polizia, per divenire “funzione sociale”.
La Guardia di Finanza, impegnata nelle attività di contrasto alla tratta di esseri umani, oltre che nella prioritaria opera di concorso alla salvaguardia della vita umana in mare, si è particolarmente distinta anche per aver ripetutamente prestato il proprio incessante aiuto alle popolazioni del Centro Italia, messe a dura prova da gravi eventi sismici, sfidando avversità climatiche, ambientali e meteorologiche di eccezionale portata.
Esempi di correttezza, di efficienza, di onestà, di senso del dovere e di rispetto per il proprio Paese, le sue Istituzioni ed i suoi ordinamenti.
La cooperazione internazionale in materia fiscale
In uno scenario internazionale radicalmente mutato, il Paese è chiamato a contribuire alla lotta contro nuove minacce alla stabilità e alla sicurezza.
Gli obiettivi prioritari includono interventi mirati all’attività di intelligence, all’analisi di rischio e controllo economico del territorio e alle indagini di polizia giudiziaria sulle operazioni finanziarie e societarie transnazionali.
Sul fronte fiscale internazionale, abbiamo sostenuto e sosterremo le iniziative di cooperazione volte al contrasto all’evasione e all’elusione fiscale.
Il rafforzamento della cooperazione internazionale per la lotta ai reati fiscali e finanziari ha visto da sempre l’Italia in prima fila, ed è stato uno dei temi prioritari dell’agenda della scorsa Presidenza italiana del G7. L’obiettivo è quello di migliorare la collaborazione tra le diverse autorità preposte alla lotta all’evasione fiscale, al riciclaggio, alla corruzione, ai crimini finanziari, in particolare attraverso un più efficace scambio di informazioni. L’azione di contrasto agli illeciti finanziari internazionali è una sfida globale, che richiede anche il coinvolgimento dei Paesi in via di sviluppo.
In tale ambito, vorrei sottolineare l’importanza del lavoro svolto dalla OECD International Academy for Tax Crime Investigation ospitata dalla Scuola di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ostia, dove finora sono stati formati centinaia di investigatori in reati fiscali e finanziari provenienti da numerosi Paesi in via di sviluppo.
Dal settembre 2018 saranno più di cento le giurisdizioni, incluse le principali piazze finanziarie, che scambieranno su base automatica le informazioni sui conti finanziari detenuti da soggetti non residenti in linea con lo standard internazionale, il CRS - Common reporting standard.
In tale contesto, assumono particolare rilevanza anche le Mandatory Disclosure Rules, finalizzate alla rilevazione di schemi volti ad aggirare gli obblighi di scambio automatico di informazioni sui conti finanziari derivanti dal Common Reporting Standard o a oscurare i titolari effettivi di attivi (finanziari o reali) attraverso l’uso di entità offshore opache.
Le autorità fiscali degli Stati membri dell’Unione europea nonché dei Paesi associati al progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) potranno inoltre beneficiare dello scambio dei ruling fiscali, della rendicontazione Paese per Paese (Country-by-Country Reporting) nonché, in ambito europeo sulla base della direttiva cosiddetta “DAC5”, di alcune delle informazioni disponibili alle autorità antiriciclaggio.
In particolare, la rendicontazione Paese per Paese (Country-byCountry Reporting) rappresenta un importante strumento per disporre di informazioni sull’attività dei gruppi multinazionali. L’Amministrazione Finanziaria italiana trasmetterà le informazioni acquisite attraverso la rendicontazione ai Paesi in cui i nostri gruppi sono presenti e riceverà la documentazione dei gruppi esteri che hanno società controllate in Italia.
La cerimonia odierna
Oggi, nel rispetto di una ormai consolidata tradizione, celebriamo la ricorrenza della fondazione del Corpo e facciamo memoria del coraggio e del sacrificio di centinaia di valorosi Finanzieri che sulle sponde del Piave, il 21 giugno 1918, difesero il fronte combattendo eroicamente in prima linea.
E, proprio nell’anno in cui ricorre il centenario della vittoria dell’Italia nella “Grande Guerra”, il Signor Presidente della Repubblica ha inteso conferire una Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Bandiera di Guerra della Guardia di Finanza, quale riconoscimento per le molteplici ed eccezionali opere umanitarie e di soccorso compiute dai militari appartenenti al Corpo, che si prodigarono con indomito coraggio nel concorrere al salvataggio di migliaia di profughi italiani e stranieri, contrastando le organizzazioni malavitose e tutelando la proprietà privata, per la salvaguardia dei principi di legalità e giustizia.
Questa capacità di “stare tra la gente”, ora come allora, segna l’identità del Finanziere con una caratteristica che, ormai, ha varcato i confini dell’Italia.
Rivolgo un commosso pensiero ai caduti nell’adempimento del dovere ed un sentito ringraziamento a coloro che, anche in questo momento, continuano ad operare nelle acque nazionali ed internazionali nonché nello spazio aereo, dimostrando grande coraggio ed altruismo, per garantire l’effettiva affermazione di uno Stato di diritto.
Per potenziare le proprie funzioni la Guardia di Finanza investe risorse soprattutto nella formazione del personale, con la consapevolezza che l’efficacia dell’attività investigativa è essenzialmente condizionata dall’apporto professionale degli operatori.
L’odierna ricorrenza deve costituire soprattutto lo stimolo per guardare al futuro con visione moderna ed evoluta e dare incisivo impulso al processo di rinnovamento e trasformazione. Immutati restano i valori e gli ideali che animano gli appartenenti alla Guardia di Finanza nel quotidiano impegno istituzionale.
Le sfide, condizionate dalla particolare situazione economica, dovranno essere affrontate nel segno della continuità con le politiche adottate nel passato per gestire al meglio il presente, per verificare l’aderenza delle strategie intraprese rispetto al contesto economico e giuridico - fortemente e contraddittoriamente in continua evoluzione - nonché per pianificare con lungimiranza il futuro.
La centralità di ruolo, che la Guardia di Finanza ha ormai acquisito nel panorama degli attori istituzionali preposti alla salvaguardia della legalità economico - finanziaria, va alimentata e rinvigorita tenacemente.
A voi tutti, uomini e donne della Guardia di Finanza rivolgo pertanto l’augurio di sempre maggiori successi ed un sentito ringraziamento per il prezioso, leale ed incondizionato quotidiano impegno al servizio della Nazione.