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“Integrazione a due velocità” Ecco la nostra idea di Europa

01/04/2017

Lettera a la Repubblica del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan

Roma, 31 marzo 2017

Caro Direttore,

Nel suo intervento su Repubblica, Lucio Caracciolo sollecita il nostro Paese a “definire e perseguire la sua idea d’Europa”. Condivido che se non lo facessimo sprecheremmo l’opportunità associata alla Brexit. Ma aggiungo che abbiamo cominciato a farlo da tempo. Almeno dal semestre nel quale abbiamo tenuto la presidenza di turno dell’Unione europea (luglio-dicembre 2014). In quella sede abbiamo sollecitato una svolta nel campo delle politiche economiche, dall’austerità allo stimolo alla crescita attraverso una combinazione di investimenti e riforme strutturali. Una sollecitazione che ha contribuito a orientare un dibattito in Europa da cui è poi scaturito il Piano Juncker per gli investimenti strategici.

Nei mesi successivi il lavoro puntuale svolto nell’interesse nazionale sui tavoli tecnici (grazie al quale è stata riconquistata al Paese una credibilità molto diluita negli anni precedenti) si è accompagnato all’impegno di elaborare una visione nell’interesse comune dell’Eurozona e dell’Unione. A ottobre 2015 abbiamo ipotizzato l’istituzione di un assegno europeo per i disoccupati, anche con l’intento di fare sentire l’Europa concretamente e materialmente vicina ai lavoratori nei momenti più duri di una crisi, e oggi sappiamo che la Commissione sta discutendo seriamente la possibilità di introdurre questo strumento, considerato efficace e opportuno.

A febbraio 2016 - unico Paese a rilanciare il dibattito sulla governance dell’Eurozona dopo la pubblicazione del Rapporto dei Presidenti delle cinque istituzioni europee - abbiamo pubblicato una proposta per una strategia condivisa per crescita, lavoro e stabilità che ha suscitato una vasta eco e dalla quale il dibattito europeo è risultato arricchito. Avanzavamo proposte non soltanto in campo economico ma anche sul tema della gestione comune delle frontiere esterne dell’Unione europea. Successivamente il Governo ha presentato e discusso un patto per affrontare la sfida epocale delle migrazioni (Migration compact). E recentemente si è espresso a favore di una strategia comune per la difesa europea.

Credo quindi di poter rassicurare Lucio Caracciolo e i suoi lettori: l’Italia ha una visione e si è conquistata la credibilità necessaria a sostenerla con determinazione, in un clima non facile di scarsa fiducia reciproca tra i partner del progetto europeo. Si tratta però di una visione diversa da quella espressa dalla Germania, che ritiene di dover reagire alla Brexit rafforzando esclusivamente l’Unione a 27. Noi pensiamo che accanto al consolidamento dei rapporti tra i 27 membri dell’Unione si debba accelerare l’integrazione tra i 19 paesi che hanno aderito all’Unione economica e monetaria caratterizzata dall’euro. La nostra sfida oggi non è quindi nella definizione di una visione bensì nel sostegno di una visione maturata negli anni ed esplicitata con più chiarezza di chiunque altro.

Pier Carlo Padoan
Ministro dell’Economia e delle Finanze

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