Roma, 15 maggio 2018 – È stato firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il decreto in materia di prezzi di trasferimento nelle operazioni transfrontaliere tra imprese associate. Il decreto, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, attua la disposizione contenuta nell’articolo 59, comma 1, del decreto legge 24 aprile 2017 n. 50, che ha stabilito per queste operazioni il principio di libera concorrenza.
“Abbiamo riscritto regole che non venivano aggiornate dal 1980. Un ulteriore passo avanti – ha commentato il Ministro Padoan – per rendere il sistema fiscale italiano all’avanguardia, e per fornire maggiore chiarezza agli operatori su una tematica estremamente complessa. Mi fa piacere inoltre sottolineare l’innovativo metodo di lavoro adottato, con un forte coordinamento tra le diverse strutture dell’amministrazione finanziaria ed un fruttuoso e costante confronto con gli operatori”.
Metodo
Il provvedimento è frutto di un lavoro portato avanti in modo coordinato dallo staff del Ministro, dal Dipartimento Finanze del MEF, dall’Agenzia Entrate e dalla Guardia di Finanza. Prima di giungere alla stesura definitiva, la bozza del testo è stata sottoposta a consultazione pubblica, attraverso la quale sono pervenuti numerosi contributi da parte degli stakeholder, e ad un tavolo di confronto con gli operatori.
Contenuti
Il decreto recepisce molti dei commenti pervenuti dalla consultazione pubblica e dal tavolo di lavoro che si è tenuto al MEF l’8 maggio scorso. In particolare, le novità riguardano:
- i chiarimenti in relazione all’analisi di comparabilità che deve essere effettuata per l’applicazione del principio di libera concorrenza
- la cosiddetta ‘gerarchia dei metodi di transfer pricing’, che stabilisce quali metodi siano da preferire a parità di affidabilità.
- i chiarimenti in tema di aggregazione delle operazioni.
È stata inoltre inserita una nuova disposizione in tema di servizi a basso valore aggiunto che introduce una serie di semplificazioni per i contribuenti. Molto attesa dagli operatori anche la norma in tema di documentazione, che prevede l’aggiornamento dei documenti di prassi e definisce i casi in cui tale documentazione è da considerarsi ‘idonea’ ai fini della penalty protection.