Roma, 1 aprile 2016 – "Uno dei pilastri fondamentali della politica economica del governo consiste nel sostenere l'attività delle imprese in varie dimensioni: la capacità di investire, l'accesso a forme di finanziamento alternative al credito bancario, il miglioramento della governance, la crescita dimensionale, l'internazionalizzazione, l'innovazione". Con queste parole, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha salutato in un videomessaggio la platea di imprenditori, rappresentanti delle varie categorie produttive, giovani universitari, presenti alla nona edizione del Festival CittàImpresa a Vicenza.
Gli interventi a sostegno delle attività ricordate si inseriscono nella missione 'Finanza per la Crescita' che, come ha annunciato il ministro, nelle prossime settimane si arricchirà di un ulteriore pacchetto di misure volte a incentivare gli investimenti. Il Ministro Padoan si è quindi rivolto agli imprenditori sollecitandoli a dare indicazioni su "cosa è utile" per la loro attività. "L'attività economica di un Paese – ha aggiunto – si basa sulle iniziative quotidiane e costanti di ogni singola impresa, che porta il proprio contributo alla crescita del Paese e alla capacità di creare occupazione". Nel prossimo Documento di Economia e Finanza (DEF) saranno riportati i risultati delle misure già adottate dal governo nell'ambito di 'Finanza per la Crescita' e i possibili impatti dei nuovi interventi in via di definizione.
Al convegno è intervenuto anche Stefano Scalera, Consigliere per gli investimenti del Ministro, che è entrato nel merito delle singole misure già varate: il patent box, le agevolazioni per le piccole e medie imprese innovative, le semplificazioni per le società che intendono quotarsi, le disposizioni per favorire l'internazionalizzazione e il piano straordinario per il made in Italy. Particolare attenzione è stata dedicata al al Piano Juncker, avviato dalla Commissione Europea nell'autunno del 2014 per rilanciare gli investimenti privati attraverso garanzie pubbliche. L'Italia, con 29 iniziative attivate tra accordi di finanziamento (21) e progetti infrastrutturali (8), è capofila nell'Unione. Il Piano Juncker, attraverso la 'Finestra Pmi' si indirizza anche alle piccole realtà imprenditoriali, agevolandole negli investimenti grazie alla garanzia della Bei (Banca Europea degli Investimenti). Le 21 operazioni di finanziamento già approvate dalla Bei a favore di realtà italiane vanno a beneficio di 44.000 imprese che potranno attivare investimenti fino a 7 miliardi con risorse iniziali pari a 318 milioni.