Roma, 8 giugno 2015 – È stato pubblicato nella sezione Amministrazione Trasparente del sito del Ministero il codice di comportamento del MEF, adottato con provvedimento del Ministro Pier Carlo Padoan il 7 aprile 2015.
Il Codice si applica non soltanto ai dirigenti e al personale in servizio presso il Ministero, ma anche a soggetti che si interfacciano in modo continuativo con l’Amministrazione (consulenti, dipendenti di ditte esterne ecc.). Esso declina in maniera più dettagliata le prescrizioni contenute nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al D.P.R. n. 62/2013, introducendo, ad esempio, misure più stringenti in materia di comunicazione degli interessi finanziari, dei conflitti d’interesse e degli obblighi di astensione.
Il Codice di comportamento, definisce, ai sensi dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i doveri di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i dipendenti, incluso il personale con qualifica dirigenziale, del Ministero sono tenuti ad osservare al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione e il servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico.
Nel Codice vengono analiticamente disciplinati anche gli obblighi e le tutele per il dipendente che viene a conoscenza di un fatto di corruzione e che lo segnala (whistleblowing).
Si ricorda che è stata già attivata un’apposita procedura informatica attraverso la quale i dipendenti possono inviare le segnalazioni di illecito. La comunicazione giunge direttamente alla casella di posta certificata del Responsabile della prevenzione della corruzione del MEF che assicurerà la riservatezza dei dati del denunciante nel successivo esame da parte delle strutture. La possibilità di segnalare illeciti è estesa a tutti i cittadini tramite un apposito modello disponibile online all’indirizzo: www.dag.mef.gov.it/procedimenti_amministrativi/segnalazione_illeciti/