Roma, 4 luglio 2018 – Perseguire prioritariamente “la crescita, in un quadro di coesione e inclusione sociale, all’interno di una politica di bilancio volta alla riduzione del rapporto debito/pil”. Questo l’obiettivo della politica economica del governo le cui linee guida sono state illustrate dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, nel corso di una audizione che si è svolta ieri dinanzi alle Commissioni bilancio di Camera e Senato. L’audizione, ha detto Tria “mi consente di aprire un positivo e costruttivo dialogo con il Parlamento anche in vista della prossima sessione di bilancio”.
Gli altri punti qualificanti riguardano “il non peggioramento del saldo strutturale, il non aumento della spesa nominale, la ricomposizione della spesa riducendo quella corrente e aumentando la spesa in conto capitale”, ossia la quota di spesa destinata agli investimenti che il Ministro considera il vero motore della crescita.
Per le nuove stime macroeconomiche e di finanza pubblica il ministro ha rinviato alla Nota di Aggiornamento al DEF che sarà presentata entro il 27 settembre e che tratteggerà il quadro programmatico aggiornato. “Le condizioni di salute dell’economia e della finanza pubblica sono buone” ha puntualizzato Tria spiegando che “l’economia, seppure con ritmi non del tutto soddisfacenti, presenta tassi di crescita positivi, gli ultimi dati del mercato del lavoro sono positivi con l’occupazione in crescita e la disoccupazione al di sotto dell’11%. Il fabbisogno del settore statale del primo semestre del 2018 si è ridotto di oltre 9 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
Nonostante un lieve rallentamento della crescita nei primi due trimestre del 2018, imputabile principalmente alla discesa delle esportazioni verso i Paesi esterni all’Unione europea “valutiamo ancora possibile chiudere il 2018 con un indebitamento intorno al livello programmato e confermato nel DEF”. In ogni caso, per l’anno in corso, ha rimarcato il Ministro Tria “non è intenzione del governo adottare alcuna misura correttiva così come, d’altra parte, è nostra intenzione evitare misure che possano peggiorare i saldi di finanza pubblica per il 2018”.
Per il prossimo anno “il governo si adopererà per ottenere dalle autorità europee e da questo Parlamento tutto lo spazio necessario per attuare i principali punti qualificanti del programma di governo. È tuttavia importante – sono state le parole del Ministro – che prosegua e si rafforzi il processo di riduzione del debito pubblico e non peggiori il saldo strutturale”.
Per agevolare l’attuazione delle misure del programma Tria ha annunciato l’istituzione di tre task force: sul welfare, sul fisco, sugli investimenti.