Roma, 14 maggio 2018 – Il Ministero dell’economia e delle finanze ha oggi ottemperato alla richiesta della Commissione europea di indicare i fattori che hanno determinato la dinamica del debito pubblico osservata nel 2017. Come avvenuto in passato, infatti, la Commissione ha avviato anche quest’anno la predisposizione di un rapporto sulla dinamica del debito ai sensi dell’articolo 126 (3) del Trattato europeo, che attribuisce allo Stato membro dell’Unione interessato dalla procedura la possibilità di indicare i fattori rilevanti, tali cioè da spiegare perché l’andamento del debito è compatibile con le regole comuni.
La relazione sui fattori rilevanti da tenere in considerazione per un’adeguata valutazione dell’evoluzione del debito pubblico in Italia è stata quindi inviata oggi ai servizi della Commissione europea. Tra questi fattori vengono indicati la coerenza della dinamica del bilancio pubblico (con avanzo primario medio pari all’1,6% del PIL nel periodo 2013-2016 e all’1,9% nel 2017 e riduzione della spesa corrente primaria dal 42,8% del 2013 al 40,7% nel 2017), la conformità al braccio preventivo del Patto di stabilità e crescita alla luce dei margini di bilancio riconosciuti dalla Commissione per il periodo 2015-2017, l’inflazione estremamente bassa, una misura inadeguata dell’output gap, le riforme strutturali continuate nel 2017 nonché la sostenibilità del debito nel lungo periodo dimostrata dalle analisi della stessa Commissione.