Roma, 22 giugno 2016 – Trenta ore dedicate alla formazione dei liceali, a confronto con i vertici del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per il primo progetto pilota “alternanza scuola-lavoro” nell'ambito della riforma la Buona Scuola” (legge 107/2015). Sono stati gli studenti del liceo scientifico statale “Amedeo Avogadro” di Roma, i primi protagonisti di un percorso formativo presso il MEF, che li ha visti coinvolti in diverse iniziative che si sono protratte per tutta la durata dell’anno scolastico.
L’attività di formazione e orientamento ha previsto, in base alla Convenzione stipulata il 5 febbraio 2016, circa trenta ore di apprendimento e di stage presso le strutture dipartimentali del Ministero con la collaborazione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), della Consip e del Ministero degli Affari Esteri. Una fase sperimentale che ha visto l’alternarsi di lezioni frontali, confronti per scoprire il funzionamento dei meccanismi decisionali, giochi di ruolo per meglio comprendere le attività di prevenzione della corruzione, l’incontro con gli incisori della Zecca che hanno mostrato loro come nasce una moneta. C’è stata addirittura una “partita a calcio” nella Sala Azzurra del Palazzo delle Finanze dove, con il Dipartimento del Tesoro, sono scese in campo le parole chiave dell’economia, che i mezzi di informazione utilizzano e che in questo modo sono entrate a far parte della vita reale dei sedicenni. L’iniziativa ha rappresentato per il MEF il punto di partenza per orientare, in termini ancora più efficaci, le attività dei nuovi percorsi formativi richiesti dai diversi Istituti romani per l’anno scolastico 2016/2017. Per definire i criteri di accesso ai progetti di “Alternanza Scuola-Lavoro” sono in corso di emanazione le linee guida per rendere omogeneo l’approccio nei confronti dei diversi Istituti scolastici richiedenti. Le linee guida verranno rese note nelle prossime settimane.
Il resoconto completo degli incontri con gli studenti del liceo Avogadro è disponibile sul sito del DAG (Dipartimento dell'Amministrazione Generale del personale e dei servizi).
L’alternanza scuola-lavoro rappresenta un’innovazione importante nel processo formativo perché, oltre a costituire un valido strumento di orientamento per i ragazzi che decidono di proseguire gli studi con un percorso universitario, punta ad aprire le porte delle scuole a esperienze e competenze che si apprendono fuori dall’aula, unendo il ‘sapere’ e il ‘saper fare’. Il Governo sostiene questo cambiamento anche finanziariamente, con una dote annuale di 100 milioni di euro l’anno da destinare agli istituti che avvieranno progetti formativi nel triennio (2016-2018). Si stima che le diverse iniziative potranno coinvolgere circa 1 milione e mezzo di studenti.
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