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Giorgetti all’Ecofin, necessario accordo con Ungheria

Focus su minimum global tax, fondi per l’Ucraina e IRA europeo

A Bruxelles il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha partecipato oggi alla riunione dell’Ecofin con al centro dei lavori la minimum global tax, lo sblocco dei fondi per l’Ucraina e il Pnrr ungherese.

Nel corso del suo intervento il ministro ha sottolineato che Il raggiungimento del compromesso con l’Ungheria su questi temi è fondamentale, “la conclusione positiva della vicenda è oggettivamente nell’interesse di tutti”, ha affermato. In particolare, Giorgetti ha chiesto al suo omologo ungherese di dare il via libera alla minimum global tax.

Riguardo al confronto in corso sulla riforma della governance europea in materia di conti pubblici, il ministro ha sottolineato la necessità che gli Stati membri abbiano una linea comune anche perché “sarebbe irrealistico pensare di tornare alle regole precedenti”. In tema di fiscalità strutturale, Giorgetti ha criticato l’approccio molto rigido di alcuni che risulta ancora più dannoso nell’attuale quadro economico caratterizzato da una forte incertezza internazionale.

Nel corso dell’Ecofin si è anche parlato della sede dell’autorità antiriciclaggio (AMLA), in merito alla quale l’Italia è molto interessata: abbiamo tutte le caratteristiche per affermare una candidatura forte che sarà formalizzata non appena si aprirà la procedura. A tal proposito ci sono molte città idonee, e naturalmente c’è anche Roma, è stata la posizione italiana.

Il titolare di via XX settembre è inoltre intervenuto sul tema degli incentivi pubblici, chiedendo che siano “più precisi e appropriati” nella fase delle proposte e “più vicini alle necessità di rispondere efficacemente alle sfide che si stanno affrontando”.

Ieri a margine della riunione dell’eurogruppo, Giorgetti era intervenuto sul pacchetto di sussidi statunitensi previsto dall’Inflation Reduction Act dichiarando di essere favorevole a un piano IRA europeo che abbia come obiettivo la riduzione dell’inflazione: “vediamo positivamente misure che favoriscano la competitività e siano a protezione delle produzioni strategiche ma al tempo stesso pensiamo che qualsiasi intervento debba essere preso a livello europeo preservando l’integrità del mercato unico con uno spirito di leale collaborazione. La parità di condizioni di competitività per le nostre imprese deve essere garantita sia nei confronti del mercato Usa che in quello interno europeo”.

A margine delle riunioni a Bruxelles, il ministro ha anche incontrato in due bilaterali gli omologhi del Lussemburgo Yurico Backes e del Portogallo Fernando Medina.

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