Roma, 29 aprile 2023 – Il ministro Giancarlo Giorgetti ha partecipato alla riunione informale dell’Ecofin che si è svolta a Stoccolma in Svezia, Paese che presiede fino al prossimo giugno il Consiglio dell’Unione europea.
La riforma del patto di stabilità è stata, pur non essendo tra i punti in agenda, uno dei temi al centro dei lavori del vertice che ha visto i ministri confrontarsi anche sul sostegno all’Ucraina, sull’attuale situazione economica, sulle politiche in favore della crescita, sul contrasto all’inflazione e sul ruolo dei mercati finanziari.
Sulla proposta di revisione della governance europea presentata dalla Commissione, Giorgetti ha sottolineato l’importanza di considerare le spese di investimento, in particolare quelle ammissibili del Pnrr e per la difesa, in modo diverso ai fini del rispetto dei nuovi parametri di bilancio.
Una controproposta che il titolare di via Venti Settembre ha fatto alla proposta del ministro tedesco Christian Lindner nel corso di un incontro, tenutosi a margine dell’Ecofin. “Come si conviene in questi casi c’è un percorso di negoziazione e tocca ai poli opposti, cioè Italia e Germania, fare uno sforzo per un passo avanti decisivo”, ha affermato Giorgetti osservando che: “Non si può mettere un Paese di fronte alla prospettiva di scegliere se aiutare l’Ucraina o rompere le regole del Patto di Stabilità, mi sembra una cosa assurda”.
Sul Pnrr Giorgetti si è detto ottimista per il pagamento della terza rata mentre ha sottolineato come tutti i Paesi abbiano chiesto un po’ di tempo per la modifica dei propri piani nazionali in modo da integrarli con il RepowerUe. Sul tema prestiti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza e al Piano nazionale complementare il ministro ha spiegato: "Se io ho la possibilità di prendere dei prestiti (Pnrr) in questo momento all'1% magari rivedendo, scambiando, prioritizzando i progetti, li prendo. Se devo prendere quelli (PNC) al 5%, giustamente da buon padre di famiglia e da buon ministro delle Finanze ci penso due volte".
Nel corso della giornata Giorgetti ha avuto poi un incontrato costruttivo con il presidente dell’eurogruppo Paschal Donohoe e il direttore dell’Ems Pierre Gramegna. Riguardo al tema della ratifica del Mes, Giorgetti ha dichiarato: "Il Mes è una parte, non la sola, rispetto a diverse situazioni che sono ancora in discussione su cui anche noi abbiamo le nostre richieste, ad esempio l'Unione bancaria. Bisogna cominciare a discutere di tutto".
Della situazione economica globale e le prospettive di crescita dell’Italia il ministro Giorgetti ne aveva parlato ieri sera anche con la presidente della Bce Christine Lagarde che ha espresso sorpresa per come vada molto meglio l’economia italiana.