Roma, 26 luglio 2016 – Ulteriori passi avanti nel processo di revisione della spesa, che il Governo considera una delle riforme strutturali indispensabili per garantire efficientamento e risparmi nella Pubblica Amministrazione. In tema di acquisti di beni e servizi della P.A. viene pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentita l’Anac, che definisce le caratteristiche essenziali delle prestazioni principali (il cd. benchmark) che saranno oggetto delle convenzioni Consip, la “Centrale acquisti” che gestisce il programma di razionalizzazione degli acquisti della P.A.. Mentre scatta dal 9 agosto 2016 l’obbligo per gli Enti Locali (comuni e città metropolitane) di fare ricorso a Consip e ai Soggetti Aggregatori per gli acquisti riconducibili a 5 categorie merceologiche per le quali la spesa annua ammonta a circa 3 miliardi di euro: vigilanza armata, guardiania, pulizia immobili, manutenzione immobili e impianti, facility management immobili.
L’occasione per fare il punto sugli avanzamenti nell’attuazione della spending review è stato il convegno “Acquisti trasparenti: la P.A. locale semplifica e spende meglio” tenutosi al Ministero dell’Economia e delle Finanze e concluso dal ministro Pier Carlo Padoan che ha sottolineato come “confronti come questo di oggi sono la dimostrazione che la spending review va avanti e produce risultati, è un meccanismo allocativo che permette di risparmiare risorse per dare servizi ai cittadini. La revisione della spesa è un pezzo di riforma della pubblica amministrazione ed è un processo emblematico per le riforme strutturali: si cambiano i comportamenti a monte per ottenere risultati migliori a valle”. Padoan ha quindi dato un'indicazione relativa al Mef: il ritardo medio dei pagamenti di beni e servizi da parte del Ministero è sceso da una media di 26 giorni nel primo semestre 2015 a una di 7 giorni nel primo semestre di quest'anno.
Dopo l'apertura dei lavori di Roberto Garofoli, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e le relazioni introduttive di Luigi Ferrara, Presidente del Tavolo Tecnico dei Soggetti Aggregatori e dell'onorevole Yoram Gutgeld, Commissario alla Revisione della Spesa, sono intervenuti Veronica Nicotra, Segretario generale dell’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Paolo Berno dirigente della Città metropolitana Roma Capitale (Soggetto Aggregatore) e Luigi Marroni, Amministratore Delegato di Consip (Soggetto Aggregatore). Il convegno si è concluso con l’intervento del ministro Padoan. Le presentazioni dei relatori sono disponibili alla voce “Per saperne di più”.
Per le amministrazioni statali, centrali, periferiche, per le Regioni e gli enti del servizio sanitario l’obbligo di ricorrere ai soggetti aggregatori è vigente dal 9 febbraio scorso per i beni e servizi rientranti nelle 19 categorie merceologiche di cui al DPCM 24 dicembre 2015 (oltre le cinque già citate, le altre 14 sono relative alla spesa sanitaria). Con l’adesione degli Enti Locali al sistema dei Soggetti Aggregatori, si completa quindi il nuovo modello di acquisto aggregato della PA per le 19 categorie merceologiche del citato DPCM 24 dicembre 2015.
Riportiamo le tabelle di categorie merceologiche e soglie previste dal DPCM 24 dicembre 2015.
Le 5 categorie oggetto dell’obbligo che scatta il 9 agosto 2016 per gli Enti Locali sono le seguenti:
Categoria merceologica | Soglia oltre la quale il ricorso ai Soggetti Aggregatori è obbligatorio | Descrizione |
---|---|---|
Vigilanza Armata | € 40.000 | Ricomprende il servizio di vigilanza rivolto alle Amministrazioni (uffici, enti SSN,..) |
Guardiania | € 40.000 | Ricomprende il servizio di vigilanza non armata e/o portierato |
Pulizia Immobili | € 209.000 (*) | Ricomprende il servizio di pulizia rivolto alle caserme, scuole, centri di formazione, uffici,... |
Manutenzione Immobili e Impianti | € 209.000 (*) | Ricomprende il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, impianti tecnologici, impianti elettrici, impianti elevatori... |
Facility Management Immobili | € 209.000 (*) | Tale categoria ricomprende un mix dei servizi precedentemente elencati e altri servizi aggiuntivi |
(*) Soglia di rilevanza comunitaria per i contratti pubblici di forniture e di servizi aggiudicati dalle amministrazioni diverse dalle autorità governative centrali.
Le restanti 14 categorie merceologiche di beni e servizi del DPCM, relative alla spesa sanitaria, che comportano attualmente una spesa annua pari a circa 12,8 miliardi, sono le seguenti:
Categorie di beni e servizi | Soglia oltre la quale il ricorso ai Soggetti Aggregatori è obbligatorio |
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Farmaci | € 40.000 |
Vaccini | € 40.000 |
Stent | € 209.000 (*) |
Ausili per incontinenza (ospedalieri e territoriali) | € 40.000 |
Protesi d'anca | € 209.000 (*) |
Medicazioni generali | € 40.000 |
Defibrillatori | € 209.000 (*) |
Pace-maker | € 209.000 (*) |
Aghi e siringhe | € 40.000 |
Servizi integrati per la gestione delle apparecchiature elettromedicali | € 40.000 |
Servizi di pulizia per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale | € 40.000 |
Servizi di ristorazione per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale | € 40.000 |
Servizi di lavanderia per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale | € 40.000 |
Servizi di smaltimento rifiuti sanitari | € 40.000 |
(*) Soglia di rilevanza comunitaria per i contratti pubblici di forniture e di servizi aggiudicati dalle amministrazioni diverse dalle autorità governative centrali.