Benvenuto sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, conosciuto anche come Portale mef

Contenuto principale

Giornata internazionale della Donna, il MEF torna a tingersi di viola

 06 marzo 2023

L’8 marzo, Giornata internazionale della donna, non costituisce soltanto un’occasione di celebrazione della donna ma anche un momento di sensibilizzazione rispetto all’importanza di una società equa e pienamente inclusiva.

Il MEF nel 2023 si tinge di viola

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze anche per quest’anno ha aderito alla campagna di comunicazione #EmbraceEquity promossa dal network di cooperazione e sensibilizzazione sui valori di parità di genere “International Women’s Day – IWD”. Un sostegno che conferma il costante impegno e la forte attenzione dedicata dall’amministrazione finanziaria all’empowerment femminile in linea con le indicazioni contenute nella legge di bilancio per il 2023.

In questo contesto, dall’imbrunire di lunedì 6 marzo e fino al venerdì 10 marzo, la facciata del Palazzo delle Finanze sarà illuminata, con una soluzione a basso impatto energetico, di viola, il colore che il network internazionale IWD ha scelto come simbolo di giustizia e dignità.

Diritti e pari opportunità

Le priorità trasversali, in termini di inclusione sociale, indicate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza trovano riscontro anche nella Legge di bilancio (Legge N.197 del 29 dicembre 2022) di quest’anno con il duplice obiettivo, di facilitare da un lato il percorso di costituzione dei nuclei familiari e conciliare le esigenze di famiglia e lavoro; e di favorire dall’altro l’autonomia economica e lavorativa delle donne e combattere le discriminazioni e le violenze. Contratti irregolari, lavoro instabile, bassa remunerazione sono le principali cause di discriminazione che caratterizzano il lavoro femminile, come indicato nei rapporti delle maggiori organizzazioni internazionali.

Nella manovra 2023, inoltre, all’esigenza di proteggere le famiglie e le imprese per gli aumenti dei prezzi dell’energia, si accompagna una serie di misure dedicate alle pari opportunità e alla famiglia.

Tra questi il rifinanziamento del Piano strategico nazionale contro la violenza domestica e di genere, il potenziamento del sistema di assistenza e sostegno alle vittime, oltre allo stanziamento di 1 milione e 850mila euro destinato al Fondo per il reddito di libertà delle donne vittime di violenza. In attuazione del Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani, sono poi destinati 2 milioni di euro per l'anno 2023 e 7 milioni di euro per il 2024 a cui si aggiunge uno stanziamento di fondi a sostegno di progetti contro la violenza sulle donne.

Lavoro, scuola e formazione digitale

Alle misure indicate si aggiungono importanti interventi per favorire la conciliazione famiglia-lavoro, promuovere nelle scuole le competenze in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico (STEM), incentivare gli interventi per l’edilizia della rete scolastica. I criteri di accesso al pensionamento anticipato di Opzione Donna sono poi rimodulati, così come i congedi parentali spettanti alle neo-mamme che potranno ora usufruire di una mensilità retribuita all’80%, fino ai 6 anni dei figli. Tra le disposizioni del “pacchetto famiglie” è prevista una riduzione dell’aliquota IVA al 5% su alcuni prodotti femminili e per l’infanzia, interventi a supporto della natalità e delle genitorialità. Con riguardo alle misure per favorire l’indipendenza economica femminile si segnala l’introduzione dell’esonero contributivo per l’assunzione di donne in condizione di svantaggio socio-economico e di giovani al di sotto dei 36 anni, il sostegno alla maternità delle atlete non professioniste. La legge di bilancio include poi interventi di sostegno all’imprenditorialità giovanile e femminile, grazie a una serie di stanziamenti per il 2023.

La partecipazione delle donne al mercato del lavoro

Il mercato del lavoro femminile negli ultimi anni, complice la recessione economica e la successiva pandemia da Covid 19, ha registrato conseguenze “significative e asimmetriche”. Le donne con figli in età prescolare hanno subìto il peggioramento più accentuato in termini di occupazione rispetto alle donne senza figli con incremento della disparità misurata dall’ORM (Indice di occupazione relativa alle madri). A indicarlo è l’ultima Relazione 2022 sul Benessere Equo e Sostenibile su dati 2021.

Contesto europeo

Fonte: EUROSTAT
Nel 2021, in Europa il 67,7% delle donne erano occupate, mentre l'occupazione maschile si attestava al 78,5%. Si evince un divario occupazionale di genere di 10,8 punti percentuali, che è diminuito soltanto leggermente negli ultimi 10 anni (-1,9 punti percentuali). Nel periodo di riferimento in esame, l’Italia ha migliorato la propria condizione occupazionale femminile di 3.5 punti percentuali, anche se rispetto alla media area euro UEM-19 l’Italia è distante 9.1 punti percentuali (13 rispetto alla Francia).

Contesto nazionale

Fonte: ISTAT
Fonte: ISTAT
Il tasso di disoccupazione nella popolazione di riferimento, nell’età compresa tra i 20-64 anni, negli ultimi anni è diminuito di un punto percentuale anche se il rapporto di generi è rimasto costante. Nel successivo grafico si evince come l’occupazione femminile sia stata particolarmente colpita dalla crisi pandemica e nel Mezzogiorno abbia raggiunto livelli tra i più bassi tra quelli europei.
La crisi pandemica da Covid-19 ha esacerbato tali disuguaglianze accrescendo le difficoltà nell’occupazione. Tra il 2020 e 2021 c’è stato un incremento del tasso di disoccupazione che ha visto maggiormente coinvolto il Centro con un tasso di crescita pari al 6,59% e il Mezzogiorno con un valore pari al 3%.

Il PNRR e la parità di genere

Tra le priorità del Piano di ripresa di resilienza figura la parità di genere con un duplice obiettivo:

  • favorire l’imprenditoria femminile;
  • promuovere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Una delle constatazioni emerse è che, nell’ambito della famiglia, le donne si trovano spesso di fronte alla necessità di doversi misurare con trasferimenti che impediscono, in relazione agli orari, di gestire al meglio la vita privata in relazione agli impegni connessi alla vita professionale.

Il bilancio di genere

L’obiettivo del bilancio di genere è di ricollocare le risorse sulla base degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) inseriti nel Documento di Economia e Finanza (DEF). Tre le categorie di misure che sono prese in considerazione nell’ambito delle spese di bilancio figurano le seguenti: interventi che hanno un impatto, anche indiretto, sulle diseguaglianze tra uomini e donne; quelli senza impatti diretti o indiretti sul genere; misure mirate a ridurre le diseguaglianze di genere o a favorire le pari opportunità.

Parità di genere, famiglia e inclusione nella legge di bilancio 2023

Disposizione normativa Riferimento Contenuti
Contrasto alla violenza di genere (articolo 1, commi da 338 a 341) La misura prevede il rifinanziamento del Piano nazionale contro la violenza sulle donne, portando a 15 mln di euro annui le risorse a disposizione del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, per potenziare le azioni previste dal Piano. Inoltre il fondo viene incrementato di 4 mln di euro per il 2023 e di 6 mln di euro annui a decorrere dal 2024, per potenziare l’assistenza e il sostegno alle donne vittime di violenza. Per il 2023 viene stanziato 1 mln e 850mila euro per il Fondo per il reddito di libertà delle donne vittime di violenza. In attuazione del Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani, vengono destinati 2 mln di euro per l'anno 2023 e 7 mln di euro dal 2024.
Incentivi all'imprenditoria femminile e giovanile (articolo 1, comma 301) La misura prevede uno stanziamento di 20 mln di euro a sostegno dell’imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura e del ricambio generazionale nell’ambito delle misure previste dal decreto legislativo n. 185 del 2000. Tal decreto contiene incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego.
Rimodulazione della misura previdenziale "Opzione Donna" (articolo 1, comma 292) La misura prevede la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato denominato “Opzione donna” per tutte quelle lavoratrici che abbiano maturato, al 31 dicembre 2022, un’anzianità contributiva pari almeno a 35 anni, un’età anagrafica di almeno 60 anni (ridotta di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni) e siano in possesso di particolari requisiti. Il requisito anagrafico, nel caso delle lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale, è ridotto a 58 anni.
Sostegno al consumo di prodotti femminili e per l'infanzia (articolo 1, comma 72) La misura prevede, dal 2023, la riduzione dell’aliquota IVA, al 5%, per i prodotti destinati alla protezione dell’igiene intima femminile, i tamponi e gli assorbenti (in precedenza l’aliquota IVA era pari al 10%) e alcuni prodotti per l’infanzia come alimenti in polvere, pannolini e seggiolini da installare negli autoveicoli.
Sostegno alla maternità delle atlete non professioniste Articolo 1, comma 613) La disposizione incrementa di 2 mln di euro annui, a decorrere dal 2023, il Fondo unico a sostegno del movimento sportivo italiano. In questo ambito 1 mln di euro (annui) è destinato a sostenere la maternità delle atlete non professioniste.
Rafforzamento della misura di congedo parentale (articolo 1, comma 359) La misura prevede l’incremento dal 30 all'80 per cento dell’aliquota (commisurata sulla retribuzione) per il calcolo dell'indennità per congedo parentale per le madri lavoratrici dipendenti e per i padri lavoratori dipendenti, in alternativa tra loro, nel limite massimo di un mese da usufruire entro il sesto anno di vita del figlio. La misura è destinata alle lavoratrici e ai lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità o di paternità successivamente al 31 dicembre 2022.
Novità in materia di assegno unico e universale per i figli a carico (articolo 1, commi da 357 a 358) La misura introduce una serie di novità alla disciplina introdotta con il decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021. In particolare l’equiparazione, ai fini della misura dell’assegno, tra figlio minorenne a carico e maggiorenne disabile e a carico, figlio minorenne a carico e disabile e figlio di età inferiore a ventuno anni, sempre disabile e a carico. Tali equiparazioni che prima erano previste fino al 31 dicembre 2022 divengono ora permanenti. Altri benefici riguardano talune tipologie di nuclei familiari per le quali è prevista una maggiorazione forfetaria degli assegni a determinate condizioni e una serie di proroghe dei benefici concessi ai nuclei familiari che hanno figli a carico con disabilità.
Incentivi per promuovere l’occupazione femminile (articolo 1, commi da 298 a 299) La misura prevede la proroga del beneficio, previsto dalla legge n. 178 del 2020, per chi assume, nel 2023, donne in condizione di svantaggio socioeconomico. L’incentivo è pari al 100% della quota contributiva a carico del datore di lavoro, fino ad un massimo di 8.000 euro su base annua, ferma restando l’aliquota contributiva per le prestazioni pensionistiche.
Fondo per l’alfabetizzazione mediatica e digitale (articolo 1, commi da 360 a 361) La misura prevede l’istituzione di un fondo (dotazione 1 mln di euro) per promuovere progetti di alfabetizzazione mediatica e digitale e progetti educativi a tutela dei minori da parte di fornitori di servizi di media e piattaforme di condivisione video. A un decreto del MIMIT è demandato il compito di definire i criteri e le modalità attuative dell’intervento.
Fondo per le periferie inclusive (articolo 1, commi da 362 a 364) La misura prevede l’istituzione di un Fondo (dotazione di 10 mln di euro per il 2023) ai Comuni con popolazione superiore a 300mila abitanti il cui obiettivo è finanziare progetti finalizzati a favorire, nelle periferie, l’inclusione sociale delle persone con disabilità e il miglioramento del livello di autonomia.
Reddito alimentare sperimentale (articolo 1, commi 434-435) La misura prevede l’istituzione di un Fondo (1,5 mln di euro per il 2023 e 2 mln di euro dal 2024) per una misura sperimentale contro la povertà e lo spreco alimentare che prevede la distribuzione gratuita di pacchi di beni di prima necessità realizzati con l’invenduto della grande distribuzione ai residenti di alcune città metropolitane che versano in condizioni di povertà assoluta.
Agevolazioni per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità (articolo 1, commi da 450 a 451) La misura prevede l’istituzione di un Fondo (dotazione 500 mln di euro per il 2023) destinato a sostenere l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per i contribuenti con un ISEE non superiore a 15mila euro.
Promozione delle competenze STEM nel sistema educativo di istruzione e formazione (articolo 1, commi da 548 a 554) La norma, adottata per favorire il riequilibrio di genere, prevede l’introduzione di una serie di misure finalizzate a promuovere e potenziare le competenze e le discipline STEM a tutti i livelli del sistema educativo di istruzione e formazione. L’intervento è stato deciso per dare attuazione al PNRR, Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università”.
Edilizia scolastica (articolo 1, comma 560) La misura prevede lo stanziamento di 1 mln di euro il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico esistente e per l’avvio di una attività di ricognizione e valutazione delle strutture scolastiche in dismissione, dotate di apposito certificato di agibilità, presenti su tutto il territorio nazionale, da destinare allo svolgimento delle attività scolastiche per l'anno scolastico 2023/2024. L’intervento è stato deciso per dare attuazione al PNRR, Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università”.
Istruzione e merito (articolo 1, commi da 561 a 563) La misura prevede l’istituzione di un Fondo (dotazione 150 mln di euro per il 2023) con l’obiettivo di valorizzare il personale scolastico. Una particolare attenzione viene attribuita alle attività di orientamento, inclusione e contrasto alla dispersione scolastica e di quelle svolte in attuazione del PNRR. Altre disposizioni riguardano le modalità attuative e la destinazione delle somme contenute nel Fondo.
Elenco dei Tag. Di seguito sono elencate le parole chiave associate ai contenuti di questa pagina. Selezionando il TAG potrai individuare facilmente altre pagine o argomenti correlati.