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- Entrate tributarie: in recupero a gennaio-aprile 2015 (+0,5%), torna positivo il gettito IVA (+0,6%)

Comunicato Stampa N° 118 del 05/06/2015

Nei primi quattro mesi del 2015 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 119.262 milioni di euro, in lieve crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+549 milioni di euro, pari a +0,5%).

IMPOSTE DIRETTE
Registrano un gettito complessivamente pari a 63.956 milioni di euro, in aumento del 2,8% (+1.764 milioni di euro) rispetto agli stessi mesi del 2014.

L’IRPEF, in moderata crescita (+0,5%, pari +296 milioni di euro), riflette principalmente l’aumento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+3,1%), dei lavoratori autonomi (+1,6%) e il calo delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (–2,7%). Tale flessione è determinata dal meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino ad oggi corrisposto (900 milioni di euro), che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione.

L’IRES presenta un gettito di 833 milioni di euro, (-353 milioni, pari al – 29,8%) ma, in considerazione del numero limitato di versamenti di tale imposta che vengono effettuati nei primi quattro mesi dell’anno, il dato non è da ritenersi significativo di una tendenza.

Tra le altre imposte dirette, aumenta del 62,4% (+513 milioni di euro) l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e del 92,3% (+529 milioni di euro) l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione. L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha registrato una crescita di 635 milioni di euro (+21,9%).

IMPOSTE INDIRETTE
Ammontano a 55.306 milioni di euro con una diminuzione del 2,1% (–1.215 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014.

Torna positiva la variazione del gettito IVA (+0,6%, pari a +180 milioni di euro). L’andamento della componente relativa agli scambi interni e i versamenti dovuti in base all’applicazione del meccanismo dello “Split Payment” (1) (+0,6%, pari a +151 milioni), da un lato, e quello della componente sulle importazioni dai paesi extra-UE (+0,7%, pari a +29 milioni), dall’altro, contribuiscono, nel periodo considerato, alla crescita del gettito IVA complessivo, confermando i segnali di ripresa del prodotto interno lordo.

Le entrate dall’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) segna un decremento di 329 milioni di euro (–4,5%). In flessione anche il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato entrate per 881 milioni di euro (–683 milioni di euro, pari a –43,7%). Il meccanismo di versamento dell’imposta prevede il versamento delle rate di acconto mensili calcolate in base ai consumi dell’anno precedente e del saldo che viene versato l’anno successivo a quello di riferimento, entro fine marzo, in base ai consumi effettivi. Per effetto di tale meccanismo, la flessione del gettito registrata è stata determinata dalla variazione negativa del conguaglio versato a marzo 2015 sulla base dei consumi effettivi di tutto l’anno 2014, risultati inferiori a quelli del 2013.

ENTRATE DA GIOCHI
Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita del 4,1% (+159 milioni di euro).

ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO
Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo risulta in aumento del 4,0% (+103 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio–aprile 2015, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.
 

(1) Si ricorda che la legge di stabilità 2015 ha introdotto il meccanismo dello “Split Payment” che prevede che le pubbliche amministrazioni versino direttamente all’Erario l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori.

Roma 05/06/2015
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