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- Enti locali: replica del Sottosegretario Vegas alle dichiarazioni del Presidente dell'Anci

Comunicato Stampa del 28/09/2002

Roma, 28 settembre 2002

Enti locali: replica del Sottosegretario Vegas alle dichiarazioni del Presidente dell'Anci

In relazione alle dichiarazioni del Presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, apparse sugli organi di stampa di oggi, riguardanti i presunti tagli agli enti locali previsti nella bozza di Finanziaria 2003, il Sottosegretario Giuseppe Vegas precisa i seguenti punti:

1) Riduzione del 2% dei trasferimenti: corrisponde alla decisione già contenuta nella Finanziaria 2002 e indispensabile per consentire il mantenimento del Patto di Stabilità interno per il 2002. E' già incorporata nella legislazione vigente e quindi non è un nuovo taglio per il 2003.

2) Mancato rimborso IVA sui servizi esternalizzati e sui trasporti: in realtà sono gli enti locali che vorrebbero un rimborso integrale dell'IVA pagata sui servizi, senza tener conto del fatto che una quota dell'Imposta deve essere versata all'Unione europea e alle Regioni. In ogni caso l'esternalizzazione dovrebbe generare risparmi adeguati, tali da poter incorporare la quota di IVA residua.

3) Perdita del risparmio sul fondo investimenti: effettivamente non vengono retrocesse per intero le economie del fondo investimenti, come invece è avvenuto eccezionalmente nel 2002. Il finanziamento per il 2003 servirà a coprire integralmente le spese per le rate ammortamento mutui. Non si tratta di un taglio, ma dell'adeguamento alla realtà.

4) Fondo ordinario degli investimenti: non è previsto alcun taglio, bensì un incremento di 161 milioni di euro rispetto alla legislazione vigente.

5) Mancato riconoscimento dell'incremento del gettito IRPEF ai fini della compartecipazione ed effetto del primo modulo della Riforma fiscale: non esiste alcuna perdita. Come è sempre stato esplicito nella normativa, la compartecipazione all'IRPEF è sempre stata calcolata fino a concorrenza del livello dei trasferimenti spettanti. Perciò le variazioni in positivo o in negativo sono state e saranno per il 2003 sempre "nettizzate".

Quanto ai piccoli comuni, ricordato che sono esclusi dall'applicazione del Patto di Stabilità, viene attribuito loro un finanziamento aggiuntivo rispetto alla legislazione vigente di 87 milioni per investimenti e alle unioni di comuni un ulteriore finanziamento di ulteriori 25 milioni di euro.

In conclusione, rispetto alla quantificazione operata dal presidente dell'Anci, secondo la quale i comuni sarebbero penalizzati da un minor introito di circa 1,5 miliardi di euro, la Finanziaria 2003 non registra alcun taglio aggiuntivo rispetto a quanto già previsto nel 2002 e il sacrificio per il settore degli enti locali è valutabile complessivamente in circa il 2% del totale dei trasferimenti, corrispondente a poco più di 200 milioni di euro. Come si vede, una mancata entrata cui si può far fronte con agevoli economie di spesa, che tra l'altro saranno facilitate dal nuovo sistema di acquisti di beni e servizi messo a disposizione della Stato, che non determina e non giustifica assolutamente tagli ai servizi ai cittadini né alla spesa sociale.

Questa è la realtà, altra cosa sono le aspettative, che comunque devono confrontarsi con la situazione economica del Paese.

28/09/2002