NOTE DISTRIBUITE ALLA CONFERENZA STAMPA DEL 13.APRILE 2000
APPROVAZIONE DI PRINCIPIO DEL
PROGRAMMA COMUNITARIO MEZZOGIORNO 2000-2006
- Con l'approvazione di principio del QCS obbiettivo 1 2000-2006, da parte della Commissione europea, si è oggi formalmente concluso il lungo e complesso processo che ha preso avvio nello scorso mese di ottobre, con la presentazione del PSM e dei programmi operativi nazionali e regionali alle autorità comunitarie.
Fra i cinque paesi maggiormente beneficiari delle risorse complessivamente attribuite all'obbiettivo 1, (oltre all'Italia, Germania, Spagna, Grecia e Portogallo). L'Italia è la seconda, dopo il Portogallo, ad aver ottenuto la decisione di principio sul QCS e ha, come il Portogallo in corsi di contemporanea approvazione anche i programmi operativi.
- Nei prossimi giorni proseguirà, a livello comunitario, l'iter procedurale di approvazione formale del QCS, nel testo già concordato tra le due parti, e dei programmi operativi regionali e nazionali, che consentirà di pervenire all'adozione degli strumenti di programmazione 2000-2006.
L'impegno finanziario nel settennio è pari a circa 92.000 miliardi di lire, inclusi dei cofinanziamenti nazionali; gli impegni per il 2000 sono pari a circa 12.000 miliardi di lire.
- Il QCS indirizza tali risorse al finanziamento di sei priorità di intervento:
- valorizzare le risorse naturali, dalla creazione di reti e di servizi efficienti nell'acqua, nei rifiuti e nell'energia alla creazione di nuove opportunità di crescita nella gestione delle aree naturali assicurando un patrimonio ambientale conservato e fruibile;
- creare nuove opportunità imprenditoriali e migliorare la qualità della vita attraverso attività di tutela e di valorizzazione delle risorse culturali;
- sviluppare la dotazione, la disponibilità e le competenze delle risorse umane per contrastare la disoccupazione, aumentare e migliorare la qualità della partecipazione al mercato del lavoro e accrescere il contenuto scientifico-tecnologico delle produzioni meridionali;
- promuovere la localizzazione di nuove iniziative imprenditoriali, la crescita produttiva, l'innovazione tecnologica; aumentare la competitività e la produttività dei sistemi locali; irrobustire le filiere produttive; favorire l'emersione di imprese;
- creare condizioni economiche, amministrative e sociali adatte alla localizzazione di nuove iniziative e servizi nelle aree urbane rafforzando il ruolo delle città nel contesto regionale;
- aumentare la competitività e la produttività strutturale dei sistemi economici territoriali agendo sul sistema dei trasporti, sulla sicurezza e sulla diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
4)Il QCS persegue politiche di miglioramento del contesto (qualità e disponibilità d risorse umane e culturali, ambiente, infrastrutture, servizi, ricerca e innovazione) in grado di attrarre risorse imprenditoriali e finanziarie dell'esterno, rafforzare sistemi produttivi locali e creare le condizioni per una più ampia partecipazione del settore privato al finanziamento e alla gestione dei servizi pubblici. Il perseguimento di questi obiettivi è affidato principalmente alla responsabilità delle Regioni che gestiranno il 70% delle risorse del QCS.
5In questo quadro l'introduzione e il rafforzamento di nuove regole di gestione sono tesi a garantire una qualità più elevata degli investimenti pubblici e raggiungere l'obiettivo generale del QCS: portare, entro il quarto anno del settennio 2000-2006, il tasso di crescita del Mezzogiorno significativamente al di sopra di quello dell'Unione Europea e ridurre drasticamente il disagio sociale.
Le principali tra tali regole sono:
- chiara individuazione delle responsabilità, in modo da consentire la verifica dell'operato di ciascun soggetto istituzionale;
- costruzione di un sistema di valutazione degli interventi rigoroso ed affidabile, per assicurare la qualità degli investimenti;
- rafforzamento e sviluppo del sistema di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale, in grado di consentire la costante e progressiva verifica dei risultati;
- introduzione di una riserva premiale nazionale pari al 6% delle risorse dell'intero QCS (oltre a quella comunitaria del 4%), che verrà allocata, nel primo triennio, in base al conseguimento di livelli predefiniti di efficienza amministrativa e di avanzamento del processo di semplificazione e di riforma della pubblica amministrazione;
- costruzione di un efficace sistema di partenariato che attraverso il pluralismo, la rappresentatività e la competenza tecnica dei Comitati di sorveglianza assicuri ai programmi il contributo di tutti i principali interessi coinvolti;
- rafforzamento delle modalità di controllo per assicurare la correttezza e la regolarità dell'attuazione.
Il rispetto di queste nuove regole comporta un forte impegno da parte della Pubblica Amministrazione nazionale, soprattutto delle Regioni e Amministrazioni centrali titolari dei quattordici programmi operativi, chiamate ad accelerare i processi di modernizzazione e riqualificazione in atto.
La programmazione 2000-2006 rappresenta quindi una occasione unica sia per conseguire effetti stabili e duraturi sulle condizioni socio-economiche del Mezzogiorno sia per consolidare un profondo rinnovamento nell'organizzazione, nel metodo e nelle prassi dell'amministrazione pubblica italiana.