Ministero dell'Economia e delle Finanze

Roma, 5 giugno 2000

Assegnazione della fornitura dei servizi di telefonia fissa di tutta la Pubblica Amministrazione

S'è conclusa la gara per l'assegnazione della fornitura dei servizi di telefonia fissa di tutta la Pubblica Amministrazione, curata dalla Consip, la società di informatica del ministero del Tesoro. La convenzione è stata stipulata con Telecom Italia. Al bando avevano risposto anche Albacom, Infostrada e Wind. L'accordo - che avrà durata di un anno, consente una riduzione dei costi rispetto alle tariffe in vigore pari al 67 per cento, se calcolata sul traffico del ministero del Tesoro e di circa 200 miliardi l'anno - su circa 300 di spesa attuale - per la Pubblica Amministrazione nel suo complesso. È prevista l'adesione all'intesa di tutte le amministrazioni centrali e periferiche e, auspicabilmente, anche della maggior parte di quelle periferiche.

Si tratta infatti del primo accordo per l'acquisizione di beni e servizi per le Amministrazioni pubbliche statali che, in base all'articolo 26 della Legge Finanziaria 2000, sono tenute a utilizzare (salvo migliori condizioni) i contratti stipulati dal Tesoro attraverso gare comunitarie, con i quali le imprese si impegnano ad accettare - "fino a concorrenza della quantità massima complessiva stabilita nelle convenzioni e a prezzi e requisiti prestabiliti" - direttamente gli ordinativi di fornitura delle singole amministrazioni dello Stato. Le altre amministrazioni (Regioni, Province, Comuni ed Enti) hanno comunque facoltà di aderire.

La nuova procedura seguita per l'assegnazione della fornitura di telefonia fissa - che per altro prevede senza costi aggiuntivi altri servizi come la Rete Privata Virtuale, il Numero personale, l'Audioconferenza e la Videoconferenza - ha come obiettivi:

• ridurre i prezzi di acquisto, aggregando i volumi di domanda delle PA
• migliorare i livelli di servizio, anche prevedendo tempi di consegna ridotti
• semplificare i processi di acquisto interni alle singole amministrazioni, eliminando la necessità di effettuare autonomamente le gare, con un notevole risparmio di risorse.

Questa convenzione rappresenta in realtà la prima tappa di un percorso che prevede entro il 2001 lo sviluppo di forme evolute di commercio elettronico per la PA, mediante la creazione di un mercato virtuale, con la creazione di un portale Internet nel quale verranno inseriti i cataloghi di più fornitori (compresi quelli locali e/o di piccole dimensioni), per le medesime tipologie di beni. Un gruppo di esperti, coordinati dal ministero del Tesoro e da quello della Funzione pubblica, è attualmente al lavoro per proporre i necessari adeguamenti normativi per l'approvvigionamento di beni e servizi tramite aste elettroniche che, garantendo la massima trasparenza, consentiranno un continuo allineamento tra domanda e offerta, sia sotto il profilo tecnico che quello economico.

Attualmente è in corso un'altra gara per l'acquisto delle centrali telefoniche di tutta la PA, che si prevede verrà aggiudicata entro il prossimo luglio, mentre a giorni partirà quella per il servizio di telefonia cellulare, per oltre 25mila telefonini. Sono invece in corso di preparazione le convenzioni per l'acquisizione di macchine fotocopiatrici, materiale di cancelleria, personal computer e stampanti, spese postali, energia elettrica, carburanti e combustibili, affitti passivi degli uffici statali e costi di gestione collegati, per una spesa complessiva di circa 6.500 miliardi. Il risparmio atteso è di circa il 20 per cento.

Nella scheda, sono riportati alcuni esempi di come calerà il costo (in lire).di una conversazione media di tre minuti effettuata da un ufficio della Pubblica Amministrazione.