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Ipotesi di revisione del prelievo sugli immobili

Dalla “Presentazione” del Ministro dell’Economia e delle Finanze al documento scaricabile da questa pagina:

Questo documento intende offrire una rassegna delle diverse ipotesi di intervento sulla tassazione immobiliare che sono emerse nel recente dibattito, corredandole con valutazioni di natura quantitativa e qualitativa.

Occorre ricordare che il D. L. 21 maggio 2013, n. 54, oltre a disporre la sospensione del pagamento della prima rata dell’IMU, ha anche prefigurato una complessiva riforma dell’imposizione sugli immobili, che il governo è impegnato a definire entro la fine del mese di agosto.

Il documento offre valutazioni su una gamma di ipotesi di intervento: non ha la pretesa di essere esaustivo, ma cerca di tener conto di quanto è emerso negli ultimi mesi, nel dibattito politico, negli interventi accademici, nelle audizioni parlamentari, nei rapporti degli organismi internazionali. Il documento è organizzato in schede, che riportano, per ogni ipotesi di intervento, l’impatto di gettito, gli effetti distributivi sui contribuenti, le implicazioni in termini di finanza locale e gli aspetti amministrativi e gestionali per il contribuente e l’Amministrazione. Ogni scheda si conclude evidenziando i principali punti di forza e di criticità dei diversi interventi.

Le schede da 1 a 8 riguardano ipotesi di intervento sulla fiscalità immobiliare applicate a decorrere dall’anno 2014; la scheda 9 concerne l’abolizione del versamento della prima rata dell’IMU relativa all’anno 2013.

Il documento si conclude con tre appendici dedicate, rispettivamente, all’analisi del quadro normativo vigente dell’IMU, all’assetto attuale del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) e, infine, alle implicazioni della riforma del prelievo sugli immobili per gli equilibri di finanza locale.

Esprimo l’auspicio che questo lavoro possa rispondere all’obiettivo che mi ero prefisso quando l’ho avviato: offrire un contributo al dibattito in corso, al chiarimento delle implicazioni concrete delle varie proposte, nella consapevolezza che le scelte politiche debbono basarsi su adeguati approfondimenti tecnici.

Desidero infine ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del presente documento, in particolare: il dott. Vieri Ceriani, la prof. Fabrizia Lapecorella, il dott. Paolo Puglisi, il dott. Giovanni D’Avanzo, la dott.ssa Maria Teresa Monteduro, la dott.ssa Claudia Rotunno, il dott. Marco Manzo, il dott. Fernando Di Nicola, il dott. Maurizio Festa e il dott. Corrado Pollastri, che si sono avvalsi del prezioso supporto dei loro funzionari.

Roma, 7 agosto 2013

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze
Fabrizio Saccomanni