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Trasmessa al Parlamento la Relazione BES 2024

Impatti positivi sul Benessere equo e sostenibile dalle misure introdotte con la legge di bilancio

Roma, 3 aprile 2024 – È stata trasmessa al Parlamento la Relazione sul Benessere equo e sostenibile (Relazione BES) per il 2024. Dal documento, giunto alla settima edizione, emerge un quadro coerente con l’andamento positivo dell’economia italiana e con l’intervento pubblico teso a sostenere la tenuta del tessuto produttivo e sociale. La Relazione BES evidenzia, infatti, come le misure previste dalla Legge di Bilancio 2024 intervengano positivamente su diversi aspetti e descrive come incidono sugli indicatori di benessere equo e sostenibile.

Tra i provvedimenti più rilevanti contenuti nella manovra che interessano gli indicatori del dominio ‘Benessere economico’ (Reddito disponibile lordo corretto pro capite, Diseguaglianza del reddito netto, Indice di povertà assoluta) figurano quelli per l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, il rifinanziamento dei contratti per i dipendenti pubblici per il triennio 2022-2024 e la proroga degli schemi di pensionamento anticipato.

Il taglio contributivo rileva, in particolare, per il Reddito disponibile lordo corretto pro capite, mentre contribuiscono al contenimento della Disuguaglianza del reddito netto e dell’Indice di povertà assoluta l’incremento delle risorse destinate alla carta 'Dedicata a te' e le nuove misure a sostegno del reddito e dell’inclusione (Assegno di Inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro).

Il Reddito disponibile lordo corretto pro capite nominale continua a muoversi lungo il sentiero di crescita che si era temporaneamente interrotto nel 2020 ed era ripreso nel 2021. Nel 2022 registrava un livello pari a 23.442 euro e la variazione annuale più elevata dal 2008 (+5,6 per cento). All’andamento del RDLC pro capite nominale ha in particolare contribuito l’aumento dei redditi da lavoro (+5,9%), sostenuto dagli adeguamenti salariali, dalle misure di sostegno al reddito e dalla dinamica positiva dell’occupazione. Anche nel quadriennio di previsione, 2023-2026, il RDLC pro capite nominale è previsto in crescita, dal +5,3% del 2023 al +2,9% del 2026.

Ulteriori impatti positivi sugli indicatori del ‘Benessere economico’ si attendono dal rafforzamento delle politiche sociali, quali la messa a regime dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO) a favore di alcune categorie di lavoratori autonomi, l’incremento del fondo per le derrate alimentari, l’istituzione di un fondo per il contrasto al disagio abitativo e gli stanziamenti in favore del reddito di libertà per le donne vittime di violenza in condizione di fragilità.

Un impatto positivo è atteso sia dall’esonero contributivo del 100% a carico di lavoratrici dipendenti e a tempo indeterminato con 3 o più figli (per il triennio 2024-2026) e per quelle con 2 figli (per il 2024), sia dall’incremento del cosiddetto bonus asili nido.

Infine, si attende un contribuito positivo anche dalle misure a sostegno dell’occupazione e per l’inclusione lavorativa, tra le quali figura la proroga degli ammortizzatori sociali che favoriscono la partecipazione al mercato del lavoro.

I dati disponibili per il 2023 per il Tasso di Mancata Partecipazione del dominio ‘Lavoro e conciliazione dei tempi di vita’ e le previsioni per il triennio 2024-2026 indicano la prosecuzione di una dinamica molto positiva per il mercato del lavoro e una contestuale riduzione del gap di genere.

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