Con riferimento all'audizione del Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato dello scorso 10 ottobre, si precisa quanto segue:
- Nell'audizione si afferma che l'indebitamento netto nel 2006 risulta pari al 2,5% del PIL, se si escludono gli oneri straordinari derivanti dalla cancellazione di crediti dello Stato nei confronti delle Ferrovie e della sentenza della Corte di Giustizia in materia a di IVA. Tale valore viene inoltre usato come parametro di riferimento per valutare la correzione dei conti pubblici tra il 2006 e il 2007 (pari allo 0,1% del PIL, se si considera la riduzione dell'indebitamento netto dal 2,5% al 2,4% del PIL).
- Ai fini di una corretta valutazione dell'evoluzione dei saldi di bilancio tra il 2006 e il 2007, tuttavia, occorre rendere omogeneo e significativo il confronto tra i due esercizi, tenendo quindi conto di "tutti" i fattori una tantum, sia migliorativi che peggiorativi, che incidono su di essi.
- Come già riportato nel DPEF dello scorso giugno e successivamente nella Nota di Aggiornamento, il totale delle misure una tantum nel 2006 si situa all'1,2% del PIL. Al netto di queste, pertanto, il disavanzo del 2006 è pari al 3,3% (4,4% meno 1,2% tenendo conto degli arrotondamenti). Lo stesso calcolo per il 2007 fornisce una stima del disavanzo pari al 2,5% del PIL (le misure a carattere straordinario incidono solo per lo 0,1-0,2%). Sono questi i dati cui occorre fare riferimento ai fini di una valutazione omogenea e significativa dell'azione di politica di bilancio adottata dal Governo.
- In conclusione, come riportato nella tavola 6 della Nota di Aggiornamento al DPEF 2008-2011: l'indebitamento netto si è ridotto dal 4,4% del PIL nel 2006 al 2,4% nel 2007 (0,4% del PIL in più di quanto richiesto da Bruxelles); l'indebitamento netto corretto per le misure una tantum si è ridotto dal 3,3% del PIL al 2,5%; l'indebitamento netto strutturale (al netto delle una tantum e del ciclo economico, calcolato secondo la metodologia adottata da tutti i paesi UE), sempre tra 2006 e 2007, si è ridotto dello 0,5% del PIL. L'aggiustamento strutturale nel biennio 2006-07 ammonta all'1,8% del PIL, 0,2 punti in più rispetto a quanto raccomandato dal Consiglio UE nel contesto della procedura di disavanzo eccessivo avviata nei confronti dell'Italia nel luglio 2005.
Tabella - Saldi di finanza pubblica, misure una-tantum ed effetto del ciclo (nota di Aggiornamento al DPEF 2008-2011)
2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | |
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Indebitamento netto | -3,5 | -4,2 | -4,4 | -2,4 | -2,2 | -1,5 | -0,7 | 0,0 |
Saldo di bilancio al netto una tantum | -4,7 | -4,8 | -3,3 | -2,5 | -2,3 | -1,6 | -0,8 | -0,1 |
Indebitamento netto strutturale* | -4,6 | -4,1 | -2,8 | -2,3 | -2,1 | -1,3 | -0,6 | 0,1 |
variazione indebitamento netto strutturale | -0,5 | -0,5 | -1,3 | -0,5 | -0,2 | -0,7 | -0,8 | -0,7 |
* al netto delle una tantum e corretto per il ciclo |