Baku, 4 maggio 2015 – Si è svolta a Baku, capitale dell'Azerbaijan, la 48ª assemblea annuale della Banca asiatica di sviluppo (Asian Development Bank o ADB), cui ha preso parte il ministro Padoan. Sebbene la Repubblica Italiana sia socia della Banca sin dalla fondazione, è la prima volta che il ministro dell'Economia e delle Finanze italiano partecipa ai lavori dell'assemblea. Una partecipazione che segnala l'interesse e l'attivismo del Governo Italiano per il continente asiatico, rinnovato di recente dall'adesione all'Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB).
A margine dei lavori dell'assemblea, il ministro Padoan ha tenuto numerosi incontri bilaterali: con il presidente azero Ilham Aliyev, i ministri delle Finanze dell'Azerbaijan, del Giappone, della Corea del Sud. Inoltre il Ministro ha incontrato il fondo sovrano azero SOFAZ insieme a Maurizio Tamagnini, amministratore delegato del Fondo Strategico Italiano. SOFAZ e FSI hanno avviato l'esplorazione congiunta di opportunità di investimento a lungo termine.
"Il presidente Aliyev - ha dichiarato il ministro Padoan - ha molto apprezzato la decisione con la quale lo scorso 29 aprile il Governo italiano ha sbloccato il processo di autorizzazione della Trans-Adriatic Pipeline, il cosiddetto TAP. Entro la fine di maggio arriverà a cura del ministro Guidi l'ultima autorizzazione. Si tratta di un progetto importante per aumentare e diversificare la fornitura di energie al nostro Paese."
Negli incontri a margine dell'assemblea si è parlato informalmente anche della Asian Infrastructure Investment Bank. "La Banca asiatica per gli investimenti in infrastrutture è una novità che può accelerare la crescita globale – è il commento del ministro Padoan. L'Italia ne ha intuito fin dall'inizio le potenzialità. Sono convinto che tra questa nuova istituzione e la Banca asiatica di sviluppo ci sia una buona complementarietà e che le due istituzioni possano collaborare proficuamente. Ho manifestato questa convinzione al presidente dell'ADB, Nakao."