Sulla base di dati preliminari, sarebbero ancora attive moratorie (ex lege e volontarie) per un valore complessivo di circa 83 miliardi, a fronte di poco meno di 800 mila sospensioni accordate. Di questo totale, 64 miliardi sarebbero riconducibili alle moratorie ex lege a favore delle PMI, che erano pari a 103 miliardi secondo la scorsa rilevazione (riferita a metà giugno). La riduzione di quasi 40 miliardi è riconducibile alla mancata richiesta di proroga da parte dei debitori (il DL “Sostegni bis” prevedeva la possibilità per il debitore di richiedere la proroga della moratoria, limitatamente alla quota capitale, fino alla fine del 2021). Il valore delle moratorie ancora attive sarà soggetto a ulteriori aggiustamenti nelle prossime settimane. Superano quota 184 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso 'Garanzia Italia' di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 26,4 miliardi di euro, su 2.704 richieste ricevute.
Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace[1].
La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, riferiti al 2 luglio sono ancora attive moratorie su prestiti del valore complessivo di circa 83 miliardi, pari a circa il 30% di tutte le moratorie accordate da marzo 2020 (circa 280 miliardi)[2]. Si stima che tale importo faccia capo a circa 776 mila richiedenti, tra famiglie e imprese. L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi, tra cui il venire a scadenza di una parte di esse.
Le moratorie attive a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 65 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, sono ancora attive sospensioni ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ per 64 miliardi[3]. La moratoria promossa dall’ABI riguarda al momento 3 miliardi di finanziamenti alle imprese.
Sono attive moratorie a favore delle famiglie[4] a fronte di prestiti per 14 miliardi di euro, di cui 4 per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini). Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie riguardano prestiti per circa 1 miliardo.
Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d'Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari ai sensi dell’art. 13 del DL Liquidità (Fondo di Garanzia per le PMI) fino al 2 luglio, siano pari a 1,78 milioni, per un importo di finanziamenti di circa 157 miliardi. Sono stati erogati prestiti a fronte di circa il 93% delle domande.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 2.270.093 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 13 luglio 2021 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 184,3 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 2.258.150 pari ad un importo di circa 183,1 miliardi di euro. Di queste, 1.162.929 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro per un importo finanziato di circa 22,7 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore e 551.360 garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del DL Cura Italia per un importo finanziato di circa 15,1 miliardi. Al 14 luglio 2021, sono state accolte 2.252.844 operazioni, di cui 2.241.320 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.
Salgono a circa 26,4 miliardi di euro, per un totale di 2.704 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell'ambito di "Garanzia Italia", lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall'emergenza Covid-19. Di questi, circa 8,9 miliardi di euro riguardano le prime dieci operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 17,5 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata, a fronte di 2.694 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.