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- A maggio 2018 il settore statale mostra un fabbisogno di 7,9 miliardi

 01/06/2018

Comunicato Stampa N° 91 del 01/06/2018

Nel mese di maggio 2018 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 7.900 milioni, in moderata crescita rispetto al corrispondente mese dello scorso anno (7.568 milioni). Il fabbisogno dei primi cinque mesi dell’anno in corso si attesta sui 37.960 milioni, in riduzione di 4.028 milioni rispetto a quello registrato nel periodo gennaio-maggio 2017.

Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di aprile 2018

Commento

Il risultato del mese di maggio sconta gli effetti dei rinnovi contrattuali per alcuni comparti della pubblica amministrazione, che hanno ricevuto - oltre all’assegno mensile - gli arretrati previsti per il biennio 2016/2017 e per le prime mensilità del 2018.

Gli incassi fiscali sono aumentati di circa 500 milioni, nonostante lo slittamento da maggio al prossimo mese di novembre della scadenza di versamento dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni, ai sensi della legge di bilancio 2018. Nel mese di maggio 2017 il gettito incassato era stato pari a circa 1.300 milioni. Gli altri incassi, che includono il versamento dei dividendi di alcune società partecipate, hanno registrato un aumento di circa 950 milioni.

I pagamenti complessivi delle amministrazioni sono risultati in aumento per circa 1.800 milioni, scontando – oltre al citato effetto dei rinnovi contrattuali – una diversa calendarizzazione di alcune erogazioni rispetto al corrispondente mese dello scorso anno. Il pagamento per interessi sui titoli di Stato ha evidenziato una riduzione di circa 500 milioni.

Nei primi cinque mesi dell’anno in corso il miglioramento del fabbisogno del settore statale è legato alla positiva dinamica degli incassi (+7.400 milioni), in particolare di quelli fiscali (+4.200 milioni), a fronte di una crescita dei pagamenti complessivi delle amministrazioni pari a 3.400 milioni, nell’ambito dei quali la componente degli interessi sui titoli di Stato ha evidenziato una contrazione di circa 1.900 milioni.

Roma 01/06/2018