Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica alcuni dettagli concernenti la emissione dell’ottavo BTP Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con scadenza a 8 anni.
Nel corso della Prima Fase del periodo di collocamento, dedicata agli investitori retail, le contrattazioni, sia per numero di contratti che per controvalore, hanno registrato una domanda molta più sostenuta nel primo giorno rispetto al secondo e, ancor più, rispetto al terzo.
La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell’arco di 2 ore durante il quarto giorno del collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato sostanzialmente in linea con l’ammontare richiesto durante la Prima Fase, a fronte di un ammontare finale offerto pari a 4.000,166 milioni di euro:
numero di contratti | Controvalore domandato (€) | ||
---|---|---|---|
Prima Fase | 1° giorno | 44.907 | 3.376.710.000 |
Prima Fase | 2° giorno | 22.379 | 1.474.357.000 |
Prima Fase | 3° giorno (chiusura ore 14) | 8.088 | 527.838.000 |
Seconda Fase | 4° giorno (chiusura ore 11) | 687 | 5.383.730.000 |
Con riferimento alla Prima Fase del periodo di collocamento, dei 75.374 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Banca IMI S.p.A. e UniCredit S.p.A. – Dealer dell’operazione – oltre il 45 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro. Se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva a circa il 75 per cento del totale relativo a questa fase di collocamento.
Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle informazioni raccolte dai Dealer e Co-Dealer, si può desumere che nel corso della Prima Fase si è registrata una quota del private banking superiore rispetto a quella di investitori individuali (69 per cento rispetto al 31 per cento).
All’interno della quota sottoscritta da investitori individuali, si stima che circa il 64 per cento abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie, mentre circa il 36 per cento sia avvenuto attraverso l'home banking, quest’ultimo dato in marcato incremento rispetto ai precedenti collocamenti. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, gli ordini ricevuti durante la Prima Fase del collocamento sono stati sottoscritti quasi interamente da parte di investitori retail domestici.
Nel corso della Seconda Fase di collocamento, in base alle informazioni raccolte presso i Dealer e Co-Dealer, si stima che circa il 58,8 per cento del controvalore sia stato collocato presso banche e istituzioni finanziarie, mentre gli asset manager hanno acquistato circa il 25 per cento. Di rilievo anche la quota sottoscritta da assicurazioni pari al 14% circa, mentre il resto della quantitativo emesso è stata assegnato a banche centrali e corporation ( per un totale pari a circa il 3,3%).
Durante la Seconda Fase del periodo di collocamento si è avuta una presenza preponderante di investitori italiani, che ne hanno sottoscritto circa l’88 per cento, ma, rispetto alle precedenti emissioni, si è anche registrata una più ampia e diversificata partecipazione di investitori esteri europei e internazionali, tra cui quote significative provenienti da Svizzera, UK, Francia e da alcuni paesi asiatici.