Roma, 5 novembre 2003
Incentivi pensioni: prudenziali le stime del Governo
Il MEF comunica che, come tutti gli articolati legislativi, l'emendamento governativo all'atto Senato 2058 (Disegno di legge delega al governo in materia previdenziale) è stato accompagnato da una Relazione tecnica, redatta dal Governo e verificata dalla Ragioneria generale dello Stato.
I Ministeri competenti, Welfare ed Economia, hanno formulato le stime sulla base di una metodologia di standard europeo, come tale totalmente trasparente e verificabile.
La riforma del sistema previdenziale italiano si sviluppa in due fasi: una fase "strutturale"; una fase iniziale "sperimentale".
La fase "strutturale" inizia nel 2008 ed è cifrata sulla base degli andamenti demografici e dei grandi numeri macroeconomici, condivisi a livello europeo.
La fase iniziale "sperimentale", essenzialmente legata al meccanismo degli incentivi, può essere quantificata soprattutto in funzione di ipotesi di comportamento individuali, su cui - trattandosi di assoluta novità - non esistono esperienze di riferimento.
Coerentemente, le stime contenute nella Relazione tecnica sono basate su principi di prudenza contabile. Ciò evidentemente non esclude, ed è anzi la nostra ipotesi politica, che la fiducia prodotta dalla riforma possa determinare una forte efficacia degli incentivi.