Intervento del ministro Giorgetti alla presentazione del rapporto annuale UIF
10/06/2025UIF
Presentazione del Rapporto annuale 2024
Roma, 10 giugno 2025 ore 11
Intervento del Sig. Ministro
Signor Governatore, signor Direttore della Unità di informazione finanziaria, autorità, signore e signori,
vi porgo il mio più cordiale saluto e vi ringrazio per l’invito a questa presentazione del rapporto annuale della UIF. Un appuntamento che, anno dopo anno, si conferma come un momento essenziale per la riflessione pubblica e istituzionale sull’azione di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
Viviamo in un contesto economico, geopolitico e tecnologico in continuo mutamento, con una elevata incertezza, dove i focolai di tensione non cessano di sorgere e nel quale le minacce dell’uso del sistema finanziario per finalità criminali si fanno sempre più complesse, sofisticate e globali. In questo scenario, l’efficacia della risposta italiana ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo è strettamente legata alla capacità di agire in maniera coordinata e proattiva, a livello nazionale, europeo, internazionale.
È grazie a questa sinergia istituzionale che il nostro Paese può rispondere con tempestività ed efficacia alle minacce sistemiche e alle evoluzioni del contesto globale.
Il Rapporto odierno fornisce un riscontro tangibile della sempre maggiore collaborazione nazionale ed internazionale, concretizzatasi nella firma di nuovi protocolli di intesa tra le autorità del sistema e nell’impegno della UIF nella ricostruzione dei flussi finanziari complessi riconducibili a nominativi sottoposti ad indagini.
In questo senso, il lavoro della UIF si integra con quello delle altre istituzioni e autorità coinvolte, siano esse giudiziarie, investigative o di vigilanza, rafforzando un impianto multilivello fondato su collaborazione, trasparenza e responsabilità condivisa.
In particolare, il Rapporto consente di cogliere la complessità e la centralità dell’attività di raccolta e analisi delle Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS), che rappresenta la pietra angolare del sistema di prevenzione e contrasto ed è un elemento imprescindibile per l'avvio e lo sviluppo delle indagini e dei procedimenti penali da parte delle Direzioni Distrettuali Antimafia (DDA) consentendo, in molti casi, anche di addivenire a rilevanti sequestri dei beni.
In questo contesto l’UIF monitora inoltre regolarmente la qualità della collaborazione attiva da parte dei cc.dd. “soggetti obbligati”, tramite indicatori riferiti al grado di partecipazione al sistema antiriciclaggio, alla qualità sostanziale, all'accuratezza formale della compilazione delle SOS e alla tempestività della collaborazione. Questo approccio mira a migliorare l'efficacia complessiva del sistema di prevenzione.
L’Unità di Informazione Finanziaria costituisce altresì un attore chiave del Comitato di sicurezza finanziaria (CSF), istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per monitorare il funzionamento del sistema di prevenzione e contrasto del finanziamento del terrorismo e del riciclaggio, le attività di Paesi che pongono minacce alla pace e alla sicurezza internazionale, il finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa, nonché attuare le misure di congelamento disposte dalle Nazioni Unite, dall'Unione europea e a livello nazionale. In tale sede la UIF collabora con il Ministero dell’economia e delle finanze e le altre autorità nell’elaborazione dell’Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, per individuare al meglio i rischi e le vulnerabilità del sistema nazionale di prevenzione e contrasto dei flussi finanziari illeciti e quindi per orientare in modo efficace le politiche pubbliche e l’azione degli operatori nella prevenzione dei crimini finanziari.
I dati e le informazioni fornite dalla UIF, anche nell’ultimo esercizio di aggiornamento dell’Analisi dei rischi adottata dal Comitato di sicurezza finanziaria a novembre 2024, hanno contribuito a delineare con precisione i settori, le vulnerabilità e le nuove minacce che richiedono un’attenzione prioritaria, tra cui la crescente diffusione delle cripto-attività per finalità illecite.
Il rapporto della UIF che oggi viene presentato rileva tempestivamente e puntualmente un peso crescente delle frodi informatiche e una continua evoluzione delle modalità di utilizzo delle cripto - attività a scopo di riciclaggio e il crescente ricorso alle stablecoins.
Non a caso abbiamo recentemente rafforzato i presidi regolamentari per il contrasto e la prevenzione dell’utilizzo a fini illeciti di cripto-attività. I prestatori di servizi in cripto-attività sono stati sottoposti, in linea con quanto previsto a livello europeo, agli stessi obblighi antiriciclaggio applicati agli intermediari bancari e finanziari. Inoltre, sono stati introdotti specifici obblighi di tracciabilità delle operazioni in cripto-attività con l’obiettivo di favorire l’individuazione di eventuali transazioni sospette.
Siamo, tuttavia, consapevoli che le modalità di utilizzo delle cripto-attività a scopi di riciclaggio sono in continua evoluzione e sempre più complesse e sofisticate. Stiamo, quindi, continuando a lavorare su questo fronte, in raccordo con tutti gli attori istituzionali coinvolti, con l’obiettivo di assicurare un sistema adeguato a fronteggiare le sfide derivanti dall’uso delle nuove tecnologie.
Voglio inoltre sottolineare come l’attività della UIF si sia confermata fondamentale nell’attuale fase storica segnata, come accennavo prima, da crescenti tensioni geopolitiche internazionali e minacce alla sicurezza globale. Il contributo della UIF al Comitato di Sicurezza finanziaria ha garantito un’implementazione efficace delle sanzioni finanziarie multilaterali, contribuendo a rafforzare la credibilità del nostro Paese nei consessi internazionali. Sul punto il Rapporto della UIF fornisce un riscontro dell’intensità dell’impegno profuso con riferimento alle misure di congelamento verso la Russia e la Bielorussia.
L’apprezzamento che abbiamo per il lavoro dell’UIF, per le donne e gli uomini che vi lavorano, riflette l'importanza che questo Governo attribuisce alla prevenzione e alla repressione degli illeciti finanziari. Stiamo consolidando i presidi normativi, aumentando la trasparenza, potenziando l’azione degli organismi di controllo e investendo risorse importanti nella digitalizzazione dei processi di vigilanza.
Per questa ragione abbiamo deciso di istituire all’interno del Ministero dell’economia e delle finanze una nuova Direzione Generale esclusivamente dedicata al tema della prevenzione dei crimini finanziari. Questa scelta organizzativa formalizza e consolida l’impegno e i risultati che il Dipartimento del Tesoro ha raggiunto in questi anni su numerosi fronti, e riflette la prossima trasposizione del nuovo pacchetto normativo antiriciclaggio dell’Unione europea e dell’operatività della nuova Autorità europea per la lotta al riciclaggio (AMLA), alla cui guida è stata selezionata, non a caso, una Dirigente italiana: Bruna Szego. L’Italia è pronta a contribuire in modo sostanziale anche in questa nuova fase, valorizzando le competenze maturate in ambito nazionale e l’esperienza della UIF quale riferimento tecnico e operativo.
Concludo ringraziando ancora una volta la UIF e il suo personale per l’eccellente lavoro di altissimo profilo che porta avanti quotidianamente nell’interesse della Repubblica. L'integrità del sistema finanziario, la trasparenza dell'economia legale e la credibilità internazionale dell’Italia si fondano anche sulla solidità del presidio informativo e analitico che voi garantite.
Grazie per la vostra attenzione e buon lavoro.