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Intervento del ministro Giorgetti alla 41^ Assemblea Annuale Anci

 22/11/2024

41^ Assemblea Annuale Anci

Saluto del Ministro

On. Giancarlo Giorgetti

Buongiorno a tutti,

vi ringrazio per l’invito a partecipare a questo evento e rivolgo un saluto agli amministratori, alle autorità e agli ospiti presenti in sala.

Ci troviamo nel periodo dell’anno più complicato e dedicato che è quello della manovra di bilancio. La sessione di bilancio in corso di svolgimento si colloca, in particolare, in un contesto istituzionale ed economico complesso che vede, da un lato, l’entrata in vigore delle nuove regole di bilancio europee e, dall’altro, il permanere dell’incertezza geopolitica che già da tempo caratterizza lo scenario internazionale e che ogni giorno si arricchisce di elementi di preoccupazione.

In questo quadro, il Governo ha ritenuto opportuno continuare a perseguire l’approccio prudente e responsabile adottato nella gestione della finanza pubblica sin dall’insediamento. Un approccio che ha consentito di individuare, anche nella manovra attuale, le condizioni utili a confermare e, talvolta, a rafforzare i principali interventi di sostegno ai redditi di lavoro dipendente medio-bassi già adottati negli anni passati, alcuni dei quali sono stati resi per la prima volta strutturali.

La conferma degli effetti economici di determinate misure può, infatti, contribuire ad attenuare i timori legati all’incertezza delle prospettive economiche e a favorire una piena ripresa dei consumi, ancora frenata come dimostrano i dati dell’Istat e che non abbiamo ancora osservato nei dati congiunturali.

Promuovere la domanda in un contesto di grande incertezza è una delle chiavi cruciali per realizzare la crescita prevista nel 2025.

La credibilità del Governo e la prudenza nella gestione delle finanze pubbliche hanno contribuito anche alla recente revisione al rialzo degli outlook per il nostro Paese da parte di due agenzie di rating, nonché al dimezzamento dello spread rispetto ai livelli di due anni fa.

Ulteriori progressi in tale ambito avrebbero effetti favorevoli sugli andamenti di finanza pubblica, traducendosi in un più rapido miglioramento del deficit e del debito pubblico e ovviamente dando spazio ad altri tipi di interventi.

È questo un aspetto di cui dobbiamo assolutamente tenere conto, anche alla luce del rispetto del profilo di crescita annuo della spesa primaria netta su cui ci siamo impegnati nell’ambito del Piano strutturale di bilancio di medio termine.

Già lo scorso anno, in questo stesso contesto, ho avuto modo di sostenere che solo una politica di bilancio prudente può contribuire a migliorare le prospettive di crescita e, al contempo, garantire la sostenibilità del debito pubblico e stabilizzare le aspettative dei mercati.

Questo è ancora più vero alla luce delle nuove regole europee, che richiedono di ripensare i meccanismi di determinazione degli spazi utili alla definizione delle politiche pubbliche.

Per assicurare ex ante la coerenza con il nuovo vincolo declinato in termini di spesa primaria netta e, al contempo, individuare parte delle risorse destinate al finanziamento della manovra, è stato necessario richiedere sacrifici sia al settore pubblico sia a quello privato.

Sebbene il comparto degli Enti territoriali sia riuscito a tenere sotto controllo i propri conti nel corso degli anni, la realizzazione degli obiettivi complessivi del Paese previsti per i prossimi anni e le esigenze di coordinamento della finanza pubblica richiedono un contributo da parte di tutti e quindi anche delle Amministrazioni. Nel caso degli enti territoriali, tale contributo è stato individuato in un accantonamento di bilancio che, nei prossimi anni, potrà essere destinato ad “accelerare” il ripiano del disavanzo o a realizzare investimenti.

Con riferimento a quest’ultimo aspetto, la riduzione delle risorse già stanziate a legislazione vigente per la realizzazione di investimenti pubblici disposta nel disegno di legge di bilancio è riconducibile alla necessità e alla volontà di dare priorità all’utilizzo delle somme previste nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Fondo Sviluppo e Coesione, che dovranno in particolare essere sfruttate nel biennio 2025-2026 per raggiungere le milestone e i target  su cui ci siamo impegnati.

La manovra di bilancio per il prossimo anno affronta anche alcune questioni che riguardano l’attività quotidiana dei Comuni.

Con una norma che, a prima vista, potrà sembrare “piccola” ma a cui tengo tantissimo, si stabilisce che lo Stato contribuirà a farsi carico delle spese dei minori in affido ai comuni italiani. Questo eviterà che, per fronteggiare i costi connessi a tali situazioni, alcune comunità, in particolare quelle più piccole, possano essere costrette a dichiarare il dissesto.

Accanto a questo è stato previsto l’incremento della dotazione del Fondo di solidarietà comunale, che permetterà di sostenere l’avanzamento del percorso perequativo nell’ottica di una distribuzione delle risorse più efficiente in modo realistico, e il finanziamento e lo sviluppo delle funzioni fondamentali delle province e delle città metropolitane.

Per concludere.

Per quanto, da una parte, non possa non riconoscere che le sfide con cui vi confrontate quotidianamente richiedano risorse sempre maggiori, dall’altra il ruolo che svolgo da due anni mi impone di individuare modalità che consentano di rendere compatibili tra loro interessi ed esigenze diversi.

Il crescente e robusto interesse degli investitori per i nostri titoli di Stato, la riduzione dello spread che significa riduzione della spesa per interessi, ribadisce in qualche modo l’importanza della stabilità politica e della prudenza nella politica di bilancio che il Governo ha interpretato primi due anni di mandato.

È questo un asset che dobbiamo tutelare al massimo, per continuare a sostenere il sistema economico e ridurre l’impatto sulle famiglie derivante dalla grande incertezza che caratterizza il quadro economico internazionale.

In tale contesto, possiamo continuare a collaborare e confrontarci, per individuare soluzioni che riescano a conciliare le esigenze locali con il conseguimento degli obiettivi complessivi del Paese.

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Il ministro Giorgetti interviene alla 41° assemblea annuale ANCI | 22 novembre 2024
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