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Intervento del ministro Giorgetti al 250° Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza

 24/06/2024

250° Anniversario di Fondazione del Corpo
Roma, 24 giugno 2024

Signor Presidente della Repubblica, rivolgo a Lei un saluto deferente e un sentito ringraziamento, per la Sua ambita presenza, che conferisce particolare lustro a questa significativa ricorrenza e che gratifica gli appartenenti alla Guardia di Finanza per il loro generoso operato.

Un Saluto anche alle altre Autorità e gli ospiti presenti: testimoniano così numerosi quanto grande sia la stima delle istituzioni nei confronti del Corpo.

E un saluto particolare anche al Comandante Generale e a tutte le Fiamme Gialle in servizio e in congedo e ai loro familiari, con gli auguri più sentiti per i vostri 250 anni!

Sappiate che sono molto onorato di essere con Voi, per celebrare insieme un anniversario così importante, che offre anche a me l’occasione di ribadire il ruolo fondamentale che la Guardia di Finanza, nei suoi due secoli e mezzo di storia, svolge per la Nazione e i Suoi cittadini.

Il Comandante Generale, nel Suo discorso (ricco di suggestione) ha ripercorso alcune tra le più significative tappe del “viaggio avvincente” - come lui stesso lo ha definito - iniziato 250 anni fa. Un cammino che ha origine nel Regno di Sardegna, con l’istituzione della Legione Truppe Leggere, a cui erano assegnati compiti di vigilanza doganale. È iniziato allora un percorso plurisecolare lungo il quale la missione e le prerogative affidate al Corpo si sono via via ampliate. Scenari complessi, in continua trasformazione, a cui la Guardia di Finanza ha saputo corrispondere ogni volta con tempestività ed efficacia, allargando i suoi “orizzonti operativi”. Tutto senza mai dimenticare quel patrimonio di valori a cui generazioni di Finanzieri si ispirano nella quotidiana azione di servizio. Avete ben scelto il motto di questo storico anniversario “nella tradizione il futuro”.

Giacché oggi la Guardia di Finanza è una moderna e versatile forza di polizia a competenza generale in materia economico-finanziaria, con spiccata proiezione internazionale, che può contare su verificatori fiscali di altissimo profilo, esperti investigatori in crimini finanziari ed economici e analisti in materia di spesa pubblica. Professionisti di assoluto valore, che confermano come la formazione e la specializzazione del capitale umano e la sua valorizzazione sono elementi cardine della vostra Istituzione.

D’altronde i compiti affidati alle Fiamme gialle presuppongono necessariamente competenze elevate e sempre aggiornate. Sono requisiti indispensabili per poter contrastare efficacemente condotte criminali sempre più sofisticate e in grado di vanificare lo sviluppo, la crescita e il benessere del Paese.

Ma annoverate tra le vostre fila anche esperti “uomini di mare”, navigati piloti di aerei e di elicotteri, specialisti nel soccorso in montagna e tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Donne e uomini che si distinguono con coraggio e spirito di servizio in mare, in cielo e in montagna, dove è chiamato ad operare il Corpo. E perciò raffigurati nel suo stemma araldico, ben visibili dietro il mitologico Grifone che presidia il prezioso forziere dello Stato. È davvero un’emozione vedervi qui schierati, fieri con le uniformi delle diverse specialità.

Il vostro è un impegno a tutto campo, dunque, in favore della legalità e dei diritti dei cittadini, per contrastare quei fenomeni che ledono la leale concorrenza tra imprese e alimentano l’economia sommersa. Fenomeni gravi e sempre attuali, come ad esempio il lavoro nero e il “caporalato”, che hanno nei lavoratori le vittime principali, il cui contrasto continua a rappresentare una priorità per l’azione di servizio del Corpo.

Un impegno a tutto campo che ha una missione principale: garantire la sicurezza economico-finanziaria dell’Italia e dell’Unione Europea.

È proprio grazie a questo primario ruolo, che oggi la pluridecorata Bandiera di Guerra della Guardia di Finanza si potrà fregiare di una ulteriore medaglia: la Croce di Cavaliere all’Ordine Militare d’Italia. Una onorificenza conferita dal Capo dello Stato al Corpo, vigile custode dell’Erario e presidio della correttezza della vita economico-finanziaria del Paese. Una fondamentale funzione avvertita in maniera crescente anche a livello internazionale.

Sempre più, comunque, la Guardia di Finanza sarà chiamata a coniugare tradizione e innovazione, per rinnovare un ruolo assolutamente centrale a garanzia di interessi fondamentali della Nazione. È una sfida che avete sempre raccolto e che oggi si gioca nel “mondo digitale” senza confini.

Il vostro sguardo è già rivolto al futuro, come ha appena detto il Comandante Generale illustrando le diverse progettualità avviate proprio per potenziare le infrastrutture telematiche ed esplorare nuove frontiere tecnologiche, tra cui le applicazioni dell’intelligenza artificiale, per rendere ancor più incisiva l’azione del Corpo. La rivoluzione tecnologica in atto investe ormai tutti i settori ed offre opportunità inimmaginabili in passato, ma cela anche rischi e minacce. Sarà cruciale la capacità di utilizzare strumenti sempre più avanzati per la ricerca e l’analisi delle informazioni, per intercettare sul nascere i nuovi fenomeni di criminalità economico-finanziaria.

Tra l’altro gli ultimi dieci anni hanno visto in rapida successione crisi finanziarie internazionali, un’emergenza pandemica senza precedenti, una crisi energetica, tensioni commerciali e conflitti ancora in atto. Fattori che rendono il contesto geopolitico e macroeconomico instabile.

Ma nonostante il complicato scenario, l’economia italiana mostra buona tenuta, con un trend di crescita che, negli ultimi tre anni, è stato più sostenuto sia rispetto al ventennio antecedente alla pandemia, sia a quello realizzato dagli altri Paesi dell’area Euro.

Il Governo, lo ribadisco, è ben consapevole che, è vitale mantenere un approccio responsabile alla politica di bilancio. Una linea che abbiamo tenuto e che i mercati e i risparmiatori ci riconoscono sin dal nostro insediamento. Continueremo a sostenere la crescita, ma senza minare sostenibilità dei conti pubblici, improntando la nostra politica su criteri di selettività, con particolare attenzione alle fasce più deboli maggiormente vulnerabili nei periodi di crisi.

Ma come tacere le difficoltà di questi anni, il mutare ogni volta improvviso di tutti gli scenari. Eppure care Fiamme Gialle, in questi momenti complicati voi ci siete sempre state. E il vostro silente servizio è stato quanto mai commovente e prezioso!

Perciò mi sento onorato di rendere adesso omaggio alla gloriosa Bandiera di Guerra e alle altre Bandiere di Istituto qui schierate con un momento di silenzio.

Sono i vessilli che custodiscono i valori e le tradizioni del Corpo, e la memoria di tutti i Finanzieri caduti nell’adempimento del servizio.

A loro e a quanti hanno sacrificato la propria vita per il Paese va la nostra profonda riconoscenza e il nostro commosso ricordo che vorrei rivolgere, in particolare, a Simone Giacomelli, Luca Piani e Alessandro Pozzi, tre giovani finanzieri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, fatalmente scomparsi durante un’esercitazione in parete, il 29 maggio scorso.

Concludo rinnovando la sincera gratitudine e ammirazione del Governo e mia personale alla Guardia di Finanza per l’encomiabile servizio reso al Paese, con l’augurio che questo speciale anniversario sia un punto di partenza per sempre nuove conquiste e successi.

Viva la Guardia di Finanza! Viva l’Italia!

 
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