Il testo dell'articolo è il risultato di una procedura di conversione testuale automatica che può generare degli errori nel testo. Source : ESPRESSO Page of Review : 1 Page of Document : 4 Page of NewsPaper : 32 Category: ECONOMIA E POL. INTERNA Author :LINDNER CLAUDIO RASSEGNA FLASH Abstract: Chipiangie domani ruierst Sì: nel 2007 la pressione fiscale sarà più alta. Ma fra tré anni le aliquote scenderanno. Grazie alla lotta agli evasori. Parla il ministro dell'Economia. Che lancia un "patto tra i produttori" colloquio con TonunaaoPadoa-Schloppa dI Claudio Lindner Tommaso Padoa-Schioppa non si scompone. L'attacco concentrico, le critiche vìvaci piovute sul governo dopo la presentazione della Finanziaria non sono «sopra la norma» e il lavoro di questi ultimi giorni, alla vigilia dell'approdo in Parlamento, è servito a chiarirsi prima con i Comuni, poi con le Regioni, la Confindu-Stria, i rappresentanti di commercianti e artigiani. Arrivando, volta per volta, a individuare i ritocchi necessari per un compromesso. «Una volta», commenta il ministro dell'Economia seduto nello Studio in via XX settembre assieme a Francesco Alfonso, suo più stretto collaboratore, «si diceva che il romanzo è un genere letterario imperfetto per definizione, non può essere come un sonetto in'cui tutto è perfetto. Così è la legge finanziaria. Nel romanzo la signora entra In salotto vestita di rosso, poi quando si descrive i! momento in cui esce improvvisamente è vestita di blu perché l'aurore si è dimenticato che era vestita di rosso. Incocrenze di questo tipo sono seniore rilevabili anche nella Finanziaria e il processo parlamentare serve a correggerle". Padoa-Schioppa fa un bilancio con "L'espresso" di questi 15 giorni sulle montagne russe della Finanziaria, parla di pensioni, rilancia e spiega il patto per la crescita e la produttività. Quello che, sot-tolinea, è ora la priorità. Ministro, cominciamo con la Finanziaria. Qualche errore è stato commesso? «Non lo escludo, ma è anche comprensibile visto che si tratta di un documento vasto e complesso. Esso ha comunque altissime probabilità di passare in Parlamento, con correzioni ma senza stravolgimenti». Verrà posta la fiducia? «La decisione verrà presa dal governo. L'imperativo è che si rispettino i tempi par-lamenrari e i connotaci generali della Fi-,, nanziaria. Molto dipende da come si comporterà l'opposizione», La Finanziaria è piaciuta più a Bruxelles e alla Banca centrale europea che in Italia. Grazie ai suoi stretti rapporti in Europa? ' razione della Finanziaria. Almunia verrà in Icalia la settimana prossima. So quali erano gli impegni presi con Bruxelles dal governo precedente, noi li abbiamo mantenuti». Il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. non è stato molto generoso con lei. ha detto Che C) Sflfifl troppe tasse e poche riforme «Non mi aspetto che il commento del go^ vernacore sia Ispirato da generosità o avarizia; deve essere piuttosto obiettivo, tecnicamente rigoroso e non influenzato da va-lutazioni politiche. La sua è stara un'analisi complessa, non priva di valutazioni positive, della quale condivido alcuni aspetti, alu-i meno". " L'opinione di Draghi è confermata dai sondaggi di opinione, per esempio Quello fatto dalla $wg per t'ultimo numero de "L'espresso". «Sensazioni e percezioni possono essere imporranti, ma possono essere parziali o sbagliate. Prima che alle sensazioni, dobbiamo guardare alla verità dei fatti. La manovra netta sulle entrare rappresenta una quora minima dell'intera Finanziaria, tra un quinto e un sesco. Quello che ora bisogna evitare, come secondo round, è una dramma cizzazione dei ragli. Prima le economie di spesa non sono stace viste, oggi rischiano di essere male interpretate". Si riferisce alle polemiche sui tagli alla scuola? «Non mi piace l'espressione tagli perché trasmette un'idea esclusivamente contabile e monetaria dello Staro e non rende ragione della funzione dello Stato come soggetto che presta servizi alla cittadinanza. Non si da meno istruzione, ma si distribuiscono le risorse in modo più oculato, secondo i piani del ministro Fioroni- La Seuola è il futuro del paese, nessuno vuole tagliare. Iiì una sifuazionÉ carattenzzata da un enorme esodo di insegnanti dal sistema scolastico e moltissimi precari, si può contemporaneamente ridimensionare il numero rotale di insegnanti, per esempio collocando in maniera diversa gli inidonei e i soprannumerari, e assumere stabilmente molti precari. Fioroni e riuscito in un'operazione di questo tipo su circa un rcrzo del personale di oltre 3 milioni che lavora nel settore pubblico: è la smentita a chi dice che non si è fatto niente dal lato della spesa e la conferma che si possono conciliare le esigenze di economie di spesa, di riduzione del precariato e di mantenimento della qualità dell'istruzione. Lo stesso discorso si può fare per difesa, giustizia e altri settori". II centrodestra sostiene che la manovra aumenta la oressione fiscale del 2 ner cento e aeita In - l spettro della fuga di capitali in vista della nuova tassazione sulle rendite. "A me non risulta alcun fenomeno di fuga di capirafi. Nella Finanziaria ci sono provvedimenti che esistono già da tempo in altri Paesi in forma anche meno mitigata della nostra. L'aliquota mar-ginalé massima, per esempio, da noi è più ba33à che in gran parte d'Europa, Le ipotesi su Cui si lavora per FuTr posta sulle rendite finanziarie non penalizzano gli investimenti in Italia, Qualcuno può' avere la cattiva idea di, alimentare fenomeni di paura, qualcun airro può crederei. La pressione fiscale complessivamente vedrà nel 2007 uh incremento, ma questo deriva Ìn gran parte da un aumento del gettito dovuto al recupero di eva-sione, non da un aumento delle aliquote. E qui vorrei sottolineare un punto che mi sra a cuore». Dica. "Mi creano un certo disagio i coni di allarme e di minaccia con i quali si percepisce il L'attuale Stato sociale non basta. Ci vuole un sostentamento nummo per i disoccupati problema dell'evasione. Dovrebbe essere il contrario: di rassicurazione per tutti... Se l'evasione viene riassorbita, vuoi dire che le aliquote fiscali potranno scendere. Ho derro che gli evasori violano il settimo comandamento, ma per fortuna l'Italia è un paese dove, per la grandissima parte, vivono contribuenti onesti». Quando potranno scendere le aliquote? «È possibile che a partire dal terzo anno si comincino a vedere gli effetti. Ma l'emersione del sommerso deve prima avvenire e confermarsi. Poi bisogna essere pronti rapidamente, alleggerendo il peso delle aliquote. La lotta all'evasione è una redistribuzione, non un appesantimcnto fiscale". Come sono i primi segnali? «Il 2006 ha un andamento incoraggiante da questo punto di vista". Ministro, parliamo di pensioni. Il governo ha firmato con i sindacati un documento e da gennaio parte la trattativa. Con quali obiettivi? «Nel documento c'è un'indicazione fondamentale: il problema delle pensioni è diventato il problema dei giovani. Primo perché essi dedicano una quota esorbitante di quello che guadagnano a mantenere i pensionati attuati e quindi lavorano per gli altri e non abbastanza per se stessi. Secondo perché la pensione che stanno accumulando con i loro contributi sarà probabilmente insufficiente. Non è dunque solo un problema pensionìstico, ma di solidarietà inrergenerazionale, in defimriva è un problema di compattezza della società nel tempo. Per fortuna abbiamo una soluzione». Quale? «L'aspettativa di vita si è allungata È l'anzianità attiva si è molto accresciuta anche soìo negti ultimi dieci anni. Una persona in eia di pensionamento, se la salute la sorregge, è. desiderosa di restare nel sistema produttivo in senso lato. Non significa per forza continuare il lavoro che ha fatto per 30-40 anni, può voler dire svolgere akri compiti utili alla società e all'economia. È come se avessimo un'immigrazione nel mercato del lavoro rappresentata dalla terza età. Combinando queste due cose si può'immaginare che ci siano più risorse di lavoro per l'economia, alleggerimenti dì spese sul sistema pensionìstico, un maggiore afflusso di contributi e di introiti fiscali. Nel documento, per esempio, si esplicita l'abolizione del divieto di cumulo tra pensione e lavoro, in modo da far emergere parte del lavoro nero. Una riforma potrebbe frenare una crcscìca, che altrimenti sarebbe molto forre per i prossimi 10-20 anni, del rapporto tra spesa pensionistica e prodotto incerno lordo. Si libererebbero così risorse per finanziare altri asneni dello Srato sociale", II settore pubblico deve essere più produttivo. Lo chiederemo ai sindacati E cioè? «Per gli ammorrizzatori sociali, che oggi sono molto carena rispetto ad altri paesi. In Italia esisce solo la cassa integrazione, con caratteristiche molto peculiari. Possiamo dare allo Staro sociale un pezzo che gli manca- Se si vuole separare la flessibilità dal precariato, è necessario che nella fase in cui non si lavora (assumendo l'idea che l'impiego non sarà più risso per rutta la vita) vengano garantiti la costituzione di contributi pensionistici e un sostentamento minimo. A patto che non si perda l'incentivo a cercarsi )'" ali-m lavoro». >• Lei è d'accordo ad alzare l'età pensionabile? «Il punto chiave è che la vita attiva possa prolungarsi e che questo processo debba avere caratteristiche di flessibilità .e di volontarietà, con un sistema di incentivi. Il problema della soglia dell'età pensionabile va visto in questo contesto». Nella Finanziaria ci sono provvedimenti per lo sviluppo e la crescita. «Dei quali purtroppo si parla meno; il cospicuo taglio del cuneo fiscale per aziende e lavoratori, la rimozione di distorsioni alla concorrenza dovute all'evasione (le imprese che non pagano le tasse fanno concorrenza sleale); il fondo per la ricerca, i fondi per le imprese, il credito d'imposta nel Mezzogiorno con l'introduzione di crìreri automatici e non più discrezionali, Da molti anni non si faceva così tanto per i! Sud- E poi i finanziamenri gilè infra-srrumire, strade e ferrovie". In prospettiva lei punta a un grande patto con imprese e sindacati. Sulle tracce di quello siglato da Ciampi nel '93? «Bisogna arrivare con le parti sociali a un parrò per la crescita e la produttività. Quello di Ciampi aveva come cardine la stabilirà dei prezzi. Oggi l'obiettivo è la crescita e la variabile chiave è la produttività, un sistema di impegni reciproci tra governo e parti sociali. Lo Stato deve dare servizi migliori, giustizia più rapida, garantire infra-srrutture, epiù concorrenza. Ma anche avviare un discorso di produttività estremamente determinato per quanco riguarda il settore pubblico»-Le imprese e 1 sindacali? <( L'impresa deve dare investimenti orientali alla crescita dell'occupazione e della produttività. Il mondo del lavoro deve aiutare ad allargare l'occupazione e non solo a migliorare le condizioni di chi è già occupato, Quindi gli elementi per un nuovo pano ci sono, la volontà c'è- Adesso che la ^Finanziaria Sta viaggiando in Parlamento, 'questa è diventata la nostra priorità. Af-fronriamo il rinnovo del contratto del pubblico impiego come parte di questo discorso sulla crescita». Intermini pratici cosa chiedeteaisindacati del pubblico impiego? • «II discorso è appena cominciato. È chiaro che se l.o Srato, con i suoi tré milioni di dipendenti, guarda a se Stesso come a un produttore di servizi, vede chec'è una problematica di produttività analoga a quella di un'industria o di un'azienda che produce servizi venduti sul mercato". Ma calcolare la produttività nel attore pubbli* co non è facile. «È vero, ma esistono in vari campi confronti internazionali con l'uso di specifici parametri». In conclusione, ministro, qual è, secondo lei, il messaggio forte da trasmettere agli italiani? «L'idea forre è quella di ridare al paese fiducia nei propri mezzi, di non trovarsi perennemente a rischio di declino, di scivolare in serie B. È un farlo di ambizione collettiva. Nella comunicazione con !e persone lo sento un problema molto condiviso. Sento meno fiducia tra gli osservatori e i com- mentatori che tra le persone comuni». » Reference date: 20/10/06 20/10/06 08.54