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BEI - Consiglio dei Governatori

09/06/1997

Lussemburgo
9 giugno 1997

BEI - Consiglio dei Governatori
Discorso di Carlo Azeglio Ciampi
Ministro del Tesoro, del Bilancio e della P.E. e Governatore per l'Italia

Signor Presidente,
1. desidero esprimere apprezzamento per l'efficacia dell'intervento della Banca e l'efficienza con la quale utilizza i mezzi finanziari raccolti sul mercato e messi a disposizione dai paesi membri. Vi è indubbiamente un costante - e vorrei dire crescente - sforzo per adeguare l'azione dell'istituto al contesto economico in cui opera.

Il progressivo aumento del totale dei prestiti conferma l'importanza del ruolo della Banca nel finanziamento degli investimenti, specialmente in un momento in cui l'impegno prioritario per il risanamento delle finanze pubbliche limita fortemente i margini di manovra dei bilanci nazionali.

2. I progressi verso una più stretta integrazione europea, ed in particolare l'Unione Monetaria ma anche l'allargamento dell'Unione verso oriente, potranno portare ad accentuare gli squilibri tra le diverse aree dell'Unione, tendendo a localizzare in quelle periferiche problemi strutturali e regionali; pertanto, sarà di notevole importanza il continuo, e forse rafforzato, sostegno da parte della Banca all'integrazione economica e finanziaria.

L'ultimo rapporto sui fondi di coesione rileva che la disparità di benessere all'interno dei paesi membri sta diventando sempre più marcata. La riduzione delle diseguaglianze regionali, pertanto, rimane un obbiettivo di preponderante rilievo per l'Unione e per la Banca che dovrà gestirne le ricadute operative.

3. Altrettanto importante è il finanziamento degli investimenti infrastrutturali, ed in particolare lo sviluppo dei TENs, i grandi progetti infrastrutturali europei; tale azione ben si inquadra nel grande disegno di completamento del mercato unico e di interconnessione infrastrutturale tra le regioni europee.

Nel settore delle infrastrutture e dei TENs significativo è stato anche l'intervento del Fondo europeo per gli investimenti, secondo le priorità stabilite dal suo Statuto: le sue operazioni non hanno, comunque, trascurato le piccole e medie imprese, vitali per l'apporto in termini di ricchezza e di occupazione che sono in grado di dare all'economia. Mi auguro, a questo riguardo, che il Fondo, anche attraverso possibili modifiche dei limiti statutari, sviluppi ulteriormente la politica di partecipazione al capitale delle PMI in modo da catalizzare l'interesse e la fiducia degli investitori istituzionali e privati e concorrere, per tale via, alla crescita dell'occupazione che costituisce problema rilevante nell'attuale contesto istituzionale.

4. Nell'ambito di un crescente processo di globalizzazione e di integrazione dei mercati, le operazioni fuori dall'Unione continuano ad essere un importante strumento di politica comunitaria.

L'allargamento dell'Unione, con l'adesione dei Paesi dell'Europa centro orientale (PECO), rappresenta un'esigenza politica ma anche un'opportunità storica per l'Europa, in termini sia di ampliamento del mercato sia di maggiore stabilità e sicurezza. Sarà pertanto necessario avviare la preparazione del processo di pre-adesione per rendere tale integrazione ordinata, progressiva. A tale processo la Banca è chiamata a dare un contributo sostanziale. Tengo a sottolineare l'importanza, oltre che l'opportunità, che venga, quanto prima, varata una facility ad hoc, senza copertura della garanzia comunitaria, che possa entrare in funzione, per quei paesi che adottino sane politiche economiche, appena verranno iniziati i negoziati per l'adesione.

Un'altra area prioritaria è il bacino del Mediterraneo, dove forte è l'interesse delle imprese europee, tra cui quelle italiane, per investimenti produttivi e joint ventures, stimolate peraltro dalla recente conclusione degli accordi di partenariato euromediterraneo. Sono paesi la cui prossimità all'Unione ci pone particolari responsabilità, anche per la forte pressione demografica che già si sta scaricando sul nostro mercato del lavoro e sulle nostre strutture sociali.

Nel corso del 1996 si è verificata una riduzione, di circa il 18 per cento, dei finanziamenti fuori dell'Unione. Ciò è dovuto a fattori contingenti, quali il rinnovo di buona parte dei mandati e la riforma della garanzia comunitaria. Era infatti venuto in luce, nel corso del 1996, il problema di una crescente pressione, sul bilancio comunitario, della garanzia dell'Unione per le operazioni esterne della BEI. Il nuovo meccanismo di garanzia allenterà le pressioni sul bilancio comunitario e, nel contempo, spingerà la BEI, ferme restando l'attenta analisi del merito creditizio dei prenditori e l'accertamento della validità dei progetti, ad assumere più direttamente il rischio bancario delle operazioni finanziate e ad ampliare le operazioni con il settore privato.

Sono convinto che siffatto sviluppo sia doppiamente importante, per l'efficienza della BEI e per l'efficacia dei finanziamenti nel paese beneficiario.

5. La gestione della Tesoreria è in continuo miglioramento, anche a seguito delle riforme adottate. La politica di diversificazione del prodotto viene meglio incontro alle preferenze dei clienti e sta dando frutti importanti. La presenza della BEI sui mercati internazionali dei capitali è essenziale non solo per mantenere al minimo i costi di raccolta, ma anche per il ruolo che la Banca può svolgere nello sviluppo dell'Euro: dall'inizio del corrente anno la BEI ha già effettuato emissioni di obbligazioni denominate in Euro con notevole risposta positiva dei mercati.

L'inizio dell'UEM costituirà il principale cambiamento nel contesto operativo della banca ed richiederà alcuni aggiustamenti sia per quanto riguarda i prodotti offerti sia la politica dei prezzi applicati. L'utile derivante dalle operazioni è sicuramente suscettibile di miglioramento, ma occorrerà rivedere la politica di fissazione dei tassi attivi per meglio rispecchiare il rischio delle operazioni ed i relativi costi.

È stata importante - e ringrazio la Banca per averlo proposto - la decisione di utilizzare parte dell'utile 1996 per il pagamento delle rimanenti rate dell'ultimo aumento di capitale. Sono convinto che, senza nulla togliere alla solidità finanziaria della Banca, sia possibile utilizzare anche il restante utile 1996 in maniera più efficace che non aggiungendolo a riserve che già eccedono i livelli richiesti da una prudente gestione. Su tale tema si attendono quanto prima le proposte degli organi deliberanti della Banca.

6. È doveroso, da parte mia, apprezzare l'elevato livello di operazioni realizzato in Italia dalla Banca europea degli investimenti. Tali operazioni sono state finalizzate principalmente al raggiungimento dello stesso obiettivo finale del Governo italiano rappresentato dallo sviluppo delle aree depresse e dalla promozione dell'occupazione.

Negli ultimi tempi, in Italia vi è stata un'accelerazione della politica di risanamento volta a raggiungere un elevato grado di stabilità economica e finanziaria. La dinamica dei prezzi ha registrato una significativa decelerazione attestandosi su livelli storicamente bassi (i più bassi registrati negli ultimi 30 anni). La bilancia dei pagamenti si presenta come la più forte dell'intera Unione Europea. In virtù di tale andamento la posizione netta debitoria sull'estero è stata annullata.

Il processo di risanamento delle finanze pubbliche è stato di notevoli dimensioni ed i risultati ottenuti in termini di riduzione dei tassi d'interesse e di contenimento della dinamica dei prezzi ne sottolineano l'efficacia. Il disavanzo pubblico è passato dal 11,7%, rilevato nel 1990, al 3% atteso per il presente esercizio. L'andamento discendente del disavanzo dovrebbe proseguire anche nei prossimi anni. Infatti, secondo le previsioni dell'ultimo Documento di programmazione economica e finanziaria, il Governo mira a ridurre il disavanzo delle pubbliche amministrazioni al 2,8 per cento nel 1998, al 2,4 nel 1999 e all'1,8 per cento nell'anno 2000.

I significativi risultati raggiunti in termini di convergenza costituiscono una solida base per consentire all'economia italiana di svilupparsi a tassi a prossimi a quelli potenziali e di creare un maggiore numero di posti di lavoro. Per tale motivo l'attuale compagine governativa intende completare la propria azione con un programma economico che coniughi meglio il risanamento finanziario con lo sviluppo economico e con la creazione di nuovi posti di lavoro.

La politica di stabilità, l'introduzione della moneta unica, la piena realizzazione del mercato unico e il rilancio degli investimenti, rappresentano il maggior contributo dell'Unione Europea alla lotta contro la disoccupazione che costituisce la principale sfida sociale ed economica che l'Europa è chiamata ad affrontare con determinazione.

7. Signor Presidente, il futuro allargamento dell'Unione ci pone alcuni problemi di organizzazione che andranno affrontati al più presto perché la Banca non perda in efficacia ed efficienza. Ritengo che sia ora di avviare una riflessione sulla composizione ed il funzionamento del Comitato Direttivo e del Consiglio di Amministrazione. Inoltre l'attuale livello del rapporto tra il capitale sottoscritto ed i finanziamenti in essere ci impone di prendere in considerazione la possibilità di un prossimo aumento di capitale. Riterrei opportuno condurre la discussione sull'aumento di capitale di pari passo con il riesame della composizione degli organi della Banca. Lascio a lei, signor Presidente, la proposta per la formula più idonea a raggiungere tale finalità efficacemente e nel più breve tempo possibile.

8. Nell'approvare lo stato patrimoniale e il conto perdite e profitti del 1996 così come proposto, desidero rinnovare i miei sentiti ringraziamenti a Lei, Signor Presidente, al Comitato Direttivo e al personale tutto della Banca.