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Proteggere la salute, sostenere l’economia e salvaguardare il lavoro

Roma, 17 marzo 2020 – Il mondo intero sta vivendo un momento drammatico che entrerà nei libri di storia. Dalla fine della Seconda guerra mondiale non si era mai verificata un’emergenza simile a quella provocata dal Coronavirus: l’Italia, l’Europa, tutto il pianeta è alle prese con qualcosa di totalmente inedito che minaccia innanzitutto la salute delle persone, ma che sta colpendo in maniera devastante anche le economie di tutto il pianeta. In questo quadro, l’Italia si è ritrovata suo malgrado per prima in Occidente a dover affrontare la minaccia del virus. Lo ha fatto e lo sta facendo con grande dignità e orgoglio, mettendo in campo misure di contenimento straordinarie che tutti i Paesi europei stanno anche loro progressivamente adottando utilizzando spesso le iniziative adottate dal Governo sia in ambito sanitario che economico.

Il decreto legge varato il 16 marzo è la conseguenza di questa situazione, inimmaginabile fino a solo poche settimane fa: un pacchetto di misure per un ammontare complessivo di 25 miliardi in termini di saldo netto da finanziare e di 20 miliardi in termini di indebitamento, un provvedimento dalla portata eccezionale che cerca di essere all’altezza di una pagina di storia così sconvolgente.

“Abbiamo dato sostegno immediato a sanità, famiglie, lavoratori, imprese. È il frutto di un grande lavoro e per questo voglio ringraziare le forze politiche, economiche e sociali e le autonomie territoriali. Anche l'opposizione ha cooperato in modo costruttivo e ha avanzato proposte che abbiamo tenuto in considerazione. Il Paese è unito, il Coronavirus non ce la farà a sconfiggere l’Italia”: ha commentato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri: “È un altro importante passo all’interno di una strategia articolata che prevede in aprile un nuovo pacchetto di misure con cui saranno prorogate alcune delle misure adottate e si introdurranno altri provvedimenti per il rilancio dell’economia”.

Il Governo era già intervenuto nell’immediato per alleviare gli impegni finanziari di famiglie e imprese più colpite fin dal 24 febbraio: il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze aveva sospeso gli adempimenti tributari per i contribuenti delle cosiddette zone rosse mentre il Decreto legge del 2 marzo aveva poi esteso questo intervento ai pagamenti di contributi, mutui e bollette, aperto gli ammortizzatori sociali a soggetti che in condizioni ordinarie non ne beneficiano e potenziato le modalità di lavoro a distanza, garantendo anche concreto sostegno al settore del Turismo.

Le misure varate dal Governo sono un passo in una strategia di sostegno e di rilancio dell’economia che sarà ancora più efficace se coordinata con i partner europei. Tutti hanno la consapevolezza di trovarsi in una crisi eccezionale, come ha dimostrato la proposta della Commissione di escludere dal deficit tutte le spese connesse all’emergenza del Coronavirus e di sospendere l’applicazione delle regole stringenti sugli aiuti di Stato.

L’Italia si è da giorni attivata perché l’Europa agisca in modo coordinato per contenere l’epidemia. Il prossimo passo è quello di lanciare un forte stimolo comune di bilancio attivando la clausola di sospensione del Patto di Stabilità. Se l’Europa risponde decisa e unita, da questa crisi uscirà più forte di prima, perché è una risposta decisa nell’ambito delle garanzie democratiche, concertata con le opposizioni e con il sostegno dei cittadini.

Le misure e i numeri

  • Nuove risorse per oltre 3 miliardi destinate al potenziamento della sanità e della protezione civile, ma anche alla sicurezza sul posto di lavoro. Queste risorse aumenteranno la capacità di approvvigionamento di dispositivi medici e medico-chirurgici, dalle mascherine e altri dispositivi di protezione individuale ai respiratori e le altre attrezzature per le unità di terapia intensiva.
  • Per i lavoratori sono destinati oltre 10 miliardi sugli ammortizzatori sociali per il sostegno dell’occupazione e la difesa del reddito di tutte le categorie di lavoratori, che include un assegno di 600 euro ai lavoratori autonomi per il mese di marzo. In considerazione della sospensione delle attività scolastiche con queste risorse si finanzia anche una importante estensione del congedo parentale.
  • Per evitare che in risposta alle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria si produca una stretta creditizia che porti alla chiusura di imprese, il Governo mette a disposizione circa 5 miliardi di liquidità e garanzie che assicurano all’economia reale liquidità e maggiore accesso al credito per 340 miliardi di euro. Il sistema bancario collabora costruttivamente perché imprese e famiglie non rimangano senza accesso al credito.
  • Per non sottrarre risorse agli operatori economici vengono sospesi gli obblighi fiscali per le piccole e medie aziende e per tutte le aziende dei settori colpiti: le imprese non chiuderanno a causa delle tasse. Chi non riesce, nell’attuale situazione, a far fronte alle scadenze contributive e fiscali potrà beneficiare di un rinvio dei termini. Vengono sospese le attività di riscossione coattiva, dalle cartelle alle notifiche, insieme alla sospensione dei pagamenti di ritenute, contributi e IVA per tutte le imprese sotto i 2 milioni di fatturato e senza limite di fatturato per le imprese dei settori più colpiti (tra cui turismo, trasporti, ristorazione, cinema e teatri, sport, istruzione, fiere ed eventi).

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