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Presidenza italiana del G20: i risultati raggiunti nel Finance Track

Roma, 15 dicembre 2021 – La Presidenza italiana del G20, iniziata ufficialmente il primo dicembre 2020 e conclusa il 30 novembre, ha lasciato il posto alla presidenza dell’Indonesia. Nel corso dell’anno molte questioni affrontate a livello di G20 hanno coinvolto diversi ministeri e istituzioni con il filone finanziario (Finance Track) che si è dimostrato uno dei punti cardine della presidenza del G20.

Nonostante le persistenti incertezze sull'evoluzione della pandemia, nel 2021 l'economia globale si è risollevata dopo la più grave recessione dalla Seconda guerra mondiale, anche se il retaggio della crisi peserà sulle nostre economie e società per gli anni a venire. In questo contesto, la Presidenza italiana si è posta l’obiettivo di guidare la comunità internazionale negli sforzi volti a superare la crisi sanitaria, favorire una ripresa sostenibile, equilibrata e inclusiva e garantire che le generazioni future siano più preparate ad affrontare emergenze impreviste.

La visione proposta dalla Presidenza italiana del G20 si è fondata su tre pilastri:

  • Persone: nessuno può essere lasciato indietro.
  • Pianeta: costruire un mondo più sicuro e più sostenibile.
  • Prosperità: la crescita globale deve essere uno strumento per garantire prosperità per tutti, anche grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e alla trasformazione digitale.

In questo quadro, il filone finanziario del G20 ha orientato il proprio lavoro per trovare consenso a sostegno della ripresa economica, attraverso lo sviluppo di strategie a medio e lungo termine per promuovere e accompagnare la transizione verso società più sostenibili, più digitali e inclusive. A tal fine, l'Italia ha promosso un rinnovato multilateralismo come principio guida della cooperazione internazionale.

Ecco i principali obiettivi perseguiti dalla Presidenza italiana nel Finance Track e i relativi risultati ottenuti:

Garantire la salute come bene comune globale e rafforzare la preparazione alle pandemie
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Garantire la salute come bene comune globale e rafforzare la preparazione alle pandemie

Il Filone Finanziario del G20 ha riconosciuto l’immunizzazione contro il COVID-19 come bene pubblico globale e ha sostenuto gli sforzi bilaterali e multilaterali tesi a garantire l’accesso equo delle contromisure medicali contro la pandemia. In particolare, con 14,5 miliardi di dollari e 1,3 miliardi di dosi di vaccino promesse in dono, i membri del G20 sono i principali contributori dell’iniziativa Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT-A). Tramite la COVAX Facility, parte di ACT-A, sono stati distribuiti in 144 Paesi e territori 427 milioni di dosi, 340 milioni delle quali hanno raggiunto 86 tra i Paesi più poveri, contribuendo all’avanzamento verso gli obiettivi vaccinali globali raccomandati dall’OMS. La Presidenza italiana ha lanciato nel corso dell’anno diverse iniziative per rafforzare il dialogo tra i settori Salute e Finanze, calendarizzando una riunione congiunta con i Ministri della Salute e monitorando i lavori della nuova Multilateral Leaders Task Force. A gennaio, il Filone Finanziario del G20 ha istituito un Panel Indipendente di Alto Livello, il quale ha fornito raccomandazioni di policy sulla governance e sul finanziamento dei beni pubblici globali per la Salute. Alla riunione congiunta Finanze Salute del 29 ottobre 2021 è stata istituzionalizzata una Task Force Finanze-Salute, co-presieduta da Italia e Indonesia (Presidenza G20 nel 2022). Il consenso per la creazione di questa Task Force rappresenta un significativo risultato della Presidenza italiana e sarà strumentale per guidare i processi decisionali in diversi filoni di lavoro dopo il termine dell’anno di Presidenza.

Promuovere un ambiente internazionale favorevole agli investimenti e alla crescita
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Promuovere un ambiente internazionale favorevole agli investimenti e alla crescita

La Presidenza italiana ha guidato le attività del Framework Working Group (FWG) promuovendo la necessità di una risposta sempre più coordinata alle crisi globali da parte dei Paesi G20. Maggiore multilateralismo e coordinamento internazionale sono alla base dell’aggiornamento dell’Action Plan per la risposta alla crisi da COVID-19, approvato nel 2020. I Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali del G20 hanno approvato un Menu of Policy Options con l’obiettivo di fornire suggerimenti di politica economica per favorire la trasformazione digitale e una ripresa economica duratura e sostenibile.

Alla base della ripresa economica e di una crescita sostenibile e inclusiva, un ruolo chiave è rappresentato dagli investimenti in infrastrutture di qualità. L’Infrastructure Working Group (IWG) ha concentrato il suo lavoro su quattro componenti: (i) infrastrutture resilienti, (ii) digitali, (iii) sostenibili e (iv) inclusive. Tra i principali risultati raggiunti, si segnala la G20 Policy Agenda on Infrastructure Maintenance, un menù di strumenti di policy per migliorare la pianificazione, il finanziamento e l'attuazione della manutenzione, al fine di preservare le infrastrutture e renderle più resistenti durante il loro ciclo di vita. I Ministri e i Governatori hanno inoltre approvato un set di linee guida non vincolanti e volontarie, sviluppate con il sostegno dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), il cui obiettivo è promuovere il finanziamento e migliorare le opportunità di investimento per estendere la connettività digitale.

Mantenere la stabilità finanziaria e migliorare l’inclusione finanziaria in un mondo digitale
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Mantenere la stabilità finanziaria e migliorare l’inclusione finanziaria in un mondo digitale

La Presidenza italiana ha dato priorità all’attuazione del piano di lavoro del Financial Stability Board (FSB) per rafforzare il settore finanziario non bancario, che ha prodotto come primo risultato un pacchetto di opzioni di policy per migliorare la resilienza dei fondi monetari. Un’altra importante priorità ha riguardato l’attuazione della Roadmap del G20 per il miglioramento dei pagamenti transfrontalieri, che ha portato a definire un insieme di obiettivi per rendere i servizi di pagamento più veloci, meno costosi, più trasparenti e più inclusivi, preservandone la sicurezza.

Per quanto riguarda l’inclusione finanziaria, il Partenariato globale per l'inclusione finanziaria (Global Partnership for Financial Inclusion - GPFI - co-presieduto da Italia e Russia) ha portato a termine sei rapporti che analizzano l'impatto della crisi pandemica sull’inclusione finanziaria di individui e imprese di piccole e medie dimensioni (PMI) e sui flussi di rimesse. A conclusione dei suoi lavori, la GPFI ha redatto un Menu of Policy Options che, basandosi sulle concrete esperienze e misure messe in atto dai Paesi per fronteggiare le nuove sfide poste dalla pandemia, suggerisce soluzioni praticabili e operative per accrescere l’inclusione finanziaria attraverso l’alfabetizzazione finanziaria digitale e la protezione di individui e PMI.

Sostenere le economie vulnerabili e rafforzare il sistema finanziario internazionale
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Sostenere le economie vulnerabili e rafforzare il sistema finanziario internazionale

Sotto la guida della Presidenza italiana, il G20 ha promosso un ambizioso pacchetto di misure per supportare i Paesi più vulnerabili nel loro percorso verso una ripresa più sostenibile, resiliente e duratura.

La nuova emissione di Diritti Speciali di Prelievo (DSP), pari a 650 miliardi di dollari, di cui 275 a favore di Paesi poveri o emergenti, ha contribuito ad aumentare le riserve globali e a sostenere i Paesi con problemi di liquidità.

L’implementazione della Debt Service Suspension Initiative (DSSI), estesa sotto la Presidenza italiana fino a dicembre 2021, ha permesso di liberare risorse per spese essenziali nei Paesi a basso reddito, il cui totale è stimato preliminarmente in 12,7 miliardi di dollari per 50 Paesi. Ulteriori progressi sono stati raggiunti sulla trasparenza dei dati sul debito, con il secondo esercizio di autovalutazione dell’implementazione dei Voluntary Principles for Debt Transparency e il nuovo data repository sui crediti concessi da creditori privati, mantenuto dall’OCSE e dall’Institute for International Finance (IIF).

Rendere il sistema fiscale internazionale più equo e trasparente
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Rendere il sistema fiscale internazionale più equo e trasparente

Per quanto riguarda la fiscalità internazionale, dopo quattro anni di intenso dibattito è stato raggiunto un accordo storico che garantisce regole fiscali eque, moderne ed efficaci, condivise a livello globale, al quale hanno aderito 136 membri dell’OECD/G20, circa il 94% del PIL mondiale.

L'accordo è articolato su due pilastri. Il Primo prevede la riallocazione dei diritti di tassazione delle imprese multinazionali più grandi e profittevoli. Il 25% dei profitti (eccedenti il 10% dei ricavi) viene allocato nelle giurisdizioni di mercato in cui tali imprese superano una soglia di ricavi rilevanti. Il Secondo introduce una tassazione minima effettiva a livello globale delle grandi imprese multinazionali, in ogni giurisdizione in cui operano. L’accordo sul Primo Pilastro include l’impegno a rimuovere le imposte sui servizi digitali esistenti e altre misure unilaterali simili, nonché ad astenersi dall’introduzione di nuove imposte dello stesso genere in futuro, una volta che le nuove regole saranno in vigore. Sulla base di tale accordo, l’Italia, con Austria, Francia, Regno Unito e Spagna, ha concluso un accordo con gli Stati Uniti sulla transizione dalle imposte sui servizi digitali esistenti alle nuove regole internazionali. Gli Stati Uniti si sono impegnati a porre termine alle sanzioni commerciali adottate dallo US Trade Representative (USTR) nei confronti di tali Paesi.

Inoltre, la pandemia da COVID 19 ha reso necessario un ripensamento delle politiche fiscali e del loro ruolo nel rafforzare l'equità nella distribuzione del reddito e della ricchezza. Il rapporto Tax and Fiscal Policy Responses after the COVID-19 Crisis, commissionato all’OCSE e presentato ai Ministri delle Finanze e ai Governatori delle Banche Centrali del G20, nel corso della loro riunione di ottobre, mira a indicare come le politiche fiscali possono sostenere una crescita inclusiva e sostenibile dopo la crisi da COVID-19.

Salvaguardare il nostro pianeta, migliorando le condizioni di vita per tutti
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Salvaguardare il nostro pianeta, migliorando le condizioni di vita per tutti

Su impulso della Presidenza italiana, per la prima volta le questioni climatiche e ambientali sono state poste al centro del dibattito del Filone Finanziario. È stato istituito un Gruppo di Lavoro permanente sulla Finanza Sostenibile (Sustainable Finance Working Group), che ha elaborato la G20 Sustainable Finance Roadmap, approvata ad ottobre dai Ministri e dai Governatori delle Banche Centrali, nonché dai Leader del G20. La Roadmap intende favorire, attraverso raccomandazioni non vincolanti di natura pluriennale, l’allineamento degli investimenti pubblici e privati con l'Accordo di Parigi e l'Agenda 2030. La Roadmap rappresenterà nei prossimi anni il punto di riferimento per lo sviluppo della green agenda del G20. Nel corso dell’anno, la Presidenza italiana ha promosso diverse iniziative per stimolare un dibattito riguardo le migliori strategie a supporto della transizione ecologica, tra cui, a luglio, la Conferenza Internazionale per il Cambiamento Climatico e il G20 High-level Tax Symposium on Tax Policy and Climate Change. Sulla base di tali sforzi, ad ottobre, Ministri e Governatori hanno concordato di consolidare un’agenda verde trasversale all’interno del filone finanziario del G20, esortando i diversi gruppi di lavoro del Finance Track ad informare le proprie discussioni sul mix di politiche più appropriato per sostenere la transizione verso economie più prospere, inclusive e sostenibili.

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