Giancarlo Giorgetti, ministro dell’economia e delle finanze del governo Meloni, ha attuato nei primi due anni una politica di bilancio volta a sostenere i redditi bassi e al contenimento della spesa pubblica. L’approccio ispirato sin dall’inizio alla prudenza e responsabilità ha fatto crescere la credibilità internazionale dell’Italia che nel 2022 registrava un rapporto deficit/Pil all’8%, oggi sceso al 3,8% grazie a un attento percorso di rientro dai deficit accumulati negli anni precedenti. Il sentiero per il risanamento è dunque ben avviato, come prova anche la discesa dello spread di 100 punti. Gli interventi e le riforme attuate sono state volte sia a migliorare i conti pubblici che le prospettive di crescita del Paese. Così l’azione del Mef in questi due anni non ha lasciato indietro nessuno. La definizione di interventi selettivi e prudenti ha consentito di assicurare il rafforzamento delle politiche per la famiglia, promuovendo adeguatamente la natalità e la genitorialità, la sostenibilità delle spese per le prestazioni sociali e la qualità delle prestazioni offerte dal servizio sanitario nazionale.
Ecco le principali misure adottate nei primi due anni di Governo: dalla riduzione delle tasse per i lavoratori alle misure per la famiglia e la natalità, dall’interruzione del superbonus alla riforma fiscale.
Sostegno redditi medio bassi
Taglio cuneo fiscale a beneficio dei lavoratori Introdotta dal 1° gennaio 2023, la misura è stata potenziata a luglio 2023 con il taglio del cuneo al 7% per i redditi fino a 25mila euro e al 6% fino a 35mila (Dl Lavoro). In vigore anche per il 2024 (L. Bilancio 24).
Riduzione aliquote IRPEF Dal 1° gennaio 24 le aliquote si riducono da quattro a tre. In particolare, i primi due scaglioni di vengono accorpati con l’applicazione dell’aliquota al 23% sugli imponibili fino a 28mila euro anziché fino a 15mila. (Decreto fiscale collegato alla L. Bilancio 24).
Lavoro
Flat tax Estensione flat tax del 15% per autonomi e partite Iva da 65mila a 85mila euro (L. Bilancio 23).
Più assumi meno paghi Incentivo fiscale per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani, mamme ed ex percettori di reddito di cittadinanza. Le aziende usufruiscono di una “super-deduzione” fino al 130% (Decreto fiscale collegato alla L. Bilancio 24).
Bonus Maroni esonero contributivo di circa il 10% per i lavoratori che, in possesso dei requisiti minimi per la pensione anticipata, decidono di restare al lavoro (L. Bilancio 23 e 24).
Detassazione premi produttività Aliquota agevolata al 5% per i premi fino 3mila euro (L. Bilancio 23 e 24).
Fringe benefit Innalzata a 1.000 euro per tutti e fino a 2.000 euro per i lavoratori con figli la soglia di esenzione per i fringe benefit utilizzati anche per pagare utenze domestiche, affitto e interessi sul mutuo (L. Bilancio 24).
Famiglia
Esonero contributivo per le madri lavoratrici Fino a un massimo di 3mila euro all’anno per il ‘24 con due figli e per tre anni, fino al 2026, con almeno tre figli (L. Bilancio 24).
Assegno unico Per chi ha figli fino a 21 anni, dal 1° gennaio 2023 potenziato del 50% per i figli con meno di 1 anno e per chi ha 3 o più figli di età compresa tra 1 e 3 anni, con ISEE fino a 40.000 €. Maggiorazione per le famiglie con almeno 4 figli. Assegno anche senza presentazione Isee. Confermate e permanenti le maggiorazioni per i disabili (L. Bilancio 23).
Congedo parentale rafforzato Dal 2024 entrambi i genitori beneficiano di 2 mesi di congedo parentale retribuiti all’80% (L. Bilancio 24).
Fondo di garanzia per mutui prima casa Per giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36 (L. Bilancio 23 e 24).
Riforma fiscale
Semplificazione del sistema tributario, riduzione del carico fiscale sui cittadini e sulle imprese, stimolo agli investimenti e alle nuove assunzioni, promozione di un rapporto più collaborativo tra i contribuenti e fisco (L. 111/23).
Tra le misure, anche il Concordato preventivo biennale: lavoratori autonomi e forfettari possono definire preventivamente, in accordo con l'Amministrazione Finanziaria, le imposte da versare per 2 anni (1 per i forfetari in via sperimentale) con l'applicazione di un’aliquota agevolata e zero controlli fiscali.
Privatizzazioni – Operazioni industriali
Accordo Ita- Lufthansa Dopo il via libera dell’Antitrust Ue (3 luglio 2024) Lufthansa acquisirà il 41% di ITA Airways dal MEF, attuale azionista unico, attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro. Il processo di acquisizione di ulteriori quote sarà graduale fino al 2029. Dopo 40 anni, si chiude positivamente un’annosa vicenda di sprechi di denaro pubblico: al contrario di Alitalia, definitivamente liquidata, Ita e Lufthansa non avranno mai bisogno di aiuti di Stato.
Cessione quote MPS Avviata con successo l’uscita del Tesoro dal capitale MPS. Con due operazioni di cessione (novembre 23 e marzo 24) la quota del MEF nel capitale di MPS è passata dal 64,23% al 26,73% con un incasso totale per lo stato di 1,6 miliardi di euro.
Cessione quote ENI A maggio 2024, con una procedura accelerata di raccolta ordini, il MEF ha ceduto una quota del 2,8% del gruppo ENI con un incasso di circa 1,4 miliardi di euro, scendendo così sotto il 2% del capitale (dal 4,79%). Il controllo pubblico resta assicurato dalla partecipazione di Cdp (28,5%).
Rete TIM Con l’acquisizione della rete fissa di TIM da parte del consorzio guidato dal fondo americano Kkr, con la partecipazione del MEF con il 16% e del fondo italiano F2i con l'11,2%, il governo è intervenuto in un settore strategico con una grande operazione di politica industriale che mette in sicurezza Tim e i suoi lavoratori.
Legge a sostegno della competitività dei capitali
Accresce la competitività dell’industria finanziaria italiana e promuove interventi di ammodernamento del quadro normativo per rendere più attraente il nostro mercato finanziario per investitori italiani e stranieri (L. 21/24).
Salvataggio Eurovita e istituzione Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita
Dopo la crisi di Eurovita, risolta grazie a un accordo tra banche e assicurazioni con la regia del MEF, con la legge di Bilancio 2024 è stato istituito un fondo di garanzia assicurativo dei rami vita. Questo fondo, di natura mutualistica, finanziato dai contributi degli aderenti mira a garantire una maggiore protezione del risparmio assicurativo e sostenere la fiducia nel mercato.
STOP Superbonus 110%
Con una eredità pesantissima di oltre 120 miliardi di euro sui conti pubblici e quindi su tutti gli italiani, è stato messo un punto definitivo alla voragine del Superbonus 110%.
Risparmio Italia e Outlook internazionale
Le politiche di bilancio prudenti, responsabili e serie del governo hanno ottenuto la fiducia degli osservatori internazionali e dei mercati. Questa fiducia è evidente nell'andamento dello spread tra i titoli tedeschi e italiani, sceso ai minimi degli ultimi due anni, e nei giudizi delle agenzie di rating, che hanno confermato il rating del debito italiano, migliorandone in alcuni casi l'outlook.
La credibilità è confermata anche dal successo della strategia del governo di aumentare la quota di debito pubblico detenuta dai risparmiatori italiani. Il BTP Valore, titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori, ha ottenuto risultati record, raccogliendo oltre 64 miliardi di euro in quattro emissioni.