Il testo dell'articolo è il risultato di una procedura di conversione testuale automatica che può generare degli errori nel testo. Source : Il Sole 24 Ore Page of Review : 1 Page of Document : 1 Page of NewsPaper : 1 Category :ECONOMIA E POL. INTERNA Author : RASSEGNA FLASH Abstract : PARLA TOMMASO PADOA-SCHIOPPA «II mio sasso nello stagno per unAuthority europea» di Dino Posole ^.Tjfolanciatounsassonel- campo della vigilanza banca-\\jrilo stagno, ho aperto ria, per far fronte a crisi lÌnan- \\I.llo stagno, ho aperto una breccia, oggi si è messo in moto un processo. Il giudizio vero potremo formularlo tra qualche mese, a partire dall'Ecofin imbrinale di aprile». Alla riunione dell'Ecofm il ministro dell'Economia Tom-maso Padoa-Schioppa ha posto con forza all'atten- ria, per far fronte a crisi finanziarie improvvise, come quella che si è abbattuta sui mercati per effetto della debacle dei mutui subprime americani. Due ~ spiega il ministro al Soie-a^ Ore - le questioni fondamentali: un insieme di «regole comuni» e il tema di una vigilanza zione dei colleghi europei e più integrata a livello dei gran-delia Commissione il tema cai- di gruppi transnazionaìi. do del coordinamento nel Regole e mercati LA POSIZIONE ITALIANA Agli atti. Il ministro: «Ho voluto verbalizzare la proposta, le difficoltà possono tornare» Missione neUa City. Il 14 vertice alla Borsa di Londra su invito di Chris Gibson-Smith «Vigilanza, aperta una breccia» Padoa-Schioppa: giudizio finale alTEcofin di aprile - Rai? Rispetto la sentenza Dino Pesole BRUXELLES, Dal nostro invialo - In tema di rafforzamento della vigilanza a livello europeo sui mercati finanziari «ho lanciato un sasso nel stagno, ho aperto una breccia, oggi si è messo m moto un processo. Il giudizio vero potremo formularlo tra qualche mese. a partire dall'Ecofmm-form ale di aprile». Lari unione dell'Ecofin è appena terminata. Ai ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa il merito di aver posto all'attenzione dei colleghi europei e della Commissione il tema caldo dei coordinamento nel campo della vigilanza bancaria, per far fronte a crisi finanziarie improvvise, come quella che si è abbattuta sui mercati per effetto della debacle dei mutui subprime americani. Al «Sole-24 Ore» il ministro spiega che per rafforzare la sua tesi, nel corso dell'intervento all'Ecofin, ha chiesto che «venissero messe agli atti» le sue comunicazioni. A futura memoria, «perché le crisi finanziarie possono sempre tornare». D'obbligo, una domanda sulla Rai, dopo la decisione del Consiglio di Stato che reintegra il consigliereAn-gelo Maria Petroni, rimosso da Padoa-Sdiioppa. Ecco la risposta: «La rispettiamo». Nessun altro commento. Padoa-Schioppa si dice «moderatamente soddisfatto». La lettera inviata la scorsa settimana pone l'accento su due questioni fondamentali: un insieme di «regole comuni», un sistema unico di vigilanza, il «single european rule-book», per assicurare piena uguaglianza di trattamento m tutto il mercato europeo, e il tema di una vigilanza più integrata a livello dei grandi gruppi transanazio-naii. Inutile nascondersi die le resistenze sono notevoli, a partire dai pesanti distinguo de! Regno Unito e della Germania, come mostrano le conclusioni cui e giunto ieri l'Ecofin. Ma Padoa-Schioppa, reduce da un proficuo scambio di idee a porte chiuse ai G-30 di New York. il Gotha dell'economia mondiale, proprio sul tema delle sfide che l'Europa è chiamata ad affrontare per far fronte alle «turbolenze dei mercati» nell'economia globale, è convinto che la strada non possa non passare attraverso una maggiore integrazione a livello di vigilanza. Concetti che ripeterà venerdì 14 dicembre alla City di Londra, dove è stato invitato dal chairman del London Stock Exchange, Chris Gibson-Smith a tenere un discorso in occasione del tradizionale dinner natalizio della business commu-nity londinese. «Ho colto l'occasione, perché all'ordine del giorno dell'Ecofin vi era proprio lo stato dì attuazione del cosiddetto processo Lamfalussy del 2001. Ho ripreso in buona parte tesi che ho già sostenuto in passato. Ne sono convinto da anni, tanto che ne ho fatto oggetto di una mia recente lezione alla London School ofEconomics. Nel complesso, mi sembra acquisita l'idea che sia necessaria una cooperazione molto più stretta, in materia di vigilanza». Colpisce il paradosso, La Bce -spiega Padoa-Schioppa - che fa fronte a una crisi finanziaria, con gii strumenti di cui dispone, e lo fa «sostanzialmente al buio, La Fed invece era perfettamente al corrente della situazione. La mia tesi è che in un mercato unico, e ancor più in una zona a moneta di vigilanza bancaria». Processo lungo e complesso, che implica una modifica dei Trattati, e che tuttavia vale la pena di mettere m moto. Nel frattempo - e qui è il senso della proposta avanzata ali'EcoIm" si possono porre in essere misure concrete, che non comportano alcun ritocco delle norme in vigore. Anzi «si possono comodamente inserire all'in-ternodell'attualequadro norma-tivo.Seiveun vero coordinamento. Il paradosso è cheoggi le istruzioni di vigilanza per le banche che operano nelle varie capitali europee sono assolutamente diverse tra loro, anche se poi il tutto promana dalla stessa direttiva. Nel corso della turbolenza estiva sui mercati questo paradosso è emerso con chiarezza. E la Bce - lo ripeto - è stata costretta a operare al buio». «Del resto l'organizzazione della complian-ce è complessa. Ma è possibile che grandi gruppi come Unicre-dil o Deutsche Bank debbano far fronte a regole di vigilanza diverse a seconda di dove operino le loro filiali all'estero? L'assenza di regole comuni impone un costo che penalizza la competitivita stessa degli istituti di credito». Quello che il ministro dell'Economia definisce «il secondo inconveniente» investe proprio i gruppi bancari (sono una trentina) che operano come «gruppi plurinazionali». Conia discussione avviata in sede Ecofm «si fa un passo in avanti». Del resto, era del tutto improbabile attendersi esiti, come dire. immediatamente operativi. Le riunioni dell'Ecofm sono di fatto già "scritte" dagli sherpa, attentamente preparate fin nei dettagli dal Comitato economico e finanziario,Ai ministri, il più delle volte, compete solo l'onere di ratificare dossier già istruiti. Pur con questi limiti oggettivi, il ministro è soddisfatto: «II Comitato è venuto a conoscenza della mia lettera. 11 professor Grilii ha contribuito a elaborare un testo innovatore. Si e aperta una discussione». Padoa-Schioppa ne haparia-to a lungo in particolare con il commissario a] Mercato InEer-no, Charlie McCreevy. Ora si tratta dì passare alla fase successiva, quella delle decisioni, L'altra novità di questa due giorni a Bruxelles è che la Commissione ed il presidente deH'Eu-rogruppo, Jean Claude Junker, hanno chiesto a Padoa-Schioppa di illustrare nel dettaglio le misure sul fronte delle liberalizzazioni, adottate con il primo e secondo pacchetto Bcrsani. Una rifles- nata dell'innazione, che suscita non poche preoccupazioni, soprattutto se si guarda all'incremento dei 3% del costo della vita su base annua registrato in Germania in novembre, ai massimi dal 1994. In Italia, si è toccato il 2,4%, e per l'intera eurozona siamo al 3 per cento. «Ho esposto i contenuti. Uno degli effetti positivi delle nostre liberalizzazioni è che lo scorso anno l'inflazione italiana era superiore' a quella dell'eurozona. Ora è uguale o inferiore. Ho spiegato che per rafforzare la concorrenza bisogna i agitare, uno per uno, i fili clic immobilizzano Guiliver. Non vi e una sola misura che, con effetto magico, possa risolvere la questione. Occorreun'operacapilla-rc, e spesso le resistenze, e non soloinltalia, sono piùalivello legislativo, dunque nei Parlamenti, che nei Governi». Infine la crescita. Nella due giorni di. Bruxelles, Padoa-Schioppa ha tratto conferma di quanto ha già sostenuto un mese fa: che si stia andando «purtroppo verso una fase di revisioni ribasso» delle stime a livello mondiale ed europeo. Per quel che riguarda l'Italia, nell'aggiornamento del Programma di slabilità è confermata la previsione dell'i^"/.» nel 2008. Per eventuali, nuovi ritocchi, l'appuntamento è con la «Relazione unificala» che sarà presentata a mary,o. BUFERE FINANZIARIE «Con gli strumenti di oggi la Bce affronta le crisi al buio. la Fed invece è molto più consapevole» COORDINAMENTO «Ho ripreso una mia lezione aUa london Schooi of Economics: serve una cooperazione più stretta LIBERALIZZAZIONI «A Bruxelles interesse per le lenzuolate dì Bersam: la concorrenza è la cura anti-inflazione» olate dì Bersam: la concorrenza è la cura anti-inflazione»