Il testo dell'articolo è il risultato di una procedura di conversione testuale automatica che può generare degli errori nel testo. Source : il Sole 24 Ore Page of Document : 1 Page of NewsPaper : 1 Category :ECONOMIA E POL. ESTERA INTERVENTO Ammortamenti, tutti Ì vantaggi del nuovo regime di Vincenzo Visco* egli anni 70 e Ho le aliquote dell'imposta sul-ìcsocictà raggiungevano in tutti i Paesi livelli del 40-50 per ceni o. lì sisi ema era distorsivo e costoso dal punto di visia dell'efficienzii economica. Iniziò allora un dibattito che progressivamente ha portato a un processo di revisione basalo sull'allargamento delle basi imponibili accompagnato da una riduzioni' delle aliquote formali. L'obiettivo era quello di mantenere livelli adeguati di gettito, ma dì ridurre le aliquote marginali (molto importanti per gli investimenti), non disincentivare gli investimenti esteri, ed evitare o limitare complessi meccanismi di arbitraggio volti a ridurre l'incidenza effettiva dell'imposta. Negli anni recenti ai è aggiunta la concorrenza fiscale tra Paesi nei mercati globa-lizzati, che ha dato nuovo impulso ;ì questa linea di riforma. L'ultimo esempio e l'intervento attuato in Germania poco tempo fa. Le modifiche alle regole fiscali per le imprese, contenute nella Finanziaria all'esame del Parlamento, si in.-ierisco-noin questo contesto e perseguono due obiettivi fondamentali: semplificar!.' il sistema di tassazione e gli adempimenti per ìe imprese nonche abbattere le aliquote nominali delprelievu. La semplificazione è netta e indiscutibile. La riduzionedel-tè aliquote è la più importante mai realizzata almeno ;i partire dal 199^, poiché abbassa dal 37,25"/n ai ^1.4% il prelìcvo Ires e Irap sui redditi delle imprese, realizzando una discesa del 16% della misura complessiva di tas.saz.ione. Attraverso la semplificazione e l'allargamento della base imponibile, Se nuove redole avvicinano l'aliquota nominale di tassazione a quella effeti iva, con consistenti guadagni di efficienza e di riduzione delle distorsioni. Entrambi i risuhati dell'intervento aumentano la competitivita del sistema tributario italiano e favoriscono l'attrazione degli investimenti esteri.In particotare.lenuove regole semplificano drasticamente gli adempimenli delle imprese poiché, per quanto riguarda gli ammori amenti, prevedono il principio generale dell'utilizzazione degli stessi valori indicati nel bilancio civilistico anche ai finì fiscali, senza dover apporiare le vari azioni oggi ne-cessarie per riempire l'apposito quadro della dichiarazione dei redditi- In questo modo, si eliminano gli ammortamenti anticipai i e i cosiddetti .ìminor-tamenii accelerati, che oggi concedono vantaggi fiscali indifferenziati per tutti gli investimenti e che hanno aiterato, di fatto, i rapporti dieftidenza tra capitale e lavoro, e Ira i diversi usi del capitale, Peraltro, il passaggio dal vecchio al nuovo regimefisea-ie degli ammortamenti potrebbe avvenire anche attraverso una fase transitoria. Si consideri, per esempio, la possibilità di una generale revisione dei coefficienti di ammortamento, in considerazione dell'evoluzione dei processi produttivi. L'ultima revisione della tabella dei coefficienti, infatti, risale al 1989. Per quanto riguarda gli intc-rossi passivi, l'intervento in Finanziaria elimina l'indeducibi-lità assoluta prevista dal sistema vigente per gli interessi eccedenti determinali, valori, che oggi devono essere individuati attraverso l'applicazione di ben tré calcoli specifici, uno deiqu ali soprattutto, quello della cosiddetta thin cupita-iiza(ioti,cosicomplicaloeone-roso da risultare quasi inapplicabile per gran parte delle imprese: basti pensare che, tra l'altro, impone di calcolare la consistenza media dei finanziamenti al termine di ciascuna giornata dell'anno. Una novità imporrante dell'inlervenio sugli interessi passivi sta nel principio che essi non sono mai indeducibili, come invece è atiuaj-mente quando si superano detcrminate soglie. Le nuove regole prevedono solo il rinvio della deducibilità all'anno successivo deila parte dì ini e-ressi che, in ciascnn anno, oltrepassa un ammontare calcolato a fine esercizio con riferimento ad alcuni valori del bilancio economico. La nuova regola, dunque, non penalizza mai l'impresa m modo irreversibile: gli interessi non ammessi in deduzione in un esercizio possono essere "riportati in avanti" per io anni, nei primi ire anni di applicazione delle nuove regole, e per 5 anni a regime. Inoltre, nei particolari casi in cui Ìi ricorso a! debito è indipcndenie dalla volontà dell'imprenditore (per esempio per le imprese di nuova COMPETITOrÀ Le regole modificate avvicinano l'aliquota nominale a quella effettiva, con notevoli guadagni di efficienza m»sss PASSIVI E stata eliminata l'indeducibiìità assoluta: per le parti eccedenti i tetti è previsto un rinvio oluta: per le parti eccedenti i tetti è previsto un rinvio costituzione, per quelle che devono fare fronte ai ritardi dei pagamenti delle pubbliche amminisì razioni, oppure I in caso di ristrutturazioni aziendali o qualora la rinego- \ ziazione dei debiti risulti par-iicoìannente onerosa ecc,). sarà possibile riportare in avanti gli interessi non dedotti senza i limiti di 5 o io minili, aitraversoun interpello rivolto agli uffici fiscali. Va ricordato, infine, che il nuovo regime di deducibili-là degli interessi passivi non si applica alle imprese soggette all'Ìl-pe!"- Queste importani i semplificazioni si aggiungono alla revisione del sistema di determinazione della base imponibUe dell'irap, che si sgancia completamente da regole fiscali specifiche e che si fonderà sui dati del bilancio economico senza variazioni. In pratica, la base imponibile dell'Irap sarà calcolata direttamente sui dati del conto economico e in l'unzione dei criteri adottati in con-labihtà nazionale per il caicolo del Pii nei vari settori cconoiTii-ci.L'Irap inoltre diventerà atutti gli effetti un'imposta regionale separata e distinta dall'Ircs. Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni (e temuto da iTìolti) non si vcrifìchcran-no redist:^ibu2ioni di gettito penalizzanti, in quanto, grazie ail'utilizzo di risorse derivanti dal sistema degli incentivi, come proposto dalia Coni'indu-stria, la riforma Iros e Irap con'iportauna riduzione di gettito netto. Sicché, praticamente, pressoché tutte le imprese avrannoiin beneficio netto. Sa-rà inoltre rivisto, in modo da renderlo più efficiente per le imprese, il sistema delle spese di rappresem'anz.a. Infine, finche per quanto riguarda gU elTetti in relazione allt' dimensioni dello imprese, si può affermare che essi sono inversarnenre proporzionali rispetto alle dimensioni aziendali. In sintesi, si tratta di una tappa importante nel processo di modernizzazione del Paese e del sistemafiscalc. • Vic^nuniiiro [ini 'Ecownìici Paese e del sistemafiscalc. • Vic^nuniiiro [ini 'Ecownìici