Il testo dell'articolo è il risultato di una procedura di conversione testuale automatica che può generare degli errori nel testo. Source : Corriere della Sera Page of Review : 1 Page of Document : 1 Page of NewsPaper : 10 Category :ECONOMIA E POL. ESTERA Pinza: «Sono elemento di modernità» II viceministro dell'Economia: la loro istituzione ha messo in movimento l'intero sistema bancario U La separazione delle funzioni di diritto pubblico dall'attività d'impresa delle banche? «È stata la chiave di volta per condurre in porto una delle più grandi moderniz-zazioni del Dopoguerra». Il viceministro dell'Economia Roberto Pinza ritiene ampiamente raggiunti gli obiettivi che ci si era prefissi nel '90 con la legge delega Amato-Carli. L'avvento delle Fondazioni come ha cambialo il panorama bancario italiano? «Partivamo da un sistema chiuso, segmentato e non concorrenziale che rendeva difficilissimo lo sviluppo e la modernizzazione del settore. La separazione delle funzioni, la creazione delle spa e l'istituzione delle Fondazioni hanno messo in movimento l'intero sistema inducendolo a riflettere anche sulle dimensioni dell'azienda bancaria. Oggi la posizione delle banche italiane nel contesto europeo credo che sia motivo d'orgoglio per tutti». Il quadro è certo molto diverso da quello d'inizio anni '90, ma in molti puntano il dito sull'influenza che la politica continua a esercitare attraverso le Fondazioni... «Oggi credo che l'influenza della politica sulle banche vada davvero cercata con il lanternino. La stragrande maggioranza degli enti, poi, si è mostrata responsabile riducendo la quota nelle banche d'origine per effetto delle aggregazioni o cedendo parte delle azioni. Ora il nostro sistema bancario è autonomo e di caratura internazionale. E le Fondazioni hanno contribuito in misura determinate a questo straordinario processo di modernizzazione». Quanto è cresciuto il ruolo e il peso delle Fondazioni nell'economia sociale? "La separazione delle funzioni nell'ambito delle istituzioni creditizie aveva un duplice obiettivo: modernizzare il sistema e dare spessore patrimoniale a un settore, quello del non profit, tradizionalmente ricco di energie, capacità e idee ma povero di risorse. Dopo un decollo caratterizzato principalmente da un ruolo passivo, cioè dall'attività di sostegno filantropico ai progetti non profit, nel corso degli anni le Fondazioni hanno iniziato a farsi anche parte attiva, promuovendo e partecipando direttamente a progetti dì medio-lungo termine quali l'housing sociale, i centri di ricerca, le università, le infrastnitture necessario al territorio. Insamma, si è messo in moto un circolo virtuoso che sta contribuendo all'affermazione e alla crescita dell'economia sociale», sto. Come considera l'investimento nella Cassa depositi e prestiti? «Credo sia stata una scelta lungimirante, così come quella dell'ingresso nel Fondo Infrastmtture e la creazione della Fondazione per il Sud. Investimenti che rafforzano grandi progetti di utilità sociale garantendo al contempo una redditività adeguata per il finanziamento delle iniziative sul territorio di origine degli enti, sostenendo il non profit, la cultura, la ricerca. È un allargamento di orizzonte importante che rafforza ulteriormente il ruolo sociale delle Fondazioni». Sono prevedibili ulteriori sviluppi normativi o la regolamentazione del settore va bene così com'è? «La normativa che riguarda le Fondazioni è modernissima e adeguata. Invece stiamo lavorando a un disegno di legge volto ad aggiornare il codice civile, semplificando il riconoscimento della personalità giuridica di associazioni e fondazioni ed eliminando inutili controlli esterni da parte dell'autorità amministrativa a favore dello sviluppo dei sistemi di controllo interno. Tutto questo per contribuire alla crescita di un settore, quello dell'economia sociale, di importanza fondamentale ma frenato dal vecchio codice del 1942. PAOLO FfOR ; Stiamo lavorando a un disegno di legge che elimini inutili controlli esterni e dia spinta al settore de! non profìt controlli esterni e dia spinta al settore de! non profìt