Il testo dell'articolo è il risultato di una procedura di conversione testuale automatica che può generare degli errori nel testo. Source : Il Mattino Page of Review : 1 Page of Document : 1 Page of NewsPaper : 2 Category :ECONOMIA E POL. ESTERA «Spesa pubblica si potevano fare altri tagli» Visco: meno tasse solo nel 2008 LE INTERVISTE DEL MATTINO chiedere la luna venterà in discesa? «Non bisogna tirare la corda. E non credo che dipenda tutto dalla Finanziaria. Certo, se la maggioranza è più forte anche la manovra diventa più forte. Ma non vorrei che si sottovalutassero gli effetti delle misure che abbiamo approvato». A che cosa si riferisce? «Penso alle imprese. Un milione di piccole aziende potranno dire addio a libri contabili, Iva e Irap. Pagheranno le tasse due volte all'anno e avranno un'impo* sta forfettizzata del 20%. Era una cosa che avrei voluto fare dieci anni fa. Ma allora ci furono le lobby degli interme-diari che frenarono il processo. Oggi il mondo è cambiato. Anche quello delle consulenze. E poi il taglio di Ires e Irap, che è fondamentale dal punto di vista della competizione internazionale». C'è poi il capitolo della casa. «Anche questa è una novità. La ridùzio-ne dell'imposta riguarderà 1'80% della platea dei proprietari di prima abitazione. E, per i giovani che vivono in fitto, stiamo studiando in che maniera rafforzare il contributo di 300 euro già previsto dalla Finanziaria. Vedremo come operare». Insomma, tutti segnali che indicano un percorso preciso: il governo comincia a restituire agli italiani il cosiddetto dividendo fiscale. È una svolta? «Guardi, le svolte non mi hanno mai convinto. La verità è che questo governo continua a fare il suo lavoro. Abbiamo trovato una situazione dei conti pubblici disastrata, l'abbiamo rimessa in sesto e stiamo riuscendo a ottenere risultati importanti sul fronte della lotta contro l'evasione fiscale. Una cosa che in Italia non era mai riuscita a nessuno». Non si poteva fare di più per ridurre le tasse? «Avremmo dovuto tagliare di più la spesa. Ma questo non dipende solo dal 77 mcemmistro dell'Economia: m^, ———"^"-.f,;•;•'—— «Non bisogna tirare la corda •"^-il ma il disegno di legge prevede una serie di novità epocali» ANTONIO TROISE ROMA, Confessa che qualche taglio in più, nel gran calderone della spesa pubblica, l'avrebbe gradito. Anche perché avrebbe consentito di ridurre ulteriormente le tasse. Ma Vincenzo Visco, viceministro dell 'Economia, il vero protagonista della lotta contro l'evasione fiscale, che da sola ha coperto più del 50% della manovra 2008, è soddisfatto. Soprattutto per le novità che riguardano le famiglie più povere, l'imposizione sulla casa e le imprese. «Sono misure che non si erano mai viste. Soprattutto per gli incapienti, per le fasce più povere della popolazione. E invece cercheremo di far arrivare il bonus di 150 euro previsto dalla Finanziaria al maggior numero di contribuenti nel più breve tempo». Già a dicembre? «Lo spero. Stiamo ve-rificando la situazione a livello tecnico». Sia sincero: è stata una Finanziaria difficile? «Non particolarmen-te. Anzi, direi che è statamene difficoltosa rispetto a quelle precedenti». Però, nella maggioranza, non mancano i problemi. Che cosa succederà nei prossimi mesi? Superato lo scoglio della Finanziaria la strada governo. Anzi, metà della spesa è concentrata nelle amministrazioni periferiche. E, negli ultimi anni, mentre il trend a livello centrale è stato più o meno corretto, a livello periferico, per i Comuni ma soprattutto per le Regioni e le Province, l'andamento è stato divaricante». ~n risultato'^ che net2007 la pressione fiscale h a raggiu nto i livelli record del *97... "Siamo ancora un po' sotto. Ma, resta il fatto che in due anni abbiamo recuperato due punti e mezzo di pressione fiscale. Sono tanti. Però, bisogna anche dire che la gente non ha niente da obiettare, dal momento che non abbiamo toccato nessuna aliquota. Anzi, le stiamo abbassando...» Nel frattempo il governo ha Imboccato una strada ambiziosa: quella di ridurre i costi della politica. Che cos'è, una sorta di buon esempio... «C'è il rischio che questo discorso diventi una sorta di moda. Il problema vero è l'etica nel trattamento della cosa pubblica. Occorre una maggiore responsabilità». E che cosa succederà nel 2008? Le tasse caleranno ancora? «Se ci sarà ancora recupero di evasione fiscale, questo gettito sarà destinato alla riduzione delle tasse». Intanto, per le imprese, è previsto un taglio consistente. Cinque punti di Ires e anche una sforbiciata all'Ira? che cala al 3,9%, Una misura che, però, rischia di favorire soprattutto il Nord? «La verità è che favorisce tutti coloro che pagano l'imposta. E, l'Irap pesa anche sulle imprese del Sud, così come l'Ires. Ma, il ragionamento su chi viene favorito e chi, invece, viene danneggiato, è completamente sbagliato. Si tratta, infatti, di operazioni realizzate a parità di gettito. Quindi, nel complesso, non si può dire che c'è una parte che vince e un'altra che perde. Per il Sud, comunque, abbiamo rafforzato abbondantemente il credito di imposta per gli investimenti». L'opposizione sospetta che abbiate aumentato le imposte sulle rendite finanziarie. «Non aumenta nulla. Abbiamo semplicemente preso la norma di Tremonti che coflegava le percentuali di tassazione al-l'impostasulle società e abbiamo ripro-porzianato le aliquote che si pagavano sui dividendi. Sostanzialmente, la tassazioneéTdenticàapri-ma. Se ci fossero comunque effetti che ci sono sfuggiti, siamo pronti a rimedia- II centrodestra accusa; è una Finan-ziaria pre-eletto-rale. «Non mi risulta che ci siano elezioni». I sindacati si lamentano, invece, perché non hanno trovato nella Finanziaria le detrazioni sul lavoro dipendente? «Ognuno può chiedere la luna. Intanto, c'è lo sconto sui fitti che favorisce i lavoratori dipendenti. Senza contare che l'una tantum di 150 euro andrà anche ai giovani precari». A proposito di lavoro: il protocollo sul welfare è slittato al 12 ottobre. Sono previste novità? «A mio parere, va bene così com'è...». Rendite Nessun aumento se ci sono effetti rimedieremo ——WP1- LaTffeggmirnigsrr Andamento dal 1992, prima volta sopra il 40% del pii. Dati Istat '92 i'93 I'94 !'95 i'96 '97 '98 !'99 '00 ,'01 I'02 !'03 I'04 '05 '06 '07* Amato GlampI Berliisioni nini i prodi D'Alena Amalo BerliisconI ' Prodi —"——r~.—7~.r- *nuova stima del ministero dell'Economia ^."'.lafipottQ^^Lrz^rr^rr^r:^^^^"^::^:^^;.':^^^^:^:^^-^^*::'::^ — ANSA-CENTIMETRI