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- Concambio via sindacato: dettagli del riacquisto del BTP Italia in scadenza ad aprile 2020 e della contestuale riapertura dei titoli nominali

Comunicato Stampa N° 164 del 19/10/2018

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dettagli dell’operazione di concambio via sindacato, realizzato tramite riacquisto del BTP Italia in scadenza il 23 aprile 2020 e contestuale emissione di ulteriori tranche dei seguenti titoli: BTP 01/12/2025, BTP 01/03/2026, BTP 01/02/2028, BTP 01/11/2029, BTP 01/09/2046.

Dell’ammontare del BTP Italia riacquistato, pari a 3,8 miliardi di euro - a fronte di una offerta complessiva pari a circa 7,1 miliardi - circa il 72% è stato riconsegnato da banche, il 26,5% circa da fund manager e il restante 1,5% circa da istituzioni sovranazionali ed hedge funds. Per quanto riguarda la composizione geografica, circa l’88% dell’offerta soddisfatta nella fase di riacquisto è pervenuta da investitori domestici. Tra gli investitori esteri, la quota più significativa è stata riacquistata da investitori residenti nel Regno Unito (circa il 7%), mentre la quota residuale di circa il 5% è stata prevalentemente di provenienza francese e mediorientale.

Il quantitativo complessivamente collocato, pari a 3,8 miliardi di euro - a fronte di una domanda totale pari a circa 7,5 miliardi - è stato distribuito per circa il 60% ai due titoli più brevi – il BTP 01/12/2025 ed il 01/03/2026 -  mentre il restante 40% dell’emissione è stato ripartito sugli altri tre titoli oggetto dell’emissione per quote intorno al 10%-20%. Il collocamento è stato effettuato assegnando circa il 77% a banche, mentre gli hedge funds ed i fund manager si sono aggiudicati la quota restante di circa il 23% (rispettivamente pari a 17,5% e 5,5%). Dal punto di vista della provenienza geografica, la quota più elevata dell’emissione è stata sottoscritta da investitori domestici, che si sono aggiudicati circa il 70%. Significativa anche la partecipazione di investitori residenti in Regno Unito e negli USA, che hanno sottoscritto rispettivamente circa il 14,5% ed il 13,5% dell’emissione. La restante quota marginale del 2% è stata assegnata ad investitori turchi e spagnoli.

Roma 19/10/2018
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