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- Composizione della domanda durante le due fasi di collocamento della decima emissione del BTP Italia

Comunicato Stampa N° 178 del 21/10/2016

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica alcuni dettagli concernenti la decima emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con scadenza a 8 anni.

Nel corso della Prima Fase del periodo di collocamento, dedicata agli investitori retail, le contrattazioni, sia per numero di contratti che per controvalore, hanno registrato una domanda più sostenuta nel primo giorno rispetto al secondo e, ancor più, rispetto al terzo.

La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell’arco di 2 ore durante il quarto giorno del collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato superiore all’ammontare finale offerto, pari a 3.000 milioni di euro:

    numero di contratti Controvalore domandato (€)
Prima Fase 1° giorno 15.110 1.202.969.000
Prima Fase 2° giorno 10.269 650.612.000
Prima Fase 3° giorno 5.640 366.337.000
Seconda Fase 4° giorno (chiusura ore 11) 293 3.321.465.000

Con riferimento alla Prima Fase del periodo di collocamento, dei 31.019 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso BNP Paribas e Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. – Dealer dell’operazione – circa il 46 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro. Se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva a circa il 76 per cento del totale relativo a questa fase.

Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle informazioni raccolte da Dealer, Co-Dealer e altri intermediari, si può desumere che nel corso della Prima Fase si è registrata una quota del private banking superiore rispetto a quella di investitori individuali (70 per cento rispetto al 30 per cento).

All’interno della quota sottoscritta da investitori individuali, si stima che circa il 69 per cento abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie, mentre circa il 31 per cento sia avvenuto attraverso l'home banking, un dato in crescita rispetto al precedente collocamento nell’anno corrente. Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti durante la Prima Fase, si stima che circa il 95 per cento sia stato sottoscritto da investitori retail domestici, mentre il 5 per cento è stato collocato all’estero.

Nel corso della Seconda Fase di collocamento, sempre in base alle informazioni raccolte presso i Dealer e Co-Dealer e altri intermediari, si stima che circa il 59 per cento del controvalore sia stato collocato presso le banche, mentre gli asset manager hanno acquistato circa il 24 per cento. Di rilievo anche la quota sottoscritta da assicurazioni e fondi pensione pari a circa il 14 per cento, mentre il resto della quantitativo emesso è stata assegnato a imprese non finanziarie e fondazioni (per un totale pari a circa il 3 per cento).

Il collocamento del titolo nella Seconda Fase del periodo di collocamento ha visto una presenza dominante di investitori italiani, che ne hanno sottoscritto circa il 98 per cento. Il resto dell’emissione della Seconda Fase, è stato collocato presso investitori esteri europei residenti in Regno Unito e Germania.

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Roma 21/10/2016
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