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- A febbraio 2016 fabbisogno del settore statale a 9,9 miliardi

Il dato risente del mancato introito del canone RAI

Comunicato Stampa N° 36 del 01/03/2016

Nel mese di febbraio del 2016 si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 9.900 milioni, che si confronta con un fabbisogno di 7.171 milioni nel corrispondente mese del 2015. Il fabbisogno dei primi due mesi dell’anno si attesta sui 5.377 milioni con un aumento di circa 1.500 milioni rispetto al periodo gennaio-febbraio del 2015.

Commento

Per rendere omogeneo il confronto con il corrispondente mese dell’anno precedente, si segnala che nel febbraio del 2015 il riversamento in tesoreria delle disponibilità liquide delle Camere di commercio ai sensi della Legge di Stabilità 2015 aveva migliorato il fabbisogno del settore statale per circa 1.000 milioni. Il risultato del mese risente anche del mancato introito del canone RAI, che sarà versato a partire dal mese di luglio ai sensi della Legge di Stabilità 2016.
A fronte di un miglioramento di circa 700 milioni della spesa per interessi, si è registrato un aumento di circa 1.000 milioni delle spese delle amministrazioni centrali e locali, anche per lo slittamento di alcuni pagamenti dal mese precedente.
Gli incassi fiscali si sono attestati sugli stessi livelli dello scorso anno.

Nota

Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato è disponibile il dato definitivo del saldo del settore statale del mese di gennaio 2016. Si fa presente che a partire da questo mese (quindi dal dato di gennaio 2016) cambia la modalità di pubblicazione dei dati di sintesi del saldo di cassa del settore statale; ciò riflette l’impegno assunto dall’Italia con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) per lo Special Data Dissemination Standard (SDDS). Le novità riguardano sia il calendario della pubblicazione che il perimetro al quale i dati si riferiscono. Le pubblicazioni verranno effettuate 30 giorni dopo, anziché 45, la chiusura del periodo di riferimento; i dati si riferiranno al sotto-settore delle Amministrazioni Pubbliche “Amministrazioni Centrali”, come indicato nell’elenco ISTAT delle unità istituzionali appartenenti al settore delle Amministrazioni Pubbliche, pubblicato ogni anno sulla Gazzetta Ufficiale.
L’ufficialità del dato di sintesi richiesta dal FMI non è più soddisfatta dal comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, come avvenuto fino al mese scorso, ma viene garantita dalla pubblicazione sul sito internet della Ragioneria Generale dello Stato di apposite tabelle che contengono i dati contestualmente trasmessi al FMI. Si specifica che questa pubblicazione si effettua già ogni mese in base agli accordi derivanti dall’adozione del SDDS plus, i nuovi standard di diffusione fissati dal FMI nel 2012 che prevedono rigidi requisiti in materia di trasparenza, qualità, e tempestività delle statistiche nazionali. Le tabelle, che contengono i dati relativi al settore statale inviati al FMI dal 2008 al 2015, sono raggiungibili al seguente sito della Ragioneria Generale dello Stato.

L’Italia è stato il primo paese ad aver soddisfatto i requisiti richiesti dal nuovo standard SDDS plus.

 

Roma 01/03/2016
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