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- Entrate tributarie: a gennaio-agosto 2015 aumentano del 2,2%. In crescita l’Irpef (+3,8%), continua il trend positivo dell’Ires (+2,3%) e dell’IVA (+3,1%)

Comunicato Stampa N° 195 del 05/10/2015

Nel periodo gennaio-agosto 2015 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 272.253 milioni di euro, con un aumento del 2,2% (+5.880 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014. La crescita delle entrate tributarie, registrata nei primi otto mesi dell’anno, compensa ampiamente il venir meno del gettito dell’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia (art. 1, comma 148, della Legge di stabilità 2014), pari a 1.692 milioni di euro, e dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d'impresa e delle partecipazioni (art. 1, comma 145 della Legge di stabilità 2014), pari a 236 milioni di euro, i cui versamenti erano stati previsti per il solo anno 2014. Ai fini di un confronto omogeneo, neutralizzando queste entrate straordinarie del 2014, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del +3,0% (+7.808 milioni di euro).

IMPOSTE DIRETTE
Registrano un gettito complessivamente pari a 148.438 milioni di euro, in aumento del 3,6% (+5.222 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014.
L’introito dell’IRPEF cresce del 3,8% (+4.103 milioni di euro), per effetto principalmente dall’andamento positivo delle ritenute di lavoro dipendente (+3.456 milioni di euro). L’andamento risente sia degli effetti delle disposizioni del D.lgs 175/2014 relative al modello di versamento delle imposte che prevedono, da quest’anno, l’indicazione dell’Irpef al lordo delle compensazioni di imposta effettuate (1), sia del meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino ad oggi corrisposto, che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione (1.500 milioni di euro). Depurando da questi effetti, il confronto omogeneo rispetto allo stesso periodo del 2014 mostra una crescita dell’Irpef del 2,8% (+3.003 milioni di euro).
In crescita anche l’IRES (+356 milioni di euro, pari a +2,3%). I maggiori versamenti in autoliquidazione dei mesi di luglio (+20,8%, pari a +805 milioni di euro) e agosto (+9,1%, pari a +147 milioni di euro) confermano un quadro congiunturale in miglioramento rispetto all’anno scorso. Il risultato è ancora più significativo se si tiene conto del venir meno, nel 2015, dei maggiori versamenti a saldo effettuati lo scorso anno a titolo di addizionale IRES (+8,5 punti percentuali per i soggetti che esercitano attività assicurativa, enti creditizi e finanziari - DL 133/2013).
Tra le altre imposte dirette, aumenta del 68,6% (+792 milioni di euro) il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e del 92,7% (+532 milioni di euro), quello dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione. Il gettito di entrambe le imposte è sostenuto dagli incrementi delle aliquote di tassazione dei redditi di natura finanziaria, rispettivamente dal 20 al 26 per cento e dall’11,5 al 20 per cento, adottati per finanziare le misure di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha registrato una crescita di 1.493 milioni di euro (+23,2%) dovuta alla variazione di aliquota, dal 12,5 al 20 per cento prevista dal D.Lgs. n.44/2014, sulla tassazione dei proventi derivanti dalla partecipazione ad OICVM (Organismo di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) di diritto estero. L’imposta sulle riserve matematiche del ramo vita assicurazioni presenta una crescita di 208 milioni di euro (+9,8%) per effetto dell’incremento nella raccolta premi nel 2014.

IMPOSTE INDIRETTE
Il gettito ammonta a 123.815 milioni di euro in aumento dello 0,5% (+658 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014.
Si confermano in aumento le entrate dell’IVA che crescono di 2.166 milioni di euro (+3,1%) per effetto dell’andamento complessivamente positivo della componente relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base all’applicazione del meccanismo dello “Split Payment” (2) (+3,8%, pari a +2.360 milioni), mentre continua ad essere in calo il gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (-2,3% pari a -194 milioni di euro).
Le entrate dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) segnano un decremento di 67 milioni di euro (–0,4%). In flessione anche il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato minori entrate per 1.125 milioni di euro (–39,1%). Il meccanismo di versamento dell’imposta prevede rate di acconto mensili calcolate in base ai consumi dell’anno precedente e un saldo che viene versato l’anno successivo a quello di riferimento, entro fine marzo, in base ai consumi effettivi. Per effetto di tale meccanismo, la flessione del gettito registrata è stata determinata dalla variazione negativa del conguaglio versato a marzo 2015 sulla base dei consumi effettivi di tutto l’anno 2014, risultati inferiori a quelli del 2013.

ENTRATE DA GIOCHI
Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita dell’ 1,2% (+90 milioni di euro).

ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO
Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo è sostanzialmente stabile (-0,3% , -17 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio–agosto 2015, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.

[1] Il nuovo meccanismo obbliga i sostituti d’imposta a indicare, nel modello di versamento F24, il totale delle ritenute da versare e il totale delle compensazioni da operare a fronte dei rimborsi effettuati, mentre con la previgente normativa, veniva versato e indicato il saldo tra le due voci; la nuova modalità comporta un incremento dell’IRPEF versata e un incremento delle compensazioni dello stesso ammontare (circa 2.600 milioni di euro).
[2] Si ricorda che la legge di stabilità 2015 ha introdotto il meccanismo dello “Split Payment” che prevede che le pubbliche amministrazioni versino direttamente all’Erario l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori.

Roma 05/10/2015
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