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- IL CSF VERIFICA L'APPLICAZIONE DELLE NORME UE SUL CONGELAMENTO DI BENI LIBICI IN ITALIA

Comunicato Stampa N° 31 del 05/03/2011

Il Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF) si è riunito oggi presso il Ministero dell'Economia con l'obiettivo di verificare la corretta applicazione in Italia delle sanzioni decise dall'Unione Europea della Decisione 2011 del 28 febbraio e rese operative a tutti gli effetti anche nel nostro paese con la pubblicazione del Regolamento 204 del 2 marzo scorso nel quale vengono indicati i nomativi delle persone per le quali "sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche appartenenti, posseduti, detenuti o controllati" (art.5).

Compito del CSF nei prossimi giorni sarà quello di continuare ad operare coordinando le diverse istituzioni competenti in materia per assicurare il costante monitoraggio della situazione e predisporre l'immediata ed efficace applicazione di eventuali nuove decisioni dell'Unione europea rispetto al congelamento di beni libici negli Stati membri.

Le amministrazioni che compongono il Comitato provvederanno a diffondere attraverso i propri canali informativi disposizioni tecniche agli intermediari italiani per assicurare il rispetto della normativa europea.

CSF - nota informativa

Il Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF) è una "cabina di regia" interistituzionale che ha il compito di coordinare le diverse amministrazioni competenti in materia per assicurare l'efficace applicazione di disposizioni che, prese in ambito internazionale (UE e ONU), devono essere rese operative in Italia per contrastare il finanziamento del terrorismo e le attività di Paesi che minacciano la pace e la sicurezza nel mondo.

ATTIVITA' del COMITATO in MATERIA DI MISURE DI CONGELAMENTO

In particolare, il Comitato si occupa di dare attuazione alle misure di congelamento disposte dalle Nazioni unite e dall'Unione europea. Il congelamento quindi, discende da atti normativi dell'Unione europea direttamente applicabili nel territorio italiano. Ciò vuol dire ad esempio che se vi è un conto corrente intestato ad una persona inserita nella black list, la Banca dovrà congelare direttamente il conto non appena il Regolamento Comunitario è diventato efficace.

DA CHI E' COMPOSTO

Il Comitato è composto dal direttore generale del tesoro e dai seguenti membri: dal Ministero dell'interno, dal Ministero della giustizia, dal Ministero degli affari esteri, dalla Banca d'Italia, dalla Commissione nazionale per le società e la borsa, dall'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo e dall'Unità di informazione finanziaria, dal Ministero dell'economia e delle finanze, dalla Guardia di finanza, dalla Direzione investigativa antimafia, dall'Arma dei carabinieri, e dalla Direzione nazionale antimafia.

COMPITI del COMITATO

Il Comitato di sicurezza finanziaria svolge le seguenti attività:

a) funzioni di analisi e coordinamento in materia di prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario e di quello economico a scopo di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo;

b) entro il 30 maggio di ogni anno presenta al Ministro dell'economia e delle finanze una relazione contenente la valutazione dell'attività di prevenzione del riciclaggio o del finanziamento del terrorismo e proposte dirette a renderla più efficace.

c)formula i pareri richiesti ai sensi del presente decreto

d) fornisce consulenza sui temi di sicurezza finanziaria al Ministro dell'economia e delle finanze.

Riferimenti normativi:

DL 109/2007 (contrasto al finanziamento del terrorismo)

Legge 231/2007(antiriciclaggio)

Roma 05/03/2011